Top e Flop, i protagonisti del giorno: 27 marzo 2021

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

FRANCESCO DE ANGELIS

Decarbonizzazione per il tessuto industriale di Frosinone – Combustibili green alternativi al gas naturale per il contenimento delle emissioni climalteranti attraverso l’utilizzo dell’infrastruttura gas esistente”. È il titolo del seminario online svoltosi questa mattina e che ha visto la collaborazione tra Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone e SGI, la Società Gasdotti Italia titolare delle reti di trasporto di gas naturale dislocate in varie zone del Consorzio Asi.

Una società cui spetta la fornitura energetica che deve essere garantita in maniera continua ma che non può non tener conto di un piano di sviluppo coerente con le necessità future. Energia green, nel rispetto dell’ambiente.

Francesco De Angelis

Basta questo per confermare, ancora una volta, come Francesco De Angelis sia sempre un passo avanti. Nel Partito Democratico ma anche nella fase amministrativa che lo vede oggi presidente del Consorzio Asi ma anche commissario e prossimo numero uno del Consorzio  industriale regionale unico. De Angelis è proiettato nel futuro.

Nel suo intervento di saluto ha proprio sottolineato non soltanto l’importanza di un’economia sostenibile, ma anche e soprattutto le opportunità di sviluppo che si avranno con il nuovo Consorzio. Dicendo. “Cambierà la missione di sicuro investiremo molto in una svolta green. L’obiettivo è un progetto pilota che apra una strada per un nuovo modello di sviluppo. La sfida è questa e noi ci siamo. Vogliamo farla partire da qui. Ci sono le idee, le risorse, le aree e le infrastrutture. Possiamo e dobbiamo fare squadra per arrivare all’obiettivo”.

Ha preso poi la parola il capo di Gabinetto del presidente della Regione Lazio Zingaretti, Albino Ruberti. Affermando: “Oggi abbiamo un mondo divers oed era necessario mettere in campo politiche diverse, anche rispetto all’innovazione tecnologica e digitale”. Piena consapevolezza che sta cambiando tutto. E Francesco De Angelis gioca sempre di anticipo.

Una vita all’avanguardia.

LUCA FRUSONE

«La provincia di Frosinone avrà a disposizione fondi per quasi 14.300.000 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti nella rete stradale di competenza. Per il 2021 le somme sono 4.323.507,07 milioni di euro, 5.558.794,81 nel 2022 e 4.323.507,07 nel 2023».

Luca Frusone, deputato del Movimento Cinque Stelle, ha capito che il gioco si è fatto duro, considerando la nomina di Ilaria Fontana a sottosegretario del ministero della Transizione ecologica e quella di Loreto Marcelli capogruppo regionale. E allora ha deciso di non andare più per il sottile e di affidarsi ai numeri.

Luca Frusone (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Ha spiegato anche: «Dopo la provincia di Roma, Frosinone è quella che avrà maggiori risorse, utili per finanziare interventi di monitoraggio, anche tecnologico, degli elementi strutturali, l’adeguamento delle barriere di sicurezza, il rafforzamento dei piloni e altre misure antisismiche o di protezione dal rischio idrogeologico».

È il segnale ad essere molto importante. Perché Luca Frusone evidenzia che «è la grande opera della manutenzione, prioritaria e necessaria per far ripartire il Paese». Nei Cinque Stelle è iniziata una fase cruciale sotto tutti i punti di vista. In attesa che Giuseppe Conte assuma la leadership piena, tutti sono consapevoli del fatto che bisognerà mettersi in evidenza con fatti concreti. Luca Frusone ha rotto il silenzio e ha fatto bene.

L’ora di osare.

FLOP

 NICOLA OTTAVIANI & CO

Il sindaco di Frosinone non è certo l’unico amministratore contrario alla riapertura delle scuole per pochi giorni. Fino cioè alle vacanze pasquali. Però è sicuramente quello più noto. E inoltre è anche il coordinatore provinciale della Lega.

Proprio oggi si è registrato un botta e risposta a distanza sulla gestione del Covid ad aprile. Da una parte il Capitano della Lega Matteo Salvini, per il quale non si può continuare a chiudere il Paese. Dall’altra il premier Mario Draghi che invece ha voluto ribadire che conteranno numeri ed evoluzione delle curve epidemiologiche.

Nicola Ottaviani

Nicola Ottaviani va in controtendenza anche rispetto a Salvini. Ha detto: “Tutti vogliamo far tornare gli studenti a scuola il prima possibile, per riprendere la didattica in presenza, in condizioni di effettiva sicurezza. Ma riaprire le scuole per appena due o tre giorni e richiuderle giovedì per le festività della Pasqua, nelle attuali condizioni di diffusione del virus e delle varianti, particolarmente aggressive, soprattutto dopo che era stato adottato il criterio della prudenza con la Didattica a distanza (Dad), significherebbe procedere verso l’ignoto, con una metodologia probabilmente folle e incomprensibile”.

E ancora:  “Il contatto immediato tra gli studenti in presenza produrrebbe terreno fertile per la ulteriore diffusione del virus. Solo chi vive sulla luna è in grado di escludere l’assai probabile contatto, durante le festività pasquali, tra quegli stessi alunni e i loro nonni o genitori, con un intuibile effetto moltiplicatore, per il quale non è necessaria una laurea in statistica”.

Poi l’aspetto pratico dell’amministratore costretto a fare i conti su tutto. “Per appena due giorni di didattica in presenza, si dovrebbero sanificare, inutilmente, due volte, tutte le scuole della città. Il sindaco, secondo le attuali normative, non può adottare un provvedimento di chiusura autonomamente, disponendo la Dad per le giornate da lunedì a mercoledì prossimo. Ma, per lo meno, al sindaco residua il buon senso per sconsigliare alle famiglie di far riprendere la didattica in presenza ai propri figli per poche ore, prima della pausa pasquale”.

Matteo Salvini (Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

Ora, se Draghi ha deciso di far riprendere le lezioni in presenza per asili, scuole elementari e prime medie lo avrà fatto sulla base di dati del Comitato tecnico scientifico. E magari anche per lanciare un segnale preciso. Perché da tredici mesi a questa parte… intanto si chiudono le scuole. Il presidente del consiglio ha sposato la linea del rigore: riaprono solo le scuole e parzialmente.

Negli ultimi tempi Nicola Ottaviani è molto attivo sul tema della pandemia: prima la polemica con l’assessore regionale Alessio D’Amato, ora le critiche al premier Mario Draghi. E lo smarcamento da Matteo Salvini. (Leggi qui Il mirino troppo in alto di Nicola Ottaviani).

Sulle barricate a prescindere.

GIANLUCA CORRADO

Cinque anni fa a Milano si candidò sindaco contro Beppe Sala. Gianluca Corrado è uno dei duri e puri dei Cinque Stelle, consigliere comunale sempre all’opposizione della giunta di centrosinistra e contrario al governo Draghi, tanto da sfidare pubblicamente sul tema i suoi vertici nazionali.

Gianluca Corrado (Foto: Sergio Oliverio / Imagoeconomica)

Eppure Gianluca Corrado, in un’intervista al Corriere della Sera, ha annunciato il cambio di rotta. Spiegando: «Se si farà l’alleanza organica su scala nazionale, si farà anche a Milano. Il problema semmai è Roma, dove il Pd dovrà accettare la ricandidatura di Raggi. Ma la via è quella, comunque. Se noi accettiamo Giuseppe Conte come figura di riferimento, beh lui ha chiaramente detto che ci vuole un’alleanza organica col Pd. Che si farà».

Alla fine i Cinque Stelle arrivano sempre allo stesso punto: la ricandidatura di Virginia Raggi a sindaca di Roma. Con il sostegno del Pd. Nicola Zingaretti continua a dire che non è possibile. E, con lui, tutti i vertici Dem. Forse però l’obiettivo è quello di far saltare sul nascere l’alleanza. In ogni caso, di qualunque argomento di parli, i Cinque Stelle battono sempre sul bis della Raggi. Con i Democrat che dovrebbero andare a traino non si capisce per quale motivo.

Disco rotto.