Il monito di Zingaretti: “Ecco per cosa saremo giudicati”

Nel pieno delle manovre per il rimpasto di Governo il segretario del Pd indossa i panni di presidente della Regione Lazio. E dice: “Saremo giudicati dal modo in cui riusciremo a domare definitivamente i contagi del virus. E non solo”

Chi lo conosce bene ha sempre saputo che Nicola Zingaretti è un amministratore prima di essere un politico. E’ orgogliosamente il presidente della Regione Lazio prima di essere anche il segretario nazionale del Partito Democratico.

Le dichiarazioni rilasciate in queste ore al Corriere della Sera lo dimostrano. Intanto per il contesto politico nazionale, nel quale si discute di rimpasto di Governo. Nel pieno della seconda ondata di Covid e all’inizio di una stagione vaccinale nella quale non possono essere commessi errori. Zingaretti non fa che ripetere che in questa fase certe operazioni vengono inevitabilmente lette e percepite come giochi di potere e come manovre di palazzo.

Ma parla nel deserto, visto che Matteo Renzi continua ad accelerare, al punto che perfino il premier Giuseppe Conte sta valutando l’opzione. Con i Cinque Stelle che riflettono.

Zingaretti: saremo giudicati

Nicola Zingaretti

E in queste ore Nicola Zingaretti ha pensato bene di essere esplicito, dichiarando al Corriere della Sera: «Saremo giudicati dal modo in cui riusciremo a domare definitivamente i contagi del virus, sapremo programmare con efficienza, dedizione e ferrea precisione la vaccinazione di massa, sapremo utilizzare le risorse del Recovery fund per affermare un nuovo modello di sviluppo della nazione all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale per garantire crescita, sapremo garantire l’occupazione quando molte imprese potranno ricominciare a licenziare, sapremo approntare nuovi ammortizzatori sociali, sapremo rendere il nostro sistema più giusto e progressivo come indica la Costituzione, sapremo rendere la nostra giustizia più equa e rapida, sapremo innovare il nostro sistema sanitario per tutelare il diritto alla salute». (Leggi qui I piani segreti di Renzi e la controffensiva di Zingaretti).

Tutti temi che da questo giornale avevamo affrontato in tempi non sospetti. E qui emerge la prevalenza dello Zingaretti Governatore. Sul piano delle vaccinazioni il Lazio è la prima Regione in Italia per somministrazioni. Con la Asl di Frosinone in vetta. Anche per quanto riguarda il contrasto alla pandemia, il Lazio si è distinto dall’inizio se soltanto si considera la presenza di una metropoli di livello mondiale come Roma.

Il segnale Orlando

Andrea Orlando. Foto: Sara Minelli (Imagoeconomica)

Quanto alle risorse del Recovery Fund ma anche del Mes, Zingaretti ci punta tutto. Ma deve duellare con i Cinque Stelle e con lo stesso Conte. Se mai davvero si arriverà ad un rimpasto di Governo, allora l’eventuale attribuzione delle deleghe al Recovery Plan ad Andrea Orlando rappresenteranno un segnale inequivocabile.

Il grande tema resta quello del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Nessuno ci sta pensando, ma quando terminerà il divieto di licenziare, allora il conto sarà salatissimo. E davvero servirà rivedere il sistema degli ammortizzatori sociali.

Il ragionamento di Zingaretti è semplice: l’azione di governo si rilancia sul piano dell’amministrazione. Ma è solo lui a dirlo.