Da un lato l'entusiasmo per la nascita di un nuovo polo logistico green, dall'altro i timori dei lavoratori Avon che sono in sciopero. Altri tre progetti pronti a partire per altrettante piattaforme logistiche. Natalia: "un mix tra infrastrutture, ruolo dell'Asi, snellimento della burocrazia realizzato dal Comune"
Da una parte l’entusiasmo per l’apertura di un nuovo polo logistico Terzia e Logista. Dall’altra la preoccupazione dei lavoratori Avon per l’avvio delle procedure per la cessione del ramo d’azienda ad un’altra società. Due questioni slegate che però negli ultimi giorni hanno messo Anagni sotto la luce dei riflettori del lavoro.
La città della logistica
Al di là dei casi specifici: le due operazioni sono la dimostrazione dell’attrattività costruita intorno al polo industriale di Anagni. Ha iniziato la Saxa Gres rilevando e convertendo la ex Marazzi Sud. Poi è stato il turno della Siderpali riattivata dal principale player continentale nel settore dei pali elettrici e da comunicazione. Maury’s ha rilevato una parte della Marangoni e ne ha fatto il suo polo logistico. E, ancora, l’operazione Aeffe: il Gruppo Cardinale ha preso in blocco la ex Videocon, il secondo stabilimento per dimensione in provincia di Frosinone dopo l’area Stellantis a Piedimonte San Germano ed ha avviato la sua trasformazione nella “Amazon della termoidraulica” (leggi qui Addio Vdc, entro Natale via alla Amazon della termo idraulica firmata Cardinale).
Prima della pandemia il sindaco Daniele Natalia aveva parlato della serie di progetti con cui far ripartire il settore industriale. Tutti basati sui servizi, i collegamenti con le grandi infrastrutture, la burocrazia snellita a livello comunale anche per quanto riguarda le questioni ambientali.
In arrivo ci sono altri tre progetti. Il primo riguarda Maury’s: ha avviato la pratica per rilevare un altro lotto ancora da Marangoni e raddoppiare la sua presenza. In Comune hanno presentato ufficialmente poi la loro richiesta un player che ha chiesto una piattaforma da 27mila metri quadrati e poi un altro player per un’altra piattaforma da 20mila metri con opzione su altri 20mila.
«Anagni – spiega Daniele Natalia – diventerà il polo logistico del Centro Sud Italia grazie ad un mix tra infrastrutture nuove, il ruolo fondamentale svolto dall’Asi con Francesco De Angelis, la burocrazia annullata su scala locale».
La partita Avon
Per tornare all’attualità. Avon ha avviato la procedura per la cessione del ramo d’azienda che comprende la parte logistica. Entrerà a far parte dell’operatore logistico Quickly Group srl, società interamente partecipata da Ivory srl. La data di efficacia della cessione del ramo d’azienda è prevista per il primo giugno.
I lavoratori sono entrati in sciopero. I sindacati hanno manifestato la loro preoccupazione che, come spiega il segretario della Filctem Cgil Frosinone-Latina Sandro Chiarlitti, risiede “nella solidità economica perché stiamo parlando di una società neocostituita e con una capitale sociale di 10.000 euro. Vogliamo garanzie”.
Il ramo d’azienda è attualmente composto da 104 lavoratori. I sindacati, sottolinea ancora Chiarlitti, pongono anche l’attenzione sul tema dell’utilizzo dei lavoratori in somministrazione per ovviare allo sciopero che è tuttora in corsa e hanno chiesto controlli a tale riguardo. In pratica? Al posto del personale in sciopero sarebbero entrati in linea lavoratori somministrati. Con il rischio dei innescare una guerra tra poveri.
La richiesta numero uno dei sindacati? Che Avon ritiri la cessione.
L’intervento dell’ad Mirandola
Dall’azienda, intanto, rassicurano. Parlano dell’operazione “in ottica di una più funzionale ed efficiente gestione della propria supply chain e per trovarsi in una posizione migliore per rispondere alle attuali richieste del mercato“. Oltre che “per migliorare il livello di servizio con nuove tecnologie e metodologie“.
Alessandro Mirandola, amministratore delegato Avon Italia, sentito sulla vicenda, fa alcune considerazioni. A partire da quella in risposta alla preoccupazione dei sindacati sulla solidità economica.
“Rispetto coloro i quali si stanno ponendo degli interrogativi sul futuro – spiega – ma voglio dire che Quickly Group è una società interamente partecipata da Ivory srl e fa parte, dunque, di un solido gruppo imprenditoriale gestito da soggetti di comprovata esperienza nel settore che ha l’obiettivo di consentire la prosecuzione dell’attività e lo sviluppo del magazzino di Anagni“.
Prosegue evidenziando che “ha clienti e-commerce molto importanti, è in crescita e nel polo di Anagni vuole creare un’eccellenza logistica del centro-sud”. Nella sostanza “sarà in grado di valorizzare al meglio la grande professionalità dei dipendenti che faranno parte di un’azienda italiana leader nel settore”.
Sulla questione dei lavoratori in somministrazione risponde che “il numero di interinali dall’avvio dello sciopero non è aumentato“. E conclude sottolineando che in virtù dell’accordo con il nuovo partner “Avon sceglie di restare in Italia salvaguardando l’occupazione rispetto al rischio di accorpamento in una nazione straniera”.
La partita si gioca ancora. E nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra le parti.
Il green hub
Logista e Terzia (società controllata da Logista Italia che si occupa della distribuzione di prodotti per le tabaccherie, bar, farmacie e parafarmacie) hanno dato il via alla costruzione di una nuova piattaforma logistico-distributiva all’interno del polo industriale di Anagni.
Per la realizzazione della struttura è programmato un investimento sul territorio di oltre 12,5 milioni di euro con il coinvolgimento di oltre 200 addetti nella fase di costruzione. Successivamente si parla di 250 posti di lavoro e il coinvolgimento di 30 piccole e medie aziende locali fornitrici di prodotti e servizi.
“La nuova struttura – spiegano da Logista – avrà una superficie commerciale di 11.000 metri quadrati e oltre 17.000 metri quadrati di area verde“. Inoltre, “distribuirà più di 4.000 prodotti Terzia a 25.000 punti vendita presenti nel Centro e Sud Italia“.
Piattaforma logistica nel segno della sostenibilità. Il nuovo magazzino sarà pronto a novembre 2021. Sarà dotato di un impianto fotovoltaico con capacità di 290.000 kWh l’anno. Ovvero l’85% del fabbisogno dell’intero complesso.
La prima pietra, anzi il primo ulivo centenario, è stato piantato lunedì 10 maggio.
Soddisfatti il sottosegretario al ministero dell’economia Claudio Durigon, il presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis e il sindaco di Anagni Daniele Natalia . Quest’ultimo, inoltre, ha evidenziato il costante impegno messo in campo in termini di attrattività e l’importante lavoro di sburocratizzazione effettuato.