Conte vuole essere sindaco, diventando prima ‘Fratello’

Foto © Paolo Cerroni / Imagoeconomica

Gianfranco Conte bussa ai Fratelli d'Italia per centrare la candidatura a sindaco di Formia. Nicola Procaccini lo riceve. Ma chiarisce: 'Solo un caffè'. Però c'è una conferenza stampa in arrivo.

Il suo desiderio recondito è quello di chiudere in bellezza con la politica. Diventando il sindaco di Formia, «città a cui devo tanto dopo che mi ha regalato numerose soddisfazioni elettorali». Gianfranco Conte questo sogno è tornato a rimetterlo fuori da cassetto nei giorni in cui la cicogna gli ha donato il secondo nipotino. Auguri. È stato cinque volte deputato di Forza Italia. La prima nel 1994, un’altra era glaciale politica fa. Poi sottosegretario di Stato in due circostanze in altrettanti governi Berlusconi. Ora è consigliere comunale: in minoranza. Perché i suoi concittadini due anni fa non si sono impressionati di fronte a cotanto passato. Gli hanno preferito la professoressa Paola Villa: il suo esatto contrario, lei nei palazzi della politica mai ci aveva messo piede. Ora l’onorevole Conte è tornato a cavalcare un vecchio sogno.

Gianfranco Conte

Per inseguire questo obiettivo ha capito che la lista civica “Formia Con te” non basta proprio più.

Serve una forza politica più strutturata e diffusa. Ma quale? I rapporti politici e personali di Conte con la dirigenza locale, provinciale e regionale di Forza Italia sono da anni vicino allo zero. Quelli con la Lega sono durati il tempo di costituire un coordinamento consiliare. Non c’è stato neanche il tempo di produrre neppure uno straccio di un emendamento ad una delibera della maggioranza Villa.

Procaccini confessa: l’ho incontrato

Conte ora è tornato a guardare Fratelli d’Italia, Partito con cui ha cercato lo scorso anno di dar vita ad un unico gruppo consiliare. Ci aveva provato con l’ex candidato a sindaco del centro destra, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. Anche questo accordo durò il tempo di una notte.

Se ne fece nulla perché arrivarono i veti del presidente del rinnovato circolo cittadino di FdI, Gianni Carpinelli. Che è vicino al coordinatore provinciale e senatore Nicola Calandrini da tempi del Msi prima e di An poi. Carpinelli osteggiò platealmente questo tipo di allargamento di FdI. Il motivo? Sarebbe stato un’ipoteca di Conte alla candidatura come sindaco per Fratelli d’Italia nella successiva tornata. Senza un dibattito politico interno, senza un confronto sui tavoli provinciali, senza una condivisione con la base. (Leggi qui Il matrimonio sul mare rischia di saltare: ai Fratelli non piace e leggi anche Niente matrimonio ed il gruppo esplode).

Nicola Procaccini

Conte ha capito allora che forse andavano interpellati i vertici provinciali del Partito di Giorgia Meloni e così ha fatto. L’ex sindaco di Terracina e deputato europeo di FdI Nicola Procaccini, dopo un momento di esitazione ha rivelato una cosa. Cioè di aver incontrato «qualche mese fa» l’ex deputato di Forza Italia. «Ma fu solo una chiacchierata di qualche minuto per consumare un caffè».

Conte e la famiglia Procaccini in effetti sono legati da un rapporto politico iniziato alle elezioni del 1994. È l’anno della discesa in campo di Berlusconi, alle Politiche l’imprenditore di Minturno venne eletto nel collegio uninominale di Formia e Gaeta. La madre dell’attuale deputato di FdI, Maria Burani Procaccini venne eletta in quello di Terracina -Fondi. Entrambi per Forza Italia.

Il summit fantasma a Formia

In sintesi, a Conte sarebbe stato questo: «Parlane con gli amici di Formia». E così è stato. A tessere le fila del discorso sarebbe stato proprio l’avvocato Cardillo Cupo che è molto vicino al vice coordinatore regionale Enrico Tiero.

Tiero, affiancato dal neo coordinatore del circolo cittadino di FdI, l’avvocato Giovanni Valerio, ha incontrato Conte. Che a sua volta era affiancato da un altro legale, Giuseppe Masiello, per qualche ora responsabile cittadino di Italia Viva. Ma defenestrato, per aver tenuto all’oscuro l’allora coordinatore provinciale del Partito di Matteo Renzi, Renato Archidiacono.

Enrico Tiero

Gianfranco Conte vuole avere la copertura di FdI per tentare di allargare di nuovo il suo striminzito recinto politico-amministrativo. Il refrain è quello solito. Tuttavia anche qui le versioni si sono subito differenziate.

Procaccini ha specificato di non sapere nulla del faccia a faccia formiano e di questa futuribile convergenza elettorale. Però l’entourage di Conte, gasato come sempre, ha anticipato lo svolgimento di una conferenza stampa martedì prossimo presso il Grande Albergo Miramare. Cioè l’albergo più importante della città. Luogo in cui la politica del pre e post Covid si dà appuntamento per sancire la conclusione di importanti accordi.

La scusa della… Trasparenza

Convocazioni ufficiali, se arriveranno, arriveranno nei prossimi giorni. Ma per dribblare i cronisti le parti in causa hanno fatto ricorso ad una motivazione poco credibile. Gianfranco Conte ha chiesto il voto di FdI per essere rieletto presidente della commissione trasparenza.

Dopo che la stessa è decaduta, insieme ad altre quattro commissioni consiliari. E in virtù del passaggio all’opposizione dei consiglieri di maggioranza Giovanni Costa e Antonio Capraro.

Un fatto è vero, o quasi. neanche più i bambini credono a Babbo Natale e alla Befana.