Cosa c’è dietro all’attacco di Fardelli terminator a Salera

Cosa c'è dietro all'attacco frontale sferrato da Luca Fardelli al sindaco Enzo Salera ed alla sua amministrazione. Solo in apparenza lo scontro è sul piano amministrativo. L'operazione è molto più sottile. E tutta politica

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Salvatore Fontana e Mario Abbruzzese muti! I due alfieri dell’opposizione sono stati sorpassati a sinistra da Luca Fardelli. Che ha sferrato nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco del Pd Enzo Salera un attacco talmente duro da far dimenticare tutte le invettive dell’opposizione “storica”.

Un po’ di Storia

Ricapitoliamo: Luca è il fratello dell’ex consigliere regionale Marino Fardelli. Entrambi sono stati tra i protagonisti della spaccatura avvenuta nel marzo 2019 quando si doveva individuare il candidato sindaco di Cassino da schierare contro il Centrodestra appena franato.

Bruno Astorre – Foto © Imagoeconomica

Infatti, Marino nel 2018 era Segretario cittadino Pd e coltivava la segreta aspirazione ad essere candidato sindacocome soluzione istituzionale”: in quel momento un fronte sosteneva la ricandidatura dell’ex bi sindaco Peppino Petrarcone ed un fronte sosteneva la candidatura dell’ex assessore alle Finanze Enzo Salera.

Fu necessario l’intervento del Segretario regionale Bruno Astorre per neutralizzare qualunque gioco di bottega: Statuto alla mano convocò le Primarie. Vinte poi da Salera. (Leggi qui Pd in crisi epilettica: dimissioni, anzi ritiro, anzi no. Astorre: Primarie e basta giochi).

Marino Fardelli si dimise da Segretario di circolo e il fratello, Luca, si candidò nella lista “Cassino Bene Comune” a sostegno di Giuseppe Golini Petrarcone. Ma quando Peppino rimase escluso dal ballottaggio e tentò un improbabile accordo con Mario Abbruzzese candidato sindaco dal centrodestra, Luca Fardelli decise di restare nel campo del centrosinistra e sostenere Enzo Salera almeno al ballottaggio.

Anche per questo motivo aveva chiesto la tessera del Pd: che a norma di Statuto gli è stata però negata in quanto si è candidato contro il Partito. Anzi, a dire il vero, alla fine è stato Fardelli a ritirare la disponibilità a tesserarsi. Così come ha fatto Jole Falese. (Leggi qui La strategia in 3 mosse per salvare il Pd e Fardelli).

Il Fardelli terminator

LUCA FARDELLI

In questo primo anno di consiliatura in più di un’occasione Luca Fardelli è stato vicino alla maggioranza. Lui nega d’avere mai elemosinato posti: quel che è certo è che dopo aver preso parte ad alcune conferenze stampa con i consiglieri di opposizione Salvatore Fontana, Massimiliano Mignanelli e Peppino Petrarcone, ha poi preso le distanze dall’opposizione dura e pura.

Si è ritagliato uno spazio tutto suo: mai sopra le righe, quasi sempre una opposizione costruttiva. Fino a ieri. Quando ha diffuso un comunicato stampa con il quale ha disintegrato l’azione politica e amministrativa di Enzo Salera e dell’amministrazione da lui capitanata.

Rigenerazione urbana, multisala, piano del traffico, lavori al cimitero, Civitas mariae. Fardelli ha passato in rassegna le questioni più importanti del primo anno di consiliatura. Ed ha affondato i colpi. Derubricando i progetti del sindaco a proclami vuoti.

L’atto d’accusa

LUCA FARDELLI

Nell’ordine: «Da 15 mesi assisto al declino amministrativo del Comune di Cassino, confesso che non avevo grandi aspettative ma speravo almeno in un ritorno alla normalità. Quella semplice normalità che auspicai proprio nel primo Consiglio comunale. E invece ho assistito solo a scelte azzardate poi ritirate in un batter d’occhio: dalle questioni religiose alla barzelletta del concorso passando per la festa della birra si anzi no».

Secondo siluro: «Questioni rimaste misteriose come i nuovi loculi al cimitero o la riapertura del teatro Manzoni in attesa del faraonico multisala. Per non parlare della “rigenerazione urbana” che era prossima alla approvazione e fu già oggetto di un convegno nella sala Restagno, ma erano altri tempi!
Oppure la telenovela del Piano Urbano del Traffico che giace da anni in qualche cassetto e sarebbe invece uno strumento indispensabile per una corretta progettazione anche della annunciata pista ciclabile cittadina ed eviterebbe di fare prove, modifiche ed aggiustamenti con inevitabili disagi ai cittadini e commercianti
».

Quindi la bocciatura senza appello: «Siamo al paradossale declino della nostra città, una città che fino a qualche anno fa era “speciale”. Ora di speciale c’è solo altro. Proclami a non finire tagli di nastro in ogni dove, cerimonie per una manutenzione ordinaria assolutamente inefficace se fatta senza alcun piano di lavoro e una seria programmazione. Un’amministrazione che fa specie, altro che speciale!».

Lo scontro è politico

ENZO SALERA E ROMEO FIONDA

Un attacco frontale, senza fronzoli, elencando fatti e circostanze. Come mai? Perchè solo ora?

Da un punto di vista politico la sortita di Luca Fardelli assume un valore molto più importante di quello che possa sembrare. Perchè a parlare non è il leader del centrodestra. Ma un esponente del Pd – anche se pro tempore senza tessera – che rappresenta comunque un adeguato numero di voti e molti dei quali affidatigli da militanti ed iscritti dei democrat.

Con questa premessa appare difficile, in questo clima, che il Pd possa giungere ad un congresso unitario. Il sindaco Salera ha certamente i numeri dalla sua parte: in Consiglio e nel circolo. Anzi, in Consiglio, sembra ora aver trovato una sponda anche nella leghista Michelina Bevilacqua. Quindi può tranquillamente lasciare nel vuoto le parole di Fardelli.

Se invece Enzo Salera intende ritagliarsi una leadership forte dovrà, prima o poi, iniziare ad allacciare nuovamente i rapporti con quella parte del centrosinistra che oggi si sente esclusa. E che probabilmente ha spinto Fardelli a posizioni più nette nei confronti dell’amministrazione.

Con la sua invettiva si mette la parola fine alle vacanze.

Non solo Fardelli: il ripensamento di Peppino

Giuseppe Golini Petrarcone

Ora torna al centro la politica. E ognuno si riposiziona sullo scacchiere. Anche Petrarcone. Che ha rinnegato la proposta fatta nel 2017 per dare una corsia preferenziale ai disoccupati per scegliere gli scrutatori.

A tal proposito il consigliere Edilio Terranova rivela: «Tutti possono cambiare idea, è umano, ma è per me inaccettabile che dopo aver avuto elogi e ringraziamento sui giornali per l’adesione al progetto, poi in commissione non si presenta inviando il sostituto senza neanche averlo messo a conoscenza, secondo quanto asserito da quest’ultimo nella sede dell’ufficio elettorale, di quanto concordato. Nel momento in cui in sede di commissione elettorale avrebbe potuto e dovuto confermare e ratificare quanto fatto nel 2017 con la disponibilità di oggi, si fa sostituire dal… sostituto, non presentandosi in commissione, e smentendo poi solo al telefono a viva voce l’adesione al progetto».