Piacentini – Abbruzzese, perché adesso la tregua armata può durare

La tregua armata tra Abbruzzese e Piacentini - Ottaviani questa volta può durare. Perché conviene a tutti. È emerso con chiarezza nella riunione delle ore scorse. Dove il partito si è 'scoperto' sulle prossime comunali

Una tregua armata che stavolta può durare, quella tra il coordinatore provinciale Adriano Piacentini e Mario Abbruzzese, vicecoordinatore nazionale di Forza Italia per quanto riguarda gli Enti Locali.

Può durare perché la delega data ad Abbruzzese sembra cucita su misura per la candidatura alle europee il prossimo anno. E con il governo Lega-Cinque Stelle destinato comunque a prendere forma le politiche anticipate si allontanano.

 

Entrambi ieri, nel corso della riunione del direttivo cittadino (non molto affollato per la verità) hanno voluto galvanizzare e motivare truppe ed elettori. Uscendo allo scoperto, come si è capito bene nell’intervento di Mario Abbruzzese.

Forza Italia confida di eleggere due sindaci “pesanti”: Daniele Natalia ad Anagni e Alioska Baccarini a Fiuggi. A Ferentino la situazione è più difficile, considerando la forza e il radicamento di Antonio Pompeo. Però se Franco Collalti arriva al ballottaggio, allora tutto può succedere perché l’esponente del Pd perde la spinta dell’esercito dei candidati al consiglio comunale.

A quel punto si potrebbe provare a politicizzare il testa a testa.

 

Stesso ragionamento ha fatto il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. Il coordinatore Adriano Piacentini si è soffermato sugli elementi di ricucitura, ma pure sulla necessità di “mettere a posto” gli alleati. Soprattutto la Lega, che sta cercando una forte campagna acquisti.

La risposta di Piacentini è arrivata su tre punti: 1) se quelli che vanno sono i nomi letti sui giornali, se li prendessero tutti: 2) ricordiamo loro che in Ciociaria è stata Forza Italia a far eda traino alle politiche e anche alle regionali; 3) il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani deve usare la tolleranza zero (come ha fatto) verso certe manovre, anche in consiglio comunale, ricordandosi che è pure lui uomo di Forza Italia.

Un gioco di sponda che non si era mai visto tra Adriano Piacentini e Mario Abbruzzese.

 

Ci ha pensato Adriano Roma a spezzare l’idillio, quando ha chiesto al coordinatore se è ancora in carica il direttivo provinciale. Piacentini ha risposto polemicamente di non aver toccato nulla anche se in diverse occasioni era stato lui a non essere invitato a manifestazioni del Partito. Ma è finita lì. Per il resto si sono visti un disincantato Riccardo Del Brocco e una accigliata Alessandra Mandarelli. Mancavano in molti però. C’era Silvio Ferraguti, che ogni tanto si fa vedere. Salvo poi scomparire per mesi.

 

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