Berlusconi riabilitato, cambia tutto. Vuole rivotare: neo eletti nel panico

Silvio Berlusconi ha espiato le sue condanne. E ora è 'riabilitato'. Cambia tutto: torna l'ipotesi di elezioni anticipate. Neo eletti nel panico totale. La fifa dilaga. Il quadro in provincia

Non dire gatto se non l’hai nel sacco”. Il celebre motto di Giovanni Trapattoni andrebbe tenuto presente sempre, anche in politica. “Governo sì, governo no”. L’Italia resta la terra dei cachi e l’accordo tra Lega e Movimento Cinque Stelle ancora non c’è. In più nelle ultime ore sono successe novità in quantità industriale.

Lo scoop è tutto de Il Corriere della Sera, il primo giornale italiano. Scrive: “Silvio Berlusconi può di nuovo candidarsi alle elezioni. Se in questo momento si dovesse andare alle urne, il Cavaliere avrebbe il diritto di presentarsi alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica e tornare così a tutto tondo in campo politico perché ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Milano la «riabilitazione», quella che cancella tutti gli effetti della condanna che aveva subito nel processo sui diritti tv Mediaset e l’incandidabilità imposta dalla legge Severino.

La decisione di concedere la riabilitazione all’ex presidente del Consiglio, che inizialmente era stata prevista da qualcuno per il prossimo mese, è stata invece presa nel tardo pomeriggio di ieri dal Tribunale di Sorveglianza in camera di consiglio, cioè senza la presenza della difesa e del rappresentante della Procura Generale, dopo che il 12 marzo i legali di Berlusconi, gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini, avevano depositato nella cancelleria al settimo piano del palazzo di Giustizia l’istanza con la richiesta firmata dal loro assistito”.

 

Conoscendo Silvio Berlusconi, adesso la prospettiva di elezioni anticipate lo spaventa molto di meno.

Inoltre, da autorevoli sondaggi effettuati, emerge che 1 elettore dei Cinque Stelle su 3 critica Luigi Di Maio, mentre il gradimento di Matteo Salvini nella Lega è del 92%. Di Maio insiste per fare il premier e su temi fondamentali come il futuro dell’Ilva e di Alitalia le distanze sono notevoli. Non è detto che si arrivi alla fumata bianca.

 

I parlamentari appena eletti, tutti senza eccezioni, naturalmente sperano che il Governo gialloverde si faccia.  I miracoli riescono una volta, non due”, sussurra più di qualcuno. Infatti la ricandidatura sarebbe scontata soltanto per pochissimi, specialmente se restasse questa legge elettorale. Nella Lega non avrebbe problemi il vicecapogruppo alla Camera Francesco Zicchieri, che anzi potrebbe addirittura fare il capolista al proporzionale. Francesca Gerardi da Pontecorvo se la giocherebbe bene, Gianfranco Rufa da Veroli dovrebbe vedere dove sarebbe canddidato. In Ciociaria o nel viterbese, dove è stato eletto? Nel maggioritario o nel proporzionale? Nulla sarebbe scontato.

Nulla di scontato neppure per il senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini. La controffensiva di Alessandro Foglietta è scattata in modo forte, con la sponda di Fabio Rampelli e con la volontà di “arruolare” alla causa l’ex sindaco di San Giovanni Incarico Antonio Salvati.

 

Nei Cinque Stelle verrebbe votata, magari sulla piattaforma Rousseau, l’abolizione del limite al secondo mandato, che riguarda in questo territorio il veterano Luca Frusone. A Montecitorio sono stati eletti anche Ilaria Fontana ed Enrica Segneri. Il punto è politico e nazionale. Il balletto delle 9 settimane e ½ (la definizione è di Matteo Renzi) ha penalizzato sia l’immagine di Luigi Di Maio che quella dei Cinque Stelle. Bisognerebbe vedere chi sarebbe il leader la prossima volta. Probabilmente Alessandro Di Battista, che potrebbe dire la sua sulle candidature e magari cambiare il metodo di selezione delle stesse. Un terno al lotto.

 

D’altra parte la riabilitazione di Silvio Berlusconi infiamma Forza Italia e rialza le azioni del presidente dell’europarlamento Antonio Tajani. Neppure l’alleanza con la Lega sarebbe scontata. Mario Abbruzzese già scalpita. Da verificare la posizione del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, corteggiato dal Carroccio. Ma Berlusconi potrebbe decidere di arruolare i sindaci nella prossima tornata. Il primo cittadino del capoluogo sarà in ogni caso della partita.

Nel Partito Democratico Francesco De Angelis ha già dato disposizioni di stampare manifesti e “santini”.

Prossime ore decisive, neo parlamentari nel panico. Rischiano di tornare cittadini normali dopo aver visto il Paradiso.

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