Il “paletto” pesante di Fantini ed il campo largo di De Angelis

Il segretario ufficializza la presentazione del simbolo alle provinciali: non si tratta di una novità di poco conto. E neppure scontata. Ma c’è pure l’obiettivo di vincere le comunali di Frosinone. L'appello bis di De Angelis per il campo largo

Ieri sera, in sede di direzione provinciale, il segretario del Pd Luca Fantini ha messo un paletto importante, ufficializzando che il Pd presenterà il proprio simbolo alle provinciali del 18 dicembre. E’ un segnale molto forte, considerando che poco più di un anno fa quello stesso simbolo non c’era alle comunali di Ceccano e che alle ultime amministrative a Sora il partito si è contato con una lista civica.

Inoltre, nessuno può dimenticare che alle provinciali del 2014 nei Democrat si consumò la frattura più grande degli ultimi tempi, quella tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia. Luca Fantini, con pazienza e determinazione, ha raggiunto un risultato importante, che rappresenta pure un punto di partenza per le comunali di Frosinone.

Alle Provinciali remeranno tutti nella stessa direzione: Francesco De Angelis, Mauro Buschini, Sara Battisti, Antonio Pompeo. Quattro sono i candidati che il Pd vorrebbe eleggere consiglieri provinciali: tre di Pensare Democratico (Enrico Pittiglio, Gino Ranaldi, Alessandro Mosticone), uno di Base Riformista (Antonella Di Pucchio).

Modello Sora per il capoluogo

Luca Fantini

Poi alle comunali di Frosinone si riparte con il modello Sora, rafforzato però dalla presenza del simbolo del Pd sulla scheda. Il modello Sora vuol dire l’apertura illimitata alle liste civiche, soprattutto quelle che affondano le loro radici nel centrodestra. Per un motivo semplice: i voti che le stesse civiche hanno già dimostrato di avere.

Questa impostazione sta provocando problemi con gli alleati come il Psi, ma il Partito Democratico intende andare avanti. (Leggi qui Comunali, il Pd rompe gli indugi: tavolo con civici, M5S e Partiti).

Ma perché il risultato di Frosinone è ritenuto così importante? Innanzitutto perché nel capoluogo ciociaro il centrosinistra ha sempre dovuto scalare delle montagne impervie per vincere. Essendo il centrodestra maggioritario. Il modello Marzi che richiama sempre Francesco De Angelis vuol dire proprio questo: sfilare al centrodestra liste civiche determinanti. (Leggi qui Il modello Marzi al quale guarda De Angelis).

Il bottino pieno

Salvini e Ottaviani

Ma c’è un altro motivo: a Frosinone nelle ultime due occasioni ha vinto e governato il centrodestra guidato dal sindaco Nicola Ottaviani, divenuto anche coordinatore provinciale della Lega. Vincere a Frosinone vorrebbe dire presentarsi in direzione regionale, al cospetto di Bruno Astorre e Nicola Zingaretti, con una vittoria pesantissima.  E dicendo che si è strappata una roccaforte al centrodestra.

Sicuramente la novità arriverebbe anche al segretario nazionale Enrico Letta. A quel punto il Pd provinciale potrebbe aumentare il proprio peso in vista delle politiche e delle regionali. Come ai tempi di Francesco Scalia presidente della Provincia e Domenico Marzi sindaco di Frosinone.

Il campo largo di De Angelis

È per questo che in mattinata è arrivato un nuovo intervento di Francesco De Angelis. Il leader della componente maggioritaria Pd Pensare Democratico aveva avviato il dibattito interno al centrosinistra nei giorni scorsi. Lo aveva fatto con un primo messaggio che aveva avuto il merito di risvegliare il rapporto con i Socialisti e le altre forze politiche del centrosinistra. (Leggi qui L’appello di Francesco: «Tutti insieme in una grande alleanza». E leggi la reazione qui Il centrosinistra risponde Si all’appello di De Angelis).

Francesco De Angelis

Un dibattito che si è rimesso in moto. Ma subito si è trovato di fronte ad un bivio: Socialisti, Articolo 1 e Azione che vogliono il primato della politica: prima un patto politico di centrosinistra e poi l’allargamento alle Civiche. Invece il Partito Democratico vuole un tavolo dove tutti siedano alla pari: Partiti e Civiche. È la strada indicata dai tre inutili mesi di trattative fatti a Sora con interlocutori che alla fine nemmeno avevano la forza per fare una lista anche se avevano un simbolo. (Leggi qui Comunali, il Pd rompe gli indugi: tavolo con civici, M5S e Partiti).

Per questo oggi De Angelis esorta: «Costruiamo tutti insieme una grande alleanza di centrosinistra. Ho già fatto questo appello a tutte le forze civiche e politiche che vi si riconoscono e oggi mi sento di ribadirlo. Lo faccio in primis perché è bene tenere a mente che il nostro avversario politico è e continua ad essere la destra. E lo è sui valori fondanti, quelli che ci appartengono e che sono alla base della nostra attività politica. Da sempre». 

L’asso che chiude la partita

Sardellitti, Marini, Schietroma

L’intervento di Francesco De Angelis è il sigillo con il quale dire che l’iniziativa del Segretario Luca Fantini e del presidente Stefania Martini di convocare i civici in un tavolo alla pari è avallata da lui. Che significa copertura totale dal Pd regionale e nazionale.

La nota è interamente condivisibile e mi piace in particolare ribadirne un passaggio. È necessario avviare un percorso alla ricerca della costruzione di un campo largo, inclusivo e che si ponga l’obiettivo di battere la destra a Frosinone e per farlo dobbiamo necessariamente partire da una serie di punti programmatici che condividiamo”. 

Il messaggio è per il Partito Socialista, per evitare che la temperatura salga ed arrivi al punto di tensione. «Un campo largo del centrosinistra non può non includere il Partito Socialista, come pure non può dimenticare tutte quelle forze civiche che sono parte integrante della società civile e che condividono con noi lo stesso percorso. Nessuno vuole sostituire nessuno, ma oggi è necessario poter contare su questo valore aggiunto». 

«Partiamo da qui. Rinnovandoci, anche con nuovi compagni di viaggio, ma tenendo bene a mente quali sono i nostri valori».