I protagonisti del giorno. Top e Flop del 2 settembre 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

MAURO VICANO

Ha deciso di candidarsi a sindaco di Frosinone e per questo si è dimesso da Direttore Sanitario del polo ospedaliero Frosinone-Alatri. Lo ha fatto con un anticipo di quasi due anni e questo significa che sta cercando di pianificare ogni mossa. (Leggi tutto su Vicano si dimette: per candidarsi a sindaco di Frosinone).

Mauro Vicano

Nel capoluogo da due mandati governa Nicola Ottaviani (Lega) alla guida di una coalizione di centrodestra. È chiaro che un successo a Frosinone lancerebbe immediatamente Vicano. Con lui è “sparatoFrancesco De Angelis, detto il “cannibale” perché ogni volta che sente profumo di vittoria si lancia sulla preda (in modo metaforico) senza lasciare nulla agli altri.

Per la sinistra non è mai semplice vincere nel capoluogo, che resta una delle roccaforti del centrodestra. Non esistono alternative al voto trasversale, come fece Domenico Marzi.

Mauro Vicano da sempre è un aggregatore, uno che tiene insieme gli opposti. Lo ha fatto alla Asl e cercherà di replicarlo in quella che diventerà la campagna elettorale più importante della sua vita. Le dimissioni da Direttore Sanitario hanno fatto capire a tutti che le determinazione è massima.

Determinato.

LUCA FRUSONE

Sicuramente i Cinque Stelle aboliranno il limite dei due mandati anche a livello parlamentare. E a quel punto il due volte deputato Luca Frusone non potrà che prenotare il tris.

Luca Frusone

D’altronde i pentastellati non si preoccupano del territorio, non sono legati alle preferenze alle comunali o alle provinciali. Può bastare un referendum lanciato sull’onda del populismo anticasta per farsi notare e ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.

In Ciociaria i Cinque Stelle non esistono. Basta dare uno sguardo alle varie assemblee dei sindaci per rendersene conto. Luca Frusone, però, è salito sul treno giusto, quello del ministro degli Esteri e vero capo politico Luigi Di Maio. Se passa il sì al referendum, avrà la strada spianata.

Non c’è due senza tre.

 FLOP

IL PAGLIACCIO DI ANAGNI

Il caso è arrivato alla ribalta nazionale. L’Huffington Post ha descritto così la vicenda: “E’ un pagliaccio, ma non fa ridere. Anzi. La sua maschera inquietante sta terrorizzando i cittadini di Anagni, paese in provincia di Frosinone, che da qualche settimana si trovano a “convivere” malvolentieri con quest’uomo vestito da Pennywise, clown protagonista del romanzo It di Stephen King, che si aggira di notte per le vie della città divertendosi a spaventare tutti. Una goliardia, molto probabilmente, ma destinata a non finire bene”. 

Pennywise

E ancora: “I carabinieri, infatti, sono sulle sue tracce. Hanno raccolto molto materiale proveniente soprattutto dagli utenti che, nel corso delle notti brave del pagliaccio, lo hanno filmato e fotografato. L’uomo sogghigna e si palesa con una agghiacciante risata e, pare, lasci degli oggetti nei luoghi che visita. Sui cavi elettrici sono apparse alcune scarpe, e nell’androne del cancello metallico tra lattine vuote sparse a terra, una sedia rovesciata e addirittura un estintore”.

Viene da chiedersi davvero cosa spinga le persone a gesti tanto ridicoli, che però vengono presi sul serio. (Leggi qui Tira più un buffone in costume, non il futuro della città).

Buffone che non fa ridere.

MATTEO RENZI

I sondaggi più accreditati dicono che in Toscana sarà battaglia tra Eugenio Giani (centrosinistra) e Susanna Ceccardi (centrodestra). C’è un particolare però: la Toscana è una roccaforte rossa come l’Emilia Romagna. Se il centrosinistra perde lì il rischio è enorme. Può cadere il Governo Conte, possono implodere i Democrat e Nicola Zingaretti potrebbe vedersela brutta.

Matteo Renzi a Porta a Porta © Imagoeconomica / Livio Anticoli

Fra le altre cose, a differenza dell’Emilia Romagna, non ci sono le Sardine e manca pure un candidato del carisma di Stefano Bonaccini. Ma tra i grandi potenziali sconfitti “storici” ci sarebbe lui, Matteo Renzi, ex rottamatore.

Il quale in questi giorni è impegnato nei soliti giochetti di Palazzo per raggiungere un traguardo che ormai è diventato un’ossessione: far perdere il Pd e Zingaretti. Stavolta però Matteo Renzi sparirebbe politicamente in caso di vittoria del centrodestra in Toscana. Ma sembra non preoccuparsene.

Come il marito che per fare dispetto alla moglie…