Provinciali, la prova di maturità del centrodestra locale

Forza Italia propone Tommaso Ciccone come candidato unico per la presidenza della Provincia. Gli alleati dovranno dire sì o no: la coalizione corre il rischio di andare definitivamente in frantumi. I malumori della Lega, i dubbi di Fratelli d’Italia, l’attesa di Noi con l’Italia e la decisione delle liste civiche: tutto in gioco

Il livello nazionale non c’entra nulla. Stavolta l’esame di maturità è tutto del centrodestra locale, chiamato ad esprimere una candidatura unica ed unitaria alla presidenza della Provincia.

Se così non sarà, allora bisognerà pensare davvero che è finita una fase storica in provincia di Frosinone. Perché la divisione riguarderebbe le segreterie politiche provinciali, gli amministratori.

Risulterebbe impossibile sedersi di nuovo attorno allo stesso tavolo dopo una frattura su un ente di secondo livello.

Eppure il rischio c’è.

 

Forza Italia ieri ha avanzato ufficialmente la proposta di candidatura di Tommaso Ciccone, sindaco di Pofi, sostenuto sia da Adriano Piacentini che da Mario Abbruzzese. (leggi qui Via libera di Forza Italia a Ciccone: lunedì il tavolo con gli alleati)

Non c’è ancora la firma del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani sul documento. Neanche c’è la firma del sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, anche se garantisce tutto l’appoggio a Ciccone se sarà il candidato di coalizione.

Ma non è questo il tema. Perché adesso bisognerà vedere cosa succederà al tavolo della coalizione lunedì prossimo.

 

I temi sono altri. Nella Lega il deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri, la deputata Francesca Gerardi e il coordinatore provinciale Carmelo Palombo non vorrebbero avere alcun tipo di alleanza con Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli, rispettivamente vicepresidente nazionale degli enti locali e consigliere regionale di Forza Italia.

La tensione si taglia con un coltello quando sono a meno di duecento metri di distanza. Vedremo se la Lega darà il via libera alla candidatura di Tommaso Ciccone.

In Fratelli d’Italia il senatore Massimo Ruspandini ha più volte fatto presente che gli assetti e gli equilibri del centrodestra dovrebbero cambiare radicalmente, archiviando il monopolio di Forza Italia. Gli “azzurri”, però, hanno fatto notare che a livello di amministratori detengono la stragrande maggioranza.

Noi con l’Italia di Alfredo Pallone guarda con attenzione e calma la situazione nel centrodestra. La disponibilità ad un’alleanza esiste, ma non a tutti i costi.

 

Le liste civiche naturalmente analizzeranno un ulteriore elemento: la percezione di poter competere per vincere. Altrimenti non si “sacrificheranno”. Il discorso vale per Cuori Italiani di Carmine Tucci, per il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli e per Reazione.

 

Il centrodestra è veramente arrivato ad un momento fondamentale: ricompattarsi sul serio per giocarsi la partita oppure dare il rompete le righe.