Una Consulta per Carlo Maria (Conte della Selvotta)

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. Alla fine, il Cencio Magico viene abolito. Al suo posto nascerà La Consulta. Nessuno dà il via libera al dissesto. Intanto Fardelli vede i fantasmi. Lega verso il rientro

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

IL TAPPONE FINALE DI CMD’A E M.A.

Il giro d’Italia domenica pomeriggio si concluderà a Roma tra due ali di folla che osanneranno il vincitore in maglia rosa. Invece il giro d’Italia del sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro (CMD’A) di M.A. (Mario Abbruzzese), e del loro seguito di consulenti, arriverà a destinazione lunedi, 28 maggio, ore 18.

Dopo le forature nei tapponi dolomitici (leggi qui Il sindaco fora nel tappone verso il dissest) i nostri indomiti amministratori hanno percorso in lungo e in largo le strade della Capitale anche per una ricognizione stradale. “Ma qui ci sono più buche di Cassino, ma che dice Franco Evangelista che cerca soldi per l’asfalto”, dissero.

Il corteo transitò anche per lo storico colle dell’Aventino e qui trovarono, a sorpresa, parcheggiati entro le strisce blu a pagamento (a Cassino sono gratis) i leghisti Robertino Marsella e Claudio Monticchio e i forzisti Franco Evangelista e Francesca Calvani. “Ma voi lunedi ci sarete in Aula per approvare il consuntivo – chiesero – perché se non venite andiamo tutti a casa.” Nessuna risposta. Ed è suspence fino a lunedi.

 

I CONTI DELLA CORTE

CMD’A con il tecnico dei conti Ulderico Schimperna e con le ragioniere che hanno certificato la massa debitoria mercoledi si sono fatti ricevere dai severi contabili della Corte dei Conti. I quali sono stati molto misteriosi mandando in confusione CMD’A tanto da far decretare il “riserbo” sull’esito dell’incontro.

Ci ha pensato il mite professor Schimperna a spiegare il vortice del dissesto che potrebbe avvolgere il palazzo comunale entro il prossimo 31 luglio. Il consiglio ricevuto: ricercate i soldi da incassare e ricercate chi deve ancora avere i soldi e poi pagate i creditori.

Per il contabile Schimperna “qui le fatture non pagate ci sono, dobbiamo trovare i soldi per pagarle, e se non li troviamo non paghiamo come hanno fatto quelli di prima di noi, forse da venti anni a questa parte”.

Paghiamo o non paghiamo. Il dubbio. O facciamo pagare ai commissari del dissesto. La margherita sta per appassire di fronte ai dubbi comunali.

LE BOMBE DI SALERA

Rendiconto 2017 e dissesto non fanno dormire sonni tranquilli a CMD’A e nemmeno all’ex assessore al bilancio Enzo Salera che dopo le lusinghe ricevute nel confronto con il sindaco sta preparando carte esplosive da far deflagare nel consiglio del 28 maggio.

Le talpe del ministero dell’interno e della Corte dei Conti informano che il dissesto si può evitare. Basta saper fare l’addizione e la sottrazione.

 

IL BALCONE DEL LEONE

Dal balcone del palazzo comunale l’assessore al Personale il cerimoniere abbaziale Benedetto Leone ammira i vigili urbani che a piedi controllano le macchine ferme in piazza fuori posto. E segna le multe che fanno o non fanno.

I vigili, che prima “lavoravano nelle stanze comunali” ora sono arrabbiati per il trasferimento in strada. E di fronte “all’odio razziale” dei vigili il cerimoniere riferisce al sindaco ”Vedi come si fa l’assessore. Basta dare gli ordini e tutti obbediscono e arrivano anche soldi freschi in cassa. In 4 giorni ben 4 mila euro in contanti. Se tutti lavorassero così potremmo evitare anche il dissesto. L’ex assessore non ci aveva pensato?”. Ipse dixit.

L’imperatore romano Nerone nel 64 d.C. ammirava dal colle del Palatino l’incendio di Roma, il nostro Leone vigila dal più comodo balcone mussoliniano.

 

UNA CONSULTA PER IL SINDACO

Di fronte al rischio assenza della Lega all’assise di lunedi sera ieri sera nella riunione dei capigruppo di maggioranza il sindaco ha accolto tutte le richieste dei consiglieri Roberto Marsella e Claudio Monticchio.

Nell’ordine: direttorio politico al posto del cerchio magico, il progetto sicurezza e Fdi nel direttorio.

Il Direttorio chiesto dai Salviniani si chiamerà pomposamente Consulta: come la Corte Costituzionale. Pensando forse che verrà realizzato anche a Cassino un palazzo analogo a quello in cui ha sede la vera Consulta, la capogruppo di Forza Italia Rossellissima Chiusaroli, nella foga di dire per prima sì a quel progetto, quasi è cascata dalla sua postazione ricavata sui tacchi da 12.

Titubante Rosario Franchitto (fresco di sospensione da Fratelli d’Italia e ora ‘Lista Io e Te‘). Che tra l’altro fu il primo a chiedere e firmare tale proposta.

Passo successivo: portare avanti il progetto sulla sicurezza a Cassino. CMD’A ha detto loro di seguirlo che per lui va bene. I leghisti dicono che la colpa è del dirigente. Oggi c’è l’incontro con il dirigente Antonelli per rimuovere il blocco sul progetto. Questa sera riunione del direttivo della Lega con Carmelo Palombo e sabato incontro con il sindaco per la chiusura del contratto programmatico.

Dalla firma o meno dipenderà la partecipazione lunedi al consiglio.

Per il coordinatore cittadino della Lega Claudio Monticchio, la sicurezza è uno dei punti programmatici dell’accordo tra NCS (ora Lega) e il centrodestra. Patto sottoscritto nel 2016 da Monticchio. Il quale aveva avvertito che se continuano a mantenere nel cassetto il progetto sicurezza, il Carroccio ne tenta un altro. Quello statale per la videosorveglianza in scadenza il 30 giugno 2018.

E la Lega fa sapere che il progetto è compatibile anche in caso di dichiarazione di dissesto.

 

I FANTASMI DI FARDELLI

Il segretario Pd Marino Fardelli ha istruito il gruppo Pd in vista dell’assise di lunedi sul rendiconto. Ma si aggira voltandosi di scatto, in continuazione. Teme che da Frosinone abbianio mandato qualche scherano per accoltellarlo alla schiena. Ormai mangia pochissimo nella convinzione che Francesco De Angelis e Domenico Alieri abbiano deciso di avvelenarlo (ecco perché è dimagrito).

Anche il presidente della Provincia Antonio Pompeo, secondo lui è tra i congiurati. Ecco perché ha promosso vice presidente della Provincia Massimiliano Mignanelli: per farlo cadere in trappola alle prossime Provinciali. (Leggi qui Fardelli fiuta la trappola costruita utilizzando Mignanelli)

Ha dettato ai posteri: “I tentativi di spaccatura da parte della maggioranza nei confronti dell’opposizione con azioni singole o al richiamo verbale delle responsabilità messe in campo con cura da qualche regista oscuro e la paura di un’opposizione unita disegnano il perimetro nel quale questa maggioranza di centrodestra si muove a Cassino trovando invece fermezza da parte dei consiglieri comunali iscritti al PD sulle posizioni chiare e nette di contrarietà al voto sul bilancio consuntivo”.

 

M.A., CIACCIARELLI E LE FESTE SGRADITE

Due buffetti sulla guancia e la frase «Aò, Mario: hai visto che c’è brutto quando non conti più un caz**? Ma tu l’avresti pensato cinque anni fa che oggi non avremmo contato niente?»

Una frase pronunciata da un ex consigliere regionale (Franco Fiorito) ad un ex presidente del Consiglio Regionale (M.A.) durante la festa di compleanno di una consigliera provinciale e comunale di Cassino (Rossella Chiusaroli) ha lasciato di stucco e ha riportato alla realtà terrena M.A. (leggi qui tutta la cronaca della festa di compleanno Franco Fiorito: «Mario, hai visto quant’è brutto non contare più niente?»)

Una frase non gradita capace di far perdere migliaia di voti. Perché M.A. è un freddo calcolatore e conosce l’importanza dell’eco della comunicazione. E da quella sera è ancora sotto choc tanto che la mattina rimane più a lungo nelle stanze comunali a dettare “consigli” a sindaco, assessori,consiglieri e dipendenti. A prenderne dal capo dell’area tecnica.

M.A detta anche i tempi per arrivare al dissesto. Per i maligni comunali potrebbe essere anche una trappola neroniana per fare fuori tutti. E azzerare i vertici comunali.

 

AVANTI C’E’ POSTO

M.A. e Pasquale Ciacciarelli sono corteggiati dagli aspiranti collaboratori al seggio regionale. Per la presidenza della Commissione Ciacciarelli può disporre di 8 assistenti ma è riuscito a piazzarne solamente 3 dei suoi. Tra loro il capo segreteria Dino Secondino nonché presidente d’aula a Cassino, poi la sua addetta stampa con doppio cognome, una segretaria già al servizio di M.A. che si è fatta notare nei giorni precedenti per avere reclamato “una posizione di prestigio“.

I romani di Forza Italia gli hanno imposto ben 5 loro collaboratori. Sono rimasti fuori a protestare i giovani di Cassino, Sora, Ceccano, Pontecorvo e Frosinone e di altri centri.

Sulla posizione di capo Segreteria è in corso una guerra sotterranea. Tra l’ala che spinge per Secondino e quella che invece reclama a quell’incarico l’esperto Danilo Magliocchetti, consigliere comunale e provinciale di lunghissimo corso, già a lungo capo segreteria nel Gruppo. A Roma giurano che da giorni ha in tasca la nomina a Capo Segreteria della Commissione Cultura. A Cassino invece si continua a dire in giro che quell’incarico è destinato al Di(vi)no Secondino.

 

LE NOMINE

Nel frattempo i soliti maligni e fabbricatori di menzogne dicono che M.A. al comune di Cassino assegna incarichi tecnici. Nell’ordine: ingegneri e avvocati. E un avvocato donna (moglie di un sindaco del cassinate) sarà la responsabile della Protezione dati (DPO) con un adeguato compenso annuo.