Bilancio e debiti di fuoco

Le integrazioni all'Ordine del Giorno del Consiglio comunale sul Bilancio. La mossa del sindaco. E quella della parte 'malpancista' della sua maggioranza. Che potrebbe mandare un ulteriore segnale: per paradosso attraverso la votazione all'unanimità del Bilancio

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Quelli convocati per i prossimi 5 e 6 luglio saranno Consigli comunali ad alta intensità a Frosinone. Politica ed emotiva. Infatti, proprio in queste ore c’è stata una sostanziale integrazione all’Ordine del Giorno della seduta: modificando quello precedentemente deciso dalla Conferenza dei capigruppo.

Nella prima versione c’erano ill Bilancio di Previsione 2023-2025, il Regolamento per la Monetizzazione delle aree a standard urbanistici negli interventi edilizi, l’approvazione e verifica della qualità e quantità di aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziarie. Ora con l’aggiunta bisognerà approvare ben nove ulteriori delibere, tutte per il riconoscimento di debiti fuori bilancio.

Le nove delibere di fuoco

Adriano Piacentini e Riccardo Mastrangeli

La prima riguarda il riconoscimento del debito fuori bilancio Arduini Giuseppe, Luigi e Santa contro il Comune di Frosinone.

Il secondo è più consistente ed è il debito fuori bilancio con la Delta Lavori S.p.a. contro Comune di Frosinone, per l’appalto saltato nella messa in sicurezza della Monti Lepini. Il terzo è il riconoscimento del debito fuori bilancio sempre con la Delta Lavori S.p.a. ma quantificato in questo caso dalla Sezione Specializzata Tribunale delle Impese.

C’è poi il debito della causa promossa dalla Frosinone Mobilità e Servizi. Al quale si aggiunge il debito rivendicato dalla Past Costruzioni Srl. E quello rivendicato dalla signora Abbatangelo Lucia. Poi ci sono le somme reclamate dalla ditta Sangalli SpA per i lavori di raccolta dei rifiuti urbani che ritiene di avere fatto in più durante l’epoca del sindaco Marini. E per non farsi mancare nulla, l’Aula dovrà discutere anche del decreto ingiuntivo fatto arrivare dalla Geaf ex assegnataria del servizio di trasporto pubblico urbano. Per concludere c’è il riconoscimento del debito fuori bilancio con Acqua Azzurra.

La somma di quei debiti da inserire nel Bilancio ammonta a svariati milioni di euro, per i quali anche la Corte dei Conti ha chiesto al Comune di Frosinone come intende gestirli. Derivano tutti da sentenze o decreti e l’assessore Adriano Piacentini è certo che i conti siano in sicurezza grazie alle operazioni compiute in queste settimane. E proprio l’inserimento nell’Ordine del Giorno ne è la conferma: da un punto di vista tecnico quelle delibere facevano e fanno parte del Bilancio nella sua interezza; la norma prevede che trovata la copertura finanziaria si devono poi votare i singoli debiti fuori bilancio. Inserirle significa che Piacentini ha le coperture. (Leggi qui: Corte e ciclabili, assunzioni e luminarie: lo spiegone di Piacentini).

Approvare o affondare

Adriano Piacentini

I Consiglieri comunali si assumeranno una grande responsabilità: sia dal punto di vista finanziario che sul piano politico. Nessuno potrà inventarsi assenze strategiche o uscite dall’aula all’ultimo minuto prima del voto, come avvenuto nella scorsa seduta. Farlo, equivarrebbe ad affondare l’amministrazione e riportare la città al voto: sul punto il sindaco Riccardo Mastrangeli nei giorni scorsi è stato molto chiaro. (Leggi qui: Ora a Frosinone tutto può succedere).

Ma altrettanto è stata chiara la maggioranza, sia l’ala lealista e sia l’ala che nella scorsa seduta ha fatto la levata di scudi. Mettendo ora in chiaro che non tollereranno, nel corso della consiliatura, un eventuale mutuo soccorso di qualche Consigliere di minoranza che si rendesse disponibile a fare da stampella. Non si aprirà a nessuno la porta: dalla maggioranza lo hanno già fatto sapere, in modo categorico, al primo cittadino.

Per paradosso: è stato un tema che ha fatto ritrovare unita la coalizione. E per questo ora non è affatto da scartare l’ipotesi di un voto favorevole in maniera compatta dei 22 consiglieri. L’intera maggioranza. Perché sarebbe un ulteriore segnale di forza mandato al sindaco: se vogliamo ti facciamo avere una maggioranza granitica, se non vogliamo te la facciamo avere molto labile.

La diplomazia del sindaco, attraverso assessori e consiglieri di riferimento, sta lavorando proprio a questa ipotesi.

La sfida per le opposizioni

Norberto Venturi e Angelo Pizzutelli

Proprio per lo stesso motivo è lecito attendersi anche una opposizione presente a ranghi completi nel prossimo consiglio comunale. Circostanza quasi mai verificatasi nel corso di questo primo anno di consiliatura. Chi dovrebbe avere paura di un’opposizione debole?

Ben diversa la situazione di un’opposizione compatta e pronta a battagliare, magari con la presentazione di qualche emendamento di sostanza; pronta a chiedere conto di ogni singola posta di Bilancio proposta dalla maggioranza. Comunemente, quando si discute un importante documento di programmazione finanziaria come il Bilancio, si fa così. Dal più piccolo Comune d’Italia, passando per le Regioni, fino al Parlamento. Non a Frosinone, non negli anni scorsi.

La mossa di Mastrangeli

Foto © Stefano Strani.

In ogni caso, la decisione del sindaco Riccardo Mastrangeli di portare in Aula tutti (o quasi) i più onerosi debiti fuori bilancio ancora in sospeso, denota la volontà di fare finalmente chiarezza su una difficilissima situazione finanziaria che ha tenuto per troppi anni bloccata l’amministrazione comunale.

E che rischia di tenerla bloccata ancora, se non si interviene con decisione. Per parlare solo poi di eventuali ed ipotetici cambi di assessori, di maggiore collegialità, di piste ciclabili ed altro. Con questa mossa si allunga la palla e si prende tempo. Magari dopo l’estate ed a mente e animi più freschi e rasserenati. In questi giorni di calura a Frosinone, ci sono prima documenti altrettanto bollenti da approvare. E quell’allungare la palla salverebbe la faccia a tutti. (Leggi qui: Chi vince e chi perde al Comune di Frosinone).