È l’ora dei conti nel Pd. Mentre a destra si dividono

Scontro frontale nel Pd di Formia. Il confronto Bartolomeo - Magliozzi. Lezioni di Realpolitik. Astorre e Moscardelli alla finestra: pronti ad intervenire. Lo spettro di Gaeta 2012. Mentre a destra non si quaglia: Fazzone avanti con Taddeo

Il giovane ed il vecchio, l’irruenza e l’esperienza, l’innocenza e le cicatrici rimediate in anni di battaglie: l’unica cosa che unisce Sandro Bartolomeo per 4 volte sindaco di Formia) e Luca Magliozzi (Segretario cittadino del Pd) è che stanno nello stesso Partito. Ma le loro visioni della città e della politica sono opposte. L’incontro di venerdì sera è servito solo a confermarlo.

Se non troveranno una sintesi saranno altri a farlo per loro. Il Segretario Regionale e quello Provinciale non hanno intenzione di perdere una partita come quella che si sta per giocare a Formia: chiamata alle urne per eleggere il nuovo sindaco dopo il disastro della breve esperienza né di destra né di sinistra né grillina incarnata dalla professoressa Paola Villa caduta dopo tre anni di mandato.

La Safety Car del Pd

C’è voluta una simbolica safety car per far ripartire il dialogo interno al Partito Democratico di Formia. È stata necessaria dopo lo scontro avvenuto nei giorni scorsi: un impatto politico frontale e devastante. Innescato dalla presenza di Sandro Bartolomeo e del presidente del Pd cittadino Gennaro Ciaramella al vertice organizzato da Maurizio Costa nella sala delle riunioni della sua clinica Casa del Sole.

Amato La Mura, Sandro Bartolomeo e Maurizio Costa

L’imprenditore sanitario è l’ispiratore della civica Ripartiamo con Voi, cioè uno dei pilastri dell’amministrazione Villa; ma proprio quello che a settembre ha revocato alla sindaca il suo appoggio innescando così una crisi irreversibile culminata nel naufragio avvenuto a dicembre. (Leggi qui Formia, Paola Villa affonda: “Si va a casa con dignità”).

Non è stato un incontro di cortesia. Ma per verificare la possibilità di dare vita ad una coalizione trasversale: composta da candidati di specchiata moralità ed indiscussa esperienza a prescindere dalla collocazione politica. (Leggi qui).

A quel vertice non è stato invitato il Segretario del Pd di Formia Luca Magliozzi. Lo ha appreso da Alessioporcu.it e la reazione è stata immediata. Ha mandato a dire al quattro volte sindaco Bartolomeo che «non esistono parti di Partito Democratico, ma una unica comunità democratica al lavoro per costruire un progetto credibile per la città. Nessun accordo o tavolo è stato aperto con i Partiti di centrodestra né con la lista “Ripartiamo con Voi”, con la quale non ci sottrarremo al confronto sul tipo di città e progettualità che quella comunità politica vuole mettere in campo».

A pretendere un chiarimento a quel punto è stato Sandro Bartolomeo: venerdì sera il faccia a faccia all’interno della sezione cittadina dei Dem.

Realpolitik

In politica non esistono torti o ragioni, vie giuste o sbagliate: esistono opinioni diverse ed i migliori sono quelli che raggiungono la sintesi. Così Sandro Bartolomeo venerdì sera ha spiegato al segretario Luca Magliozzi la differenza tra ortodossia e realpolitik.

Sandro Bartolomeo

L’ortodossia è quello del Segretario Magliozzi. Punta ad individuare una candidatura a sindaco del Pd “la nostra ambizione. Vuole creare «un campo democratico largo e credibile che sia al contempo competitivo. Lo faremo nella chiarezza dei percorsi e nella massima condivisione delle scelte, con particolare attenzione alla sostenibilità dei programmi e della coalizione».

La realpolitik invece porta Sandro Bartolomeo a giudicare il progetto del Segretario come «prossimo al suicidio», con «non pochi motivi di debolezza e perplessità». Con crudo realismo l’ex sindaco ha messo sul tavolo la realtà dei fatti: «Il Pd al momento non è assolutamente in grado di vincere da solo le prossime elezioni». Al limite può contribuire a «proporre una piattaforma in grado di realizzare una visione complessiva di città».  E può farlo con l’apporto di altre personalità che, pur provenienti da «altri mondi e contesti politico-culturali diversi», possono garantire la necessaria affidabilità amministrativa e gestionale per «rimettere in moto Formia».

Fate la sintesi o la facciamo noi

Nel vocabolario del confronto però rischia di entrare anche un’altra parola: pragmatismo. È quello che minacciando i mettere in campo i vertici del Partito Democratico del Lazio e della provincia di Latina: il segretario regionale Bruno Astorre ed il provinciale Claudio Moscardelli.

Bruno Astorre (Foto: Alvaro Padilla / Imagoeconomica)

Non è propriamente gente di primo pelo. Sanno che al tempo delle chiacchiere deve seguire quello della sintesi. Ma se non dovesse avvenire “in tempi brevi” il Partito potrebbe intervenire per la scelta definitiva. Quale? Quella che ha permesso la nascita dell’esecutivo Draghi a Palazzo Chigi, quella che da anni governa la vicina Gaeta del sindaco Cosimino Mitrano (Forza Italia).

Si tratta di un film già visto. Proprio a Gaeta. Lì nel 2012 le divisioni nel Pd locale sono state risolte mettendo in cassaforte il logo del Partito ed ognuno è andato per fatti suoi mettendo in campo una civica. Com’è finita? La Dem Pina Rosato, eletta nella civica “Gaeta Democratica”, è diventata Presidente del Consiglio comunale ed ha dato vita ad un’amministrazione trasversale con il sindaco Mitrano. L’altra sensibilità Pd è all’opposizione. 

Oggi il remake sarebbe cosa ancora più semplice: basta scorrere l’elenco dei ministri in carica, leggere la loro provenienza politica.

Preavviso di congelamento dal Pd

I primi segnali sono già partiti. Sta al Segretario interpretarli nel modo corretto. Quali segnali? Luca Magliozzi sta incontrando tutti e nella sua agenda ha appuntato anche un possibile confronto con il fondatore di “Ripartiamo Insieme” Maurizio Costa. A suggerirglielo  sarebbe stato proprio l’ex sindaco Bartolomeo, consapevole che il Pd non altre soluzioni se «non vuole esercitare un mesto ruolo di partito testimonianza».

Paola Villa e Pasquale Di Gabriele. (Foto: Andrea De Meo)

Magliozzi ha avviato pure contatti con l’ex presidente del Consiglio comunale dell’amministrazione Villa, l’avvocato Pasquale Di Gabriele.

A questo punto gli è arrivato il segnale da Latina e Roma: in sintesi “Se dovessi optare per le scelte non riconosciute dal Partito puoi dimenticarti del simbolo del  Pd”. A qualcuno viene in mente Gaeta 2012?

Questa storia potrebbe ripetersi anche  nel prossimo voto amministrativo di Formia. Bartolomeo al suo Segretario ha lanciato un monito: «Non lasciamoci commissariare com’è avvenuto a Fondi e a Terracina. Un progetto trasversale posto al centro provocherebbe l’indebolimento del centrodestra tradizionale e la coalizione civica che non ha saputo governare il comune dal giugno 2018 allo scorso dicembre. Ci vuole soltanto coraggio e mi dispiace che i giovani, che dovrebbero essere loro stessi a trasmettermelo, siano ancora un po’ titubanti»

A destra non quagliano

Ad agevolare la dottrina Bartolomeo è anche quanto sta accadendo nelle file del centrodestra.

A distanza di una settimana è rimasta senza risposte la proposta pubblica di Fratelli d’Italia: proponeva di «concordare una riunione tra Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Formia ConTe (dell’Onorevole Gianfranco Conte) perché semplicemente perché ciascuno esprima  la propria posizione in maniera cristallina»

O almeno. Il portavoce comunale di Fdi Giovanni Valerio era stato così chiaro: «Contro le ‘ammucchiate’ – alludendo al coinvolgimento della Lega nel progetto trasversale con il Pd, Udc e Ripartiamo con voi  – è necessario uscire da ogni ambiguità e si inizi a lavorare per programmi condivisi e su una possibile individuazione di un candidato unitario».   

Gianluca Taddeo

L’appello pubblico di Valerio non ha avuto alcuna risposta anche se l’interessato afferma di aver trovato una convergenza verbale con il capogruppo consiliare di Forza Italia Eleonora Zangrillo. L’esponente azzurra però ha subordinato tutto ad un preliminare confronto interno con il segretario regionale Claudio Fazzone.

Se ne riparlerà non prima del prossimo fine settimana quando il Senatore di Fondi – come ha assicurato la Zangrillo – sarà a Formia per parlare con la base ed ufficializzare definitivamente la candidatura di bandiera di Gianluca Taddeo

E la Lega, che siede già ad un tavolo noto e discusso, quali iniziative politiche intende assumere nei confronti di Fdi? «Abbiamo letto la richiesta dell’avvocato Valerio – hanno tagliato corto i due consiglieri comunali del carroccio Antonio Di Rocco e Nicola Riccardellima sinceramente nessuno ci ha chiamato sinora».

Nell’era del 5G è un aspetto decisamente preoccupante. O almeno…