Mattatori e sit com nel Consiglio che dice si ai dehor

Il segnale politico dell'abbraccio (virtuale) di Petrarcone a Fiorentino. La sit com tra Evangelista e Bevilacqua che non vota il suo capogruppo. I presepi irricevibili. Abbruzzese con il fioretto ottiene ciò che con la sciabola Fontana non riesce ad avere

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il fronte anti-Mario si sfalda: il gruppo della Lega torna a dividersi in Consiglio comunale e Mario Abbruzzese si riprende la scena con stile ed eleganza. Nulla a che vedere con l’opposizione urlata di Salvatore Fontana che ha abbandonato l’Aula al momento del voto sul regolamento dei dehors solo perché la maggioranza ha osato non accogliere il suo emendamento. Ma il punto più alto si è raggiunto quando il capogruppo della Lega Franco Evangelista, nell’occasione ribattezzato “don Franco da Sant’Angelo”, ha fatto una predica sull’importanza dell’allestimento dei presepi nelle scuole. Questo ed altro in quasi quattro ore di Consiglio comunale giovedì pomeriggio a Cassino.

L’esordio di Gennaro in Consiglio

Gennaro Fiorentino all’esordio in Consiglio Comunale

L’assise si è aperta con l’esordio di Gennaro Fiorentino: ha preso il posto di Paolo Iovine, che lunedì ha protocollato le dimissioni. (Leggi qui Iovine lascia, il gioco delle parti invece non se ne va).

Fiorentino è stato salutato calorosamente da tutti. Soprattutto dal “suo” sindaco: non Enzo Salera, ma Giuseppe Golini Petrarcone. Peppino lo ha fatto prendendo la parola al microfono: “Gennaro è stato l’unico consigliere che è stato con me sia durante l’esperienza del 1993 che del 2011, sono molto contento che oggi sia qui e torna in Consiglio”.

Un intervento non secondario quello di Petrarcone. Che mette in evidenza due cose. La prima: Peppino ormai da qualche mese, seppur rimarcando il suo ruolo di consigliere di opposizione, ha un approccio molto diverso nei confronti della maggioranza, decisamente meno belligerante rispetto all’inizio. Il benvenuto a Fiorentino va in questa direzione.

Soprattutto, l’intervento mette a nudo un’altra verità: in questa fase Petrarcone è geneticamente nel posto sbagliato. La squadra che lo ha accompagnato nel 2011 è oggi tutta con il sindaco Enzo Salera. A dimostrazione del fatto che due anni fa era legittima la sua scelta di separarsi, non condividere le loro scelte, tentare un percorso elettorale a parte ed in contrapposizione con Salera e gli amici. Ma il suo dna politico è lo stesso che compone l’attuale maggioranza: manca solo lui. A separarli non è una diversa visione di Cassino ma un fattore umano e personale.

Non sono pochi quelli che coltivano la speranza di superare quella rottura e che si possa ricompattare il gruppo che ha governato la città in una stagione storica.

Evangelista mattatore

L’intervento di Giuseppe Golini Petrarcone

Ma torniamo al Consiglio. Il capogruppo della Lega è stato il mattatore assoluto. Quando verso la fine della seduta non aveva nuovamente chiesto la parola, prima di passare al voto il presidente dell’Aula Barbara Di Rollo si è assicurata: “Siamo sicuri che Evangelista non debba intervenire?

E infatti il leghista si era solo distratto, è subito andato al microfono. All’inizio dell’assise ha chiesto una commissione speciale per monitorare il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio. Riccardo Consales, già assessore all’Ambiente e oggi consigliere comunale, gli ha fatto notare che un organo già esiste, ma durante l’amministrazione di centrodestra di D’Alessandro, quando Evangelista era consigliere, non sono mai stati richiesti i dati del monitoraggio all’Arpa Lazio. Un intervento che ha messo a tacere le polemiche e si è dunque passati al voto: la proposta di Evangelista è stata bocciata anche con il voto contrario della sua collega di Partito, Michelina Bevilacqua.

Evangelista se ne va su tutte le furie. Il clima in Aula si scalda. Interviene Petrarcone: “Va bene, adesso però riprendiamo il Consiglio, poi queste cose ve le vedete nella sede della Lega”. Evangelista è lapidario: “No, non ci saranno altre occasioni, io e Bevilacqua ci vediamo solo qui in Consiglio, la Lega non ha una sede”. L’ilarità contagia tutti e per un attimo sembra di assistere ad una sitcom. Ma è solo l’inizio.

Ci piace o’ presepe

Mario Abbruzzese

Poi Evangelista va al microfono per illustrare un altro punto all’ordine del giorno. Intende dare mandato all’amministrazione per sensibilizzare le scuole all’allestimento dei presepi in vista delle festività natalizie.

Proposta legittima, ma che il consigliere condisce però con la retorica salviniana degli sbarchi dei migranti che arrivano in Italia grazie alla sinistra e con un paragone tra cattolicesimo e islamismo che nulla aveva a che vedere con la proposta. Bevilacqua, per evitare di bissare la sitcom, fugge dall’aula al momento del voto.

In compenso Evangelista trova sponda però in Mario Abbruzzese: a dimostrazione del fatto che l’ex presidente del Consiglio regionale è sempre più vicino alla Lega e alle tematiche del Capitano. Dunque non ha avuto problemi a votare la proposta, sebbene venisse da uno dei “nemici interni” del centrodestra.

Proposta irricevibile in Consiglio

Arianna Volante

La maggioranza ha spiegato con Arianna Volante perché la proposta è irricevibile: “La scuola opera in regime di autonomia didattica e organizzativa come recita la legge 107/2015, questo presuppone che nessuno possa intervenire nell’organizzazione delle scuole dunque non sta a noi vietare o incoraggiare il presepe. Inoltre, il il presepe, è un’attività laboratoriale che mette insieme i ragazzi delle varie classi e in questo momento storico appare difficile poter incoraggiare una cosa del genere”.

Si è poi arrivato ai due importanti provvedimenti: il regolamento per i cartelloni pubblicitari e quello dei dehors.

Su questo tema Evangelista ha sotterrato l’ascia di guerra e ha passato il testimone a Salvatore Fontana. Il consigliere di opposizione è tornato a chiedere quello che già aveva chiesto in commissione: ovvero che la procedura per l’autorizzazione sia più snella, con una semplice “Scia.

Mario, più fioretto che sciabola

I consiglieri di opposizione Salvatore Fontana, Giuseppe G. Petrarcone, Massimiliano Mignanelli, Michelina Bevilacqua

A quel punto con eleganza e stile è salito in cattedra Mario Abbruzzese: “Anche io – dice – avrei degli emendamenti per quel che riguarda il regolamento dei dehors. Ma oggi il momento è molto difficile per i commercianti che hanno bisogno solo del nostro sostegno e non del fatto che qualcuno si metta la spilletta per dire che è stato bravo a fare qualcosa”.

Quindi ha invitato il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo a riunire i capigruppo per rivedere insieme la delibera senza votare gli emendamenti.

Morale della favola: la delibera votata alla fine del Consiglio ha accolto le istanze di Abbruzzese che chiedeva di aumentare lo spazio fino a 50 mq per gli esercenti, ma non quella di Fontana in merito alla Scia.

Qualche consigliere esperto del settore come Gennaro Fiorentino e Daniele Longo si erano sbilanciati a dire che, forse, Fontana poteva aver ragione. Ma il segretario comunale ha ribadito che, da regolamento, per più di 120 giorni non basta la Scia per creare un dehors. Quindi i consiglieri di maggioranza si fidano delle norme del segretario e bocciano l’emendamento di Fontana.

Il consigliere di opposizione se ne va sbattendo la porta. E poi dai social pontifica: “Caro consigliere comunale, ti hanno votato per rappresentare il popolo non per assecondare un “ducetto”. Un post che dà il via a una lunga discussione con Renato De Sanctis che dura quasi più di tutto il Consiglio.

Perchè in questo periodo di massima incertezza, una cosa è sicura: che le chiacchiere, tanto sulla piazza reale che in quella virtuale, nella politica di Cassino non mancano mai!