Un Centrodestra in crisi di Identità Civica

Marco Mizzoni e Simona Sodani, dopo il sostegno dato alle Elezioni regionali, non si sentono condizionati da FdI in vista delle prossime Comunali. Lo esplicitano via social e scattano like di esponenti di maggioranza. Ad oggi il candidato in pectore è Del Brocco, sostenuto dal Partito, ma potrebbe non essere l’unico nel Centrodestra

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Sono passati quattro mesi dalla scissione avvenuta dopo le elezioni Regionali. Il gruppo di Patto Civico (forza di maggioranza a Ceccano sin dal governo Caligiore 1) quel giorno si è spaccato per una questione politica. Fuori è rimasta l’associazione che porta lo stesso nome del gruppo, con l’ex assessore Mario Sodani.

Per evitare dispute sul nome, l’assessore Marco Mizzoni e la consigliera Simona Sodani hanno portato in aula il nome Identità Civica: sotto quella bandiera hanno sostenuto civicamente l’elezione di Daniele Maura e consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Maura è stato supportato dall’intera Amministrazione Caligiore 2: dichiaratamente di Centrodestra.

Fratelli d’Italia è il Partito del deputato e leader provinciale Massimo Ruspandini (già vicesindaco di Ceccano), del sindaco in carica Roberto Caligiore, di tre quinti della sua Giunta e di otto dei dieci consiglieri di maggioranza.

Il sostegno a FdI

La spaccatura tra Identità Civica (Marco Mizzoni) e Patto Civico (Mario Sodani)

Il sostegno di Ceccano è stato riconosciuto. Il consigliere regionale Maura ha voluto la vicesindaco Federica Aceto e lo stesso assessore Marco Mizzoni come suoi stretti collaboratori alla Pisana.

Oggi, oltre agli auguri di buon Ferragosto, il diretto interessato ha voluto fare le sue precisazioni via social. «Continua il nostro impegno – ha detto all’elettorato l’assessore ai Servizi cimiteriali e all’Edilizia scolastica -. Nessuno può condizionare le nostre scelte».

Il post è stato ampiamente condiviso dalla consigliera Sodani ma è piaciuto anche a tanti altri. Tra questi, in modo fortemente indicativo, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Savoni, il consigliere e suo predecessore Fabio Giovannone e qualche ex caligioriano della prima ora. Alla fine è spuntato anche il like di Diego Bruni, capogruppo della lista civica del Sindaco Caligiore. (Leggi qui A Ceccano tutti Fratelli di Maura)

Attenti agli scenari

Marco Mizzoni (Identità Civica), assessore ai servizi cimiteriali e all’edilizia scolastica

Mizzoni è partito dal presente: «Continua il nostro impegno all’interno dell’amministrazione insieme alla consigliera Simona Sodani e tutto il direttivo che ci supporta attivamente per dare risposte concrete alla città. Stiamo lavorando su nuovi progetti attraverso le nostre deleghe».

Poi, però, ha guardato al futuro: mancano meno di due anni alle prossime Elezioni amministrative di Ceccano. Sarà la fine del doppio mandato del sindaco Caligiore e ormai si lavora per la successione. «Durante questi ultimi anni – puntualizza Mizzoniil nostro contributo sarà anche quello di valutare ed essere attenti agli scenari che si presenteranno per le prossime elezioni comunali».

È ormai chiaro che il candidato caldeggiato dal Partito della Meloni sia il sindaco bis Riccardo Del Brocco, oppositore extra-consiliare del Caligiore 1 e assessore all’ambiente nella Giunta Caligiore 2. Ma va registrato il sacrificio di Savoni e Giovannone: hanno dovuto fare la staffetta alla presidenza del Consiglio e sono stati tra i primi dieci più votati alle Elezioni 2020 vinte al primo turno da Caligiore. Sono due che posso rivendicare rispetto alla candidatura a Sindaco. (Leggi qui Giovannone si dimette).

I messaggi di stima

Alessandro Savoni (FdI), presidente del Consiglio comunale

«Mi fa piacere che molti anche in forma privata mi mandano messaggi di stima compresi quelli che arrivano da alcuni componenti della maggioranza – dice a riguardo l’assessore Mizzoni -. Il punto fondamentale per me ed il nostro gruppo è ascoltare le esigenze dei  cittadini di Ceccano che ci hanno dato la fiducia». (Leggi qui e poi qui La scissione di Patto Civico ).

«La nostra responsabilità è quella di proporre ai cittadini una coalizione di qualità con persone che amano la nostra città – così ancora Mizzoni -. Ovviamente nessuno può condizionare le nostre scelte. Il mio percorso politico parla da solo». È stato capogruppo consiliare nel primo mandato e per metà del secondo, prima che Mario Sodani gli cedesse il passo in Giunta ed entrasse di conseguenza in Consiglio la prima dei non eletti Simona Sodani.

È sempre rimasto al fianco del sindaco Caligiore, ma una volta c’è mancato davvero poco che passasse all’opposizione con un trio del Caligiore 1 che non voleva sostenere FdI: Angelo Aversa, Mauro Roma e Pino Malizia.   

La scelta del nome

Simona Sodani (Identità Civica), consigliera delegata all’istruzione e al trasporto pubblico

Anche l’esordiente consigliera Sodani, in risposta al post ferragostano dell’assessore, ha voluto augurare a tutti «una serena festa dell’Assunzione». Ma non senza ribadire alcuni concetti: «Il gruppo Identità Civica è nato sotto il segno della consapevolezza e della responsabilità a partire dalla scelta del nome – così la delegata alla pubblica istruzione e al trasporto pubblico -. E sono queste due caratteristiche a muovere ogni nostro passo ed ogni nostra decisione. Anche in questi giorni si continua a lavorare per garantire i servizi ai nostri concittadini».

A cosa è dovuto quel post? L’assessore Mizzoni, leader di Identità Civica, ha «voluto assicurare con  brevi passaggi – spiega lui stesso – che il nostro impegno sarà costante  fino all’ultimo giorno di  amministrazione. Ovviamente a pochi anni dalla fine del nostro mandato si comincia a ragionare sul futuro».

Un futuro che, a quanto pare, piace anche ad Angelo Aversa e Valentino Trotta. Si erano ritrovati ultimamente dalla parte di Marco Corsi, candidato sindaco nel 2020 e oggi portavoce civico della Lega tra i banchi dell’opposizione. Ma, nel mentre, sono quasi tutti scesi dal Carroccio. (Leggi qui Scendono (quasi) tutti dal Carroccio di Corsi).

Aperti al confronto

Riccardo Del Brocco (Grande Ceccano), assessore all’ambiente e dirigente provinciale di FdI

Mizzoni, una volta chiamato in causa, vuole che sia ben chiaro: «Siamo un movimento civico non siamo vincolati a dinamiche di Partito ma aperti al confronto e ragionare con chi avrà intenzione di proporre la propria candidatura a Sindaco nel centrodestra».

Era necessario ribadirlo? «Ho voluto precisare – dice allora l’assessore di Identità Civica – che nessuno può avere atteggiamenti diversi rispetto a quello che ho dichiarato». In altre parole: se il candidato è già bello che deciso, allora si valutano tutte le possibilità.

Che si voglia candidare Mizzoni in prima persona? «No, non ho nessuna  intenzione di candidarmi a Sindaco – a domanda risponde -. Incontro tante persone che mi chiedono di farlo, ma lo smentisco categoricamente. Il nostro impegno sarà quello  di contribuire alla formazione di una coalizione di centrodestra di qualità e con tanta voglia di fare».

Una rotonda sul mare

Tra le alternative, per ora, ci sarebbe anche Alessio Patriarca: consigliere comunale delegato alla Cultura, successore al ramo dell’ex assessore Stefano Gizzi, epurato da Lega e Giunta quasi un anno e mezzo fa per filoputinismo. E ormai allo scontro con il candidato in pectore Del Brocco, a cui preferisce di gran lunga il più giovane consigliere di tutti, di cui è mentore.

Hanno già incontrato il sindaco di Pastena Angelo D’Ovidio, segretario provinciale dell’Udc, e il presidente del Consiglio provinciale Gianluca Quadrini, capogruppo di Forza Italia. Anche a Sperlonga, come ha postato Gizzi da una rotonda sul mare, «un incontro importante di alto livello per le prossime elezioni comunali».

Pare si siano riuniti con una figura politica di spicco, non locale, vicina alla Lega. Per ora resta top secret anche il nome dell’altro «pezzo grosso della Lega» che sosterrebbe la candidatura di Patriarca. Del Brocco, ad oggi, è appoggiato dal primo Partito d’Italia, del Lazio e del Centrodestra. Ma c’è chi pensa che, essendo ormai Partito di Governo anziché di Opposizione, non è detto che conserverà il primato alle prossime Comunali. (Leggi qui L’Underdog e il Gattopardo).