“Lino li asfaltiamo!”: ma il sindaco nega sia la sua voce

Un messaggio audio caricato su un gruppo Facebook scatena il pandemonio. La voce è identica a quella del del sindaco di Sora Roberto De Donatis. Promette di "asfaltare gli avversari in campagna elettorale". Il sindaco nega "Non è la mia voce”. Il colpo di scena: Lino Caschera annuncia che la Lega andrà con De Donatis

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

“Lino! Ma che cazzo parli a fare! Sono morti. Sono morti che camminano. Li asfaltiamo. Non valgono un cazzo!”. La voce è identica a quella del sindaco di Sora Roberto De Donatis. Ma non è la sua. Quelle parole sono incise su un file audio caricato su un gruppo Messanger. Si riferiscono alle elezioni Comunali della primavera 2021.

È già iniziata la campagna elettorale a suon di accuse e rimpalli. Di polpette avvelenate e coltellate alla schiena. Quell’audio o è la burla di un buontempone che doveva restare privato o un modo per avvelenare il clima.

Non è la mia voce

Il primo cittadino smentisce categoricamente che si tratti della sua voce. Rivela che c’è un precedente: una persona ha già imitato il suo timbro vocale nel passato. In modo perfetto: al punto che molti ci sono cascati. Una goliardata.

Il file viene caricato alle 16:12 del primo settembre. Qualcuno lo condivide su un gruppo Messenger di Facebook il cui nome è già tutto un programma. Si chiama Forza Italia sceglie il sindaco ed è stato creato da qualche mese, per fare satira sull’Amministrazione comunale.

Nel gruppo Messenger, fra gli altri, ci sono molti nomi noti della politica sorana. Tutti agli antipodi dell’Amministrazione De Donatis. Degni di menzione il commissario cittadino Forza Italia Vittorio Di Carlo, l’ex assessore Umberto Geremia, il capogruppo della Lega Luca Di Stefano, i dirigenti leghisti Gianni Iacobelli, Filippo Porretta. In lista anche il componente del direttivo Fratelli d’Italia Sora Roberto Mollicone.

Un minuto prima delle ore 21, sempre il primo settembre, qualcuno del Gruppo decide di inviare il messaggio ad altri sodali politici e amici. Che sono all’esterno della ristretta cerchia Messenger.

Nel giro di qualche istante fa il giro di tutta Sora e diventa il tormentone politico del mese che si è appena aperto. Iniziano le telefonate, si cercano i riscontri.

Lino e la Lega con il sindaco

LUCA DI STEFANO CON LINO CASCHERA

Se fosse vero: cosa c’è di succoso in quel file audio? Non la previsione di asfaltare gli avversari durante la prossima campagna elettorale. La ciccia è tutta nel nome che viene pronunciato dall’imitatore del sindaco.

 Il Lino citato nello scherzo audio è il consigliere di maggioranza Lino Caschera. È quello che da mesi attende il via libera per entrare nella Lega. Lo bloccano da Terracina e da Fondi: sono lì oramai i centri decisionali del centrodestra ciociaro; lì ci sono i Quartieri Generali del coordinatore regionale leghista Francesco Zicchieri e del coordinatore di Forza Italia del Lazio Claudio Fazzone.

Bloccano Caschera e con lui tutto il suo gruppo che da quattro anni governa Sora insieme al sindaco. Sono tutti esponenti che provengono da Forza Italia, hanno aderito alla Piattaforma Civica promossa nel 2016 dall’ex vicesindaco Vittorio Di Carlo. È l’alleanza trasversale che ha eletto sindaco Roberto De Donatis. Poi a fine 2019 il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli (Coordinatore provinciale di Forza Italia e riferimento politico per Caschera) è salito sul Carroccio. Ma a Caschera è stato imposto lo stop: prima deve lasciare la maggioranza. Significherebbe far cadere l’amministrazione: proprio nel momento in cui arrivano a compimento buona parte dei progetti.

La realtà dei fatti è che tutti i Partiti del centrodestra sorano sono divisi in due. Metà Forza Italia (Quadrini), metà Lega (Ciacciarelli/Caschera), tre quarti dei Fratelli d’Italia (Bruni/Ruspandini) vedrebbero bene un bis di Roberto De Donatis. L’altra metà di Forza Italia (Di Carlo/Fazzone), della Lega (Zicchieri/Di Stefano), di FdI (Foglietta) vogliono un candidato nuovo in contrapposizione all’amministrazione uscente. E puntano su Luca Di Stefano. (Leggi qui A Sora la vendetta di Lega e Forza Italia per Terracina: rimette in gioco Di Stefano).

Chiaro che se fosse vero, non un’imitazione, quell’audio sarebbe dirompente: significherebbe che Caschera e la sua parte di Lega starà comunque con il sindaco oper un bis.

Lino Caschera: è un’imitazione

Massimiliano Bruni e Lino Caschera

Lino Caschera conferma: quella registrazione è opera di un imitatore. Come lo sa? Non è mai stato presente quando sono state pronunciate quelle frasi: quindi il sindaco non gliele ha mai dette.

Il sindaco non ha mai pronunciato quelle frasi in mia presenza né le ha registrate per poi inviarmele come messaggio” – assicura Lino Caschera – Non capisco perché tutto questo scalpore per una cosa che è evidentemente una goliardata di qualche simpaticone”.

Tra il serio ed il faceto: l’autore della registrazione lascia intendere che per le prossime elezioni Lino Caschera sosterrà di nuovo De Donatis. Si Sbaglia?

Affatto. Ha ragione. Sto con la Lega. E la Lega starà con l’attuale maggioranza. Aggiungo di più. Non escludo che ci saranno anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. Checché ne dicano Luca Di Stefano e Vittorio Di Carlo”.

Nonostante le certezze di Caschera, Vittorio Di Carlo continua sulla sua rotta. Nei giorni scorsi ha anche incontrato l’ex eurodeputato ora dirigente provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Foglietta a Frosinone (leggi qui Dopo le Comunali la campana suonerà per tutti). Sta cercando di spaccare il partito di Giorgia Meloni a Sora.

La cena a base di pecora

ROBERTO DE DONATIS E FAUSTO BARATTA

Il falso messaggio audio nasconde tuttavia una verità. Il sindaco Roberto De Donatis sta lavorando a costruire le basi per farsi rieleggere da una Piattaforma Civica 2.0. La verità è che con ogni probabilità riuscirà a tenere unita in un unico progetto amministrativo la stragrande parte della sua attuale maggioranza. Ne sono testimonianza i vari incontri di questi giorni, a pranzo ed a cena.

L’ultimo in ordine di tempo è quello dello scorso 26 agosto al bar Portella della Selva, nel feudo elettorale di Lino Caschera. Si sono incontrati in quattro: il primo cittadino De Donatis, il suo vice Fausto Baratta, il consigliere di maggioranza Francesco De Gasperis e, appunto, il consigliere Lino Caschera.

Hanno mangiato pecora al sugo. E c’è pure chi giura che non hanno nemmeno parlato di politica. Difficile a credersi …  

Di Carlo getta benzina sul fuoco

E’ evidente che è nervoso – esclama verso le 22 del primo settembre il commissario Forza Italia Vittorio Di Carlo riferendosi al primo cittadino e dando per scontato che quella voce sia sua. – Un nervosismo che lo porta all’esaltazione pura. Questa è la considerazione che lui ha di chi la pensa in altro modo”.

Un atteggiamento, quello di Di Carlo, che rispecchia in pieno la posizione assunta pubblicamente già da qualche settimana e sempre sostenuta sin dalla sua nomina: essere alternativo all’Amministrazione in carica.

De Donatis: non asfalto nessuno

Gianluca Quadrini con Roberto De Donatis

Il sindaco Roberto De Donatis sorride e commenta con ironia quel file audio: “Direi che è un ottimo vocalist. Sembro quasi io”.

Scherza. La prende come una goliardata. Auspicando che resti tale. E rimarca: “Lo sto ascoltando adesso per la prima volta tramite voi. Non è la mia voce. Non sono io. Mai pronunciato quelle parole. Non è nel mio stile asfaltare gli avversari. Ho sempre avuto il massimo rispetto per tutti a prescindere dalle posizioni politiche”.

Non ha dubbi il primo cittadino. Anzi ci tiene a far comprendere meglio il suo pensiero: “Sono solito basarmi sulla logica dei contenuti e non sulle offese o sulla mancanza di rispetto degli avversari politici”.

Quindi si augura che questo scherzo resti tale. E non venga utilizzato per fare falsa propaganda.

Lega e Fdi in un gruppo di FI

Vittorio Di Carlo, Rossella Chiusaroli, Roberto De Donatis, Massimiliano Bruni

Quel falso messaggio audio porta a galla un’altra verità. E pone delle riflessioni politiche. Cosa ci fa oltre mezzo direttivo della Lega in un gruppo Messenger che si chiama Forza Italia sceglie il sindaco?

E’ vero che Di Carlo e Di Stefano stanno lavorando a un progetto comune. Ma magari un nome più inclusivo di tutti i Partiti avrebbe reso meglio l’idea. Oppure si deve pensare che se la situazione dovesse mettersi male nella Lega ci si debba preparare a qualche transumanza?

Altra approfondita riflessione merita certamente la presenza in quel gruppo di Roberto Mollicone di Fratelli d’Italia, un Partito che è in maggioranza nell’amministrazione municipale.