Ma siamo sicuri che sindaci e dirigenti locali non hanno bisogno della balia-vip?

A Ceccano coalizione in crisi non appena Ruspandini lascia la carica di vicesindaco, a Cassino fa tutto D’Alessandro nel momento in cui Abbruzzese si distrae. Ad Anagni  Bassetta sarebbe al suo posto se De Angelis e Scalia se ne fossero occupati di più. Perfino a Frosinone...

Dipende sempre dai punti di vista. Per verificare se il bicchiere è effettivamente mezzo vuoto o mezzo pieno. Si parla spesso del fatto che nei Comuni le cose vanno male perché i leader dei vari Partiti sono troppi presenti ed ingombranti.

Ma se fosse vero il contrario, se cioè le cose andassero male perché i big si disinteressassero delle vicende locali?

 

Vale la pena ragionare su questo tipo di considerazione. Partendo dai casi della cronaca. Sarà un caso, ma da quando il senatore Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) non è più vicesindaco di Ceccano, nella maggioranza è successo di tutto e di più. Vicesindaci e assessori defenestrati e ripescati alla velocità della luce, numeri della coalizione che salivano e scendevano che nemmeno lo spread di questi giorni.

A Cassino la crisi si formalizza per un confronto durissimo tra il sindaco Carlo Maria D’Alessandro e un esponente della maggioranza. Da lì le dimissioni, l’Aventino che dura pochi giorni, i baci, gli abbracci e poi di nuovo i nervosismi. Magari se Mario Abbruzzese se ne fosse occupato realmente in prima persona le cose potevano andare diversamente.

Magari se ad Anagni Francesco De Angelis e Francesco Scalia fossero intervenuti per tempo, il sindaco Fausto Bassetta starebbe ancora al suo posto. Se a Frosinone i leader dei Democrat non si fossero sostanzialmente disimpegnati nell’ultima campagna elettorale, il risultato di Fabrizio Cristofari nel giugno 2017 poteva essere diverso.

 

Se alle ultime provinciali i parlamentari Massimo Ruspandini, Francesco Zicchieri, Francesca Gerardi e Gianfranco Rufa avessero indossato l’elmetto, il distacco sarebbe stato diverso. Così come se all’interno di Forza Italia i big si fossero parlati maggiormente.

 

Insomma, i fatti sembrano dire che i livelli locali hanno bisogno del sostegno politico dei leader delle rispettive coalizioni. E che vanno in crisi quando questi ultimi, in un modo o nell’altro, si disimpegnano.

Unica eccezione il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Lui i leader li tiene a distanza.