La scomunica per Gianluca sulla via politica di Sora

Come si legge l'incontro di Sora in Forza Italia. La scomunica latente per Gianluca Quadrini. Il patto per il centrodestra unito. Senza preclusione per il nome del sindaco. Purché sia unitario

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Sul filo del rasoio. Il futuro di Gianluca Quadrini all’interno di Forza Italia dipende solo da lui. Nessuno vuole metterlo alla porta. Ma rischia di finire ai margini: mettendosi da solo in un angolo del Partito, giocando da solo. È questo il messaggio che arriva da Sora con la visita fatta ieri dal senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale del Partito nel Lazio.

Chi comanda in Forza Italia

Claudio Fazzone e Rossella Chiusaroli

Non c’è bisogno di proclami, non c’è bisogno di punizioni. È sufficiente delineare la linea ufficiale del Partito. Che oggi in Ciociaria è quella di Claudio Fazzone. A Sora ci va per tenere a battesimo il nuovo Direttivo di Forza Italia targato Vittorio Di Carlo. È da lì che il Coordinatore Regionale ribadisce: il Partito sta all’opposizione dell’amministrazione in carica a Sora, il centrodestra sarà unito, il candidato sindaco lo sceglierà la coalizione.

Invece una settimana fa Gianluca Quadrini ha riunito le sue truppe sorane per una cena, annunciando la formazione di due liste, entrambe a sostegno del sindaco uscente Roberto De Donatis. Addirittura una delle due con il simbolo di Forza Italia. Entrambe in contrasto con la linea adottata dal direttivo cittadino. (leggi qui Quadrini rifà l’anarchico e arriva Fazzone a fare i conti) .

Non si sottrae Claudio Fazzone,  “Nel nostro partito si decide democraticamente e a maggioranza” il senso del discorso del Coordinatore. “Poi chi vuole far prevalere la propria linea pur essendo in minoranza deve farlo stando solo”. E spiega che “Quadrini è consigliere comunale ad Arpino e consigliere provinciale. È anche commissario di una Comunità montana in liquidazione. È libero di esprimere la propria posizione nei ruoli che gli competono. Perché i ruoli vanno rispettati”. E Quadrini non ha più un ruolo all’interno del Partito: da settimane lo ha sospeso dalla carica di vice coordinatore Regionale. Per tutte le altre questioni “ci sono i luoghi deputati a parlare”.

Se vuole lavorare, ben venga

Gianluca Quadrini. Foto © AG. IchnusaPapers

C’è chi gli chiede come mai allora Quadrini, l’anarchico di Forza Italia, non venga cacciato dal Partito. Claudio Fazzone spiega: “Stiamo ricostituendo tutti gli organi previsti dallo statuto del partito”. Lasciando intendere che da oggi in poi chi sbaglia paga.

È più esplicita Rossella Chiusaroli, sub commissario provinciale. Che rimarca come Quadrini non abbia mai rispettato i ruoli del sub commissari: “Se vuole lavorare con noi ben venga. Le porte sono aperte. Sia in entrata che in uscita”.

Non c’è astio nel Centro Marco Polo di Sora. Il motivo ufficiale dell’incontro è la presentazione del nuovo direttivo di Forza Italia a Sora, ricostruito dal commissario cittadino Vittorio Di Carlo. Ma la folla è venuta per assistere al rogo nel quale tutti sono sicuri che Quadrini l’eretico verrà bruciato.

La legna c’è. Nessuno accende il cerino. La tattica usata è quella dell’acqua e non del fuoco. Annacquare Quadrini, circondarlo di organi direttivi comunali che abbiano il potere decisionale rendendo inutile lui che ha scorrazzato in questi mesi di vuoto. Per questo in sala ci sono i dieci componenti del nuovo direttivo di Sora. Che Di Carlo si è già prefissato di estendere almeno a quindici. Assente per un impedimento la capogruppo consiliare Serena Petricca che ha portato il saluto tramite videochiamata e ha auspicato che “la giornata di oggi con la presentazione del direttivo rappresenta una nuova pagina politica per Sora”.

La scomunica latente

Il direttivo di Forza Italia a Sora

Ma non è acqua di rose quella che viene utilizzata. È acqua agitata, che rischia di trascinare a fondo nei suoi flutti.

La scomunica latente è nelle parole di Claudio Fazzone. Gianluca Quadrini ha detto che a Sora farà due liste. È un consigliere comunale, se ricordo bene di Arpino, fa il consigliere Provinciale e quindi dovrebbe rappresentare tutti gli altri consiglieri e comunità della provincia di Frosinone. Fa il commissario della Comunità montana in liquidazione. È una persona che lavora ma deve capire che la politica è altruista, non è egoistica, la politica si fa insieme e non da solo, la politica si fa per gli altri e non per se stessi. Poi per te stesso puoi raggiungere degli obiettivi che ti sei posto, attraverso la riconoscenza che ti danno gli altri per quello che hai messo in campo per le altre persone e per il territorio. Non viceversa”.

In pratica, Quadrini non ha un ruolo politico che legittimi ciò che sta facendo. C’è poi il tema del rispetto dei ruoli.

Gianluca non può parlare e non parla a nome di Forza Italia  quando parla di liste, quando pensa di fare riunioni in alcuni Comuni. Gianluca può parlare per conto di Forza Italia quando parla di problemi inerenti alla Provincia perché rappresenta Forza Italia in Provincia, quando parla di problemi inerenti al suo Comune dove è consigliere comunale, altre cose non competono a lui. Competono a tutti insieme, compreso lui se intende partecipare alle organizzazioni previste dallo statuto”.

I ruoli sono chiari “Io faccio il coordinatore regionale, la politica per me la rappresentano i coordinatori provinciali, in questo caso i commissari provinciali, e soprattutto le scelte le devono prendere i coordinatori locali”.

Scomunica de fatcto.

Le due liste          

Vittorio Di Carlo

Una via di salvezza per l’anima politica di Quadrini viene lasciata aperta. ben consapevoli che non la percorrerà.

Se Gianluca sta lavorando a formare due liste noi siamo contenti. Ma solo se queste liste saranno a sostegno delle liste di Forza Italia che farà il commissario e il direttivo cittadino insieme alla capogruppo consiliare. Che è l’unica rimasta a rappresentare Forza Italia“.

Quindi non ci sono equivoci. Serena Petricca è la voce del Partito. Se parla il mio presidente io non posso dire cose diverse. Le posso dire nella stanza: non condivido ma eseguo. Ma non posso dirlo fuori. Chi le dice fuori non fa un lavoro Per il partito. Chiunque esso sia”.

Non siamo l’arca di Noè

Giuseppe Patrizi

Fanno parte del coordinamento la capogruppo consiliare Serena Petricca, il commissario cittadino Vittorio Di Carlo, Tonino Di Vito, Silvio Tatangelo, Ettore Ciccodicola, Domenico Nardone, Enrico Saviozzi, Gabriella Zappacosta, Luigi De Vita, Ennio Bruni.

Poi anche Di Carlo ha detto la sua su Quadrini. Secondo lui quella di Quadrini “è un’azione di disturbo dentro Forza Italia. le scelte non arrivano da Latina. Non ho mai visto nulla calato dall’alto in questo Partito. Bisogna fare attenzione”. E mette in chiaro: “non siamo l’arca di Noè.

Evidente il riferimento a Floriana De Donatis e agli altri che stanno in maggioranza e che sarebbero dovuti entrare in FI secondo il disegno di Quadrini.

Un altro messaggio chiaro lo lancia Rossella Chiusaroli a proposito del sindaco uscente di Sora, Roberto De Donatis. “Ho parlato con loro – riferendosi al gruppo Forza Italia Sora Nessuno vuole portare il sindaco uscente. Siamo un po’ tutti sullo stesso pensiero, non vedo dove è il problema”.

Il tavolo del centrodestra

Massimiliano Bruni

Lo ha detto Chiusaroli e lo ha ribadito Fazzone al termine dell’incontro, parlando di nuovo del candidato sindaco: “Non abbiamo alcun nome. Era stato fissato un incontro con Ruspandini e Zicchieri. Non è questione di nomi. Devono trovare una sintesi i locali”. E la sub commissaria conferma.

All’uscita dopo la riunione i vertici di Forza Italia si sono incrociati con il leader sorano di Fratelli d’Italia Massimiliano Bruni. Che sembra passasse di lì per caso. “Abbiamo ribadito che il tavolo del centrodestra ci sarà. Lo convocheremo nei prossimi giorni” conferma Chiusaroli.

Insieme avrebbero anche telefonato al coordinatire regionale della Lega Francesco Zicchieri, appena dimesso dall’ospedale. (Leggi qui Zicchieri torna a casa: “Sono super operativo”).

Insomma, ormai i lavori per il progetto di centrodestra unito sembrano essere legati soltanto al quando. Il se non è più in dubbio.