Alatri, Sora e soprattutto Frosinone: il Rischiatutto del Pd

Le dimissioni di Nicola Zingaretti da Segretario nazionale suonano come un tana libera tutti per le correnti. Pompeo non vuole allinearsi a De Angelis e Buschini: in autunno sarà complicato trovare una sintesi ad Alatri e Sora. Ma il problema vero sta a Frosinone: la terza sconfitta di seguito cancellerebbe i Democrat.

In attesa dell’Assemblea nazionale del 13 e 14 marzo (che naturalmente si svolgerà su Zoom), in provincia di Frosinone le diverse correnti del Pd hanno già le idee chiare. Soprattutto se Nicola Zingaretti non tornasse sui propri passi, come ha ripetuto in tutte le salse. (Leggi qui Zingaretti spiazza tutti e va dalla D’Urso. Ma il Pd ribolle).

A quel punto, qualunque fosse la soluzione adottata (reggente e nuovo congresso, nuovo segretario fino al 2023), di fatto scatterebbe il “tana libera tutti”.

Pd, ognuno per la sua strada

Luca fantini ed i big del Pd provinciale

L’elezione del segretario provinciale Luca Fantini è avvenuta nell’ambito di un contesto unitario (molto sofferto però) perché così voluto da Nicola Zingaretti.

Le elezioni comunali sono state rinviate in autunno (tra il 15 settembre e il 15 ottobre), ma a questo punto ognuno andrà avanti per la sua strada. Lo schema è quello “classico”. Da una parte Pensare Democratico di Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti, dall’altra Antonio Pompeo con Base Riformista. Forse supportato dall’ex segretario Simone Costanzo. Complicato pensare che ad Alatri e Sora possa arrivarsi ad una candidatura sindaco condivisa, unitaria, di sintesi.

Il rischio è quello di riproporre lo stesso schema applicato all’election day del settembre 2020. Quello delle rovinose sconfitte a Ceccano e Pontecorvo. (Leggi qui La lezione delle Comunali / Ceccano).

Vietati i passi falsi

Mauro Buschini

Il punto è però che ad Alatri Mauro Buschini non può permettersi passi falsi. Poi in prospettiva c’è soprattutto il Comune di Frosinone. E’ già quello il fronte più caldo. Da molti mesi. Anche se si voterà nella primavera 2020. Inutile fare finta di  nulla: l’intesa tra le correnti non c’è. Pensare Democratico di Francesco De Angelis punta su Mauro Vicano. Base Riformista di Antonio Pompeo no. Ha sondato prima l’ex sindaco Michele Marini, poi anche Andrea Turriziani. Si è perfino parlato della possibilità che pensi a candidarsi Alessandra Sardellitti, consigliere comunale e provinciale del Pd, fedelissima di Pompeo.

Ma non è naturalmente un problema di chi sarà il candidato. E’ un problema di unità del Partito Democratico prima e del centrosinistra dopo. Già era complicato prima, figuriamoci cosa potrà succedere dopo il passo indietro di Nicola Zingaretti.

Nel Pd provinciale non sembra essere chiaro un concetto semplice: se non si torna a vincere al Comune di Frosinone (nel 2012 e nel 2017 il Pd ha subito due sconfitte pesanti), è impossibile pensare di riannodare i fili. E’ nel 2012 a Frosinone che si è rotto lo schema che aveva portato il centrosinistra a vincere per anni in Ciociaria.

Ora la situazione si complica assai.