“Now all is well, dear Frosinone”: per ora va tutto bene. Per ora

Nell'ultimo Consiglio Comunale prima del "tutti al mare" ognuno ha fatto il suo lavoro: maggioranza ed opposizione. Con qualche dubbio

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Tutto secondo copione. E’ stata sufficiente poco più di un ora alla maggioranza del sindaco di Frosinone Mastrangeli, per portare a casa i due punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri. Nessun colpo di scena. Sia nell’outfit dei Consiglieri: non c’erano cravatte in aula ma al loro posto più di qualche ventaglio, utilizzato dalle signore Consigliere. Meno colpi di scena ancora nei toni del dibattito tra maggioranza e opposizione: piuttosto soft, forse anche troppo. E molto istituzionale.

Da registrare qualche assenza, sia nel centrodestra che nella minoranza. Ironia della sorte ha voluto che fossero in eguale misura su entrambe i fronti. Tra i Consiglieri del sindaco Mastrangeli non hanno risposto all’appello Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo/Lega). Poi Giovanni Bortone (Lega)  e Cristian Alviani (lista Ottaviani). Nota a margine: Cirillo e Bortone, sono 2 dei 4 o 5 consiglieri malpancisti che nelle settimane scorse hanno fatto mancare il loro voto al sindaco sullo strategico piano dei Rifiuti. Quelli che potrebbero dare luogo alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare nell’autunno prossimo. (Leggi qui: La strategia Mastrangeli: “Si vis pacem para bellum…”).

Le assenze bilanciate

L’opposizione

Non è dato sapere se l’assenza sia stata determinata da legittimi impedimenti o si sia trattata di una assenza strategica, per mandare un ulteriore segnale di insoddisfazione al sindaco.  Lo scopriremo solo vivendo, avrebbe cantato il grande Lucio Battisti.

Altrettante assenze si sono registrate anche tra i banchi dell’opposizione. I consiglieri Alessandra Mandarelli, (Lista Marzi) Armando Papetti (Lista Marzi) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Per loro, non c’è da dare interpretazioni politiche. Erano assenti. Punto.

Da registrare un post su Facebook, ad inizio di seduta, dell’assessore ai servizi sociali di Fdi Fabio Tagliaferri. Una sorta di spot non ancora elettorale: per le Europee si vota il prossimo anno. Il post propone la foto tra i banchi del Consiglio con inquadratura a beneficio del suo Gruppo consiliare: Savo-Carfagna-Crescenzi e Turriziani. Il tutto accompagnato dalla didascalia: “Chi sono? I 4 Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia che in modo coerente anche ad agosto, compatti, sono sempre lì a sostenere un’amministrazione che abbiamo scelto. E che vogliamo contribuire in modo proattivo a rendere sempre migliore per dare ai nostri concittadini le risposte che meritano. Grazie ragazzi“. Ipse dixit.

Come si deve interpretare? Una sorta di avviso ai naviganti e al sindaco, come a dire noi di FdI ci siamo. Se c’è qualcuno che nel centrodestra vuole mandare a casa Mastrangeli, citofonare altrove.  E semmai fosse Mastrangeli che vuole mandare a casa se stesso per ripresentarsi alle urne con una formula diversa, non potrà usare noi come pretesto.

Silenzio, sul bilancio parla Piacentini

La seduta si è aperta con l’illustrazione della delibera sugli equilibri di bilancio da parte dell’Assessore Adriano Piacentini. Il Ministro delle finanze della Giunta Mastrangeli ha spiegato che “Gli equilibri riguardano maggiori entrate con le quali sono state integrate risorse per alcuni settori. Il 50% circa 226 mila euro, andranno al fondo contenzioso come forma precauzionale. Poi 25 mila euro saranno destinate al parcheggio ex Frasca, 15 per manifestazioni varie, 15 per il vestiario dei vigili urbani, 25 per i giochi da destinare ai bambini

Durante il dibattito sugli equilibri di Bilancio sono intervenuti i Consiglieri Anselmo Pizzutelli, Vincenzo Iacovissi e Fabrizio Cristofari. Ed è emersa la volontà dell’amministrazione di mettere a pagamento la sosta per le auto all’interno del parcheggio dell’area ex Frasca. Quello attiguo alla stazione ferroviaria ed inaugurato appena un anno fa.

La necessità di far pagare gli utilizzatori nasce dall’esigenza di restituire ai pendolari il parcheggio: dopotutto era stato pensato per loro. Ma il Comune ha accertato che c’è chi ne approfitta e non sono le persone che devono prendere il treno la mattina per andare la lavoro. C’è chi lascia lì le auto per giorni interi limitando così i posti.

Il problema dei pendolari e la soluzione

Il dibattito è stato lungo ed articolato. Cosa è emerso. È chiaro che un simile provvedimento non potrà costituire un ulteriore aggravio per i tantissimi pendolari: sono già ampiamente vessati dal costo del biglietto ferroviario. Quotidianamente utilizzano il parcheggio ex Frasca per andare a Roma o Cassino, per lavoro o per studio. I pendolari potrebbero essere esentati dal pagamento: o esibendo l’abbonamento del treno o in subordine pagare una cifra simbolica. Mentre tutti quelli che intendono comunque utilizzare il parcheggio per la sosta normale potrebbero versare un importo al Comune, in ogni caso non eccessivamente oneroso.

In sostanza, questo è risultato da tutti gli interventi: di maggioranza e opposizione. Non voler “fare cassa”da parte del Comune su questo parcheggio, manifestata chiaramente anche dalle parole del sindaco Riccardo Mastrangeli.

La delibera è stata approvata con i 19 voti della maggioranza e 8 contrari della minoranza. Ieri ognuno ha fatto il suo.

In assise ognuno ha fatto il suo lavoro

Il dato politico che emerge dalla seduta è più di uno.

La maggioranza (quella presente in Aula) è stata compatta, senza nessun distinguo. Le assenze registrate sono tutte riconducibili al periodo estivo ed alle ferie già programmate, assicura Radio Fante la mitica radio che non esisteva ma che in ogni caserma faceva in modo che tutti i soldati di leva venissero a sapere ciò che dovevano conoscere ed anche un po’ di ciò che non dovevano. Questi significa che la maggioranza c’è, il punto di equilibrio trovato nelle settimane scorse dal sindaco Riccardo Mastrangeli tiene. E forse a renderlo più stabile sono state le mosse compiute in questi giorni quando ha fatto capire con chiarezza a tutti che altre maggioranze sono possibili.

Sul piano amministrativo, gli equilibri introdotti dall’assessore Adriano Piacentini si sono sostanziati in pochi ma significativi movimenti. Il più importante dei quali è l’irrobustimento del Fondo Contenziosi. Va a stabilizzare l’intera impalcatura ed a garantire maggiore stabilità al percorso amministrativo che porta all’uscita dal Piano di Rientro avviato dieci anni fa.

L’opposizione ha fatto l’opposizione. Gli interventi sono stati tutti di sostanza e non si è assistito ad un arrampicarsi sulle barricate per partito preso o preconcetto politico. Di eventuali soccorsi o azioni di responsabilità da parte di qualche gruppo consiliare verso la maggioranza, se ne riparlerà in autunno semmai dovesse risultare necessario.

Scuola elicotteri, missione disperata

Equipaggio del 72° Stormo elicotteri Frosinone

Si è passati poi alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno. Quello sulla mozione illustrata dal Consigliere Dino Iannarilli per il mantenimento della scuola di volo elicotteri a Frosinone. È in predicato di essere trasferita entro il 2025 a Viterbo. Circostanza peraltro ribadita il giorno del suo insediamento dal nuovo comandante del 72° stormo dell’Aeronautica militare, il colonnello Alessandro Fiorini. Quel giorno, a scanso di equivoci ha preso la parola anche il generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio, comandante delle scuole dell’Aeronautica Militare nella 3ª Regione Aerea con sede a Bari.

Il generale Frigerio ha detto che “Il trasferimento delle funzioni attualmente attestate sull’aeroporto di Frosinone è avviato. Si tratta di definire nel dettaglio un cronoprogramma che consenta di trasferire le funzioni ed il core business di questa base e cioè l’addestramento al volo su elicotteri, in maniera da garantire la continuità sulla prossima sede di Viterbo”.

Forse l’unico punto sul quale tentare di fare leva è proprio questo. Il generale ha messo in evidenza quanto sia fondamentale il concetto di continuità addestrativa: significa che la formazione dei piloti non può tardare nemmeno di una settimana. E infatti ha aggiunto “Quando sarà verificata la possibilità di un trasferimento a Viterbo senza soluzione di continuità si avvieranno tutte le procedure per farlo. Ci attendiamo che entro il biennio si avvierà questo trasferimento da Frosinone“.

Strategia comune

Angelo Pizzutelli

Durante il dibattito tra maggioranza e minoranza ci sono stati gli interventi dei Consiglieri Angelo Pizzutelli, Domenico Marzi, Mauro Vicano, Vincenzo Iacovissi e Anselmo Pizzutelli. È stata chiara la comune volontà di mettere in campo ogni possibile strategia. Anche attraverso il coinvolgimento delle competenti commissioni parlamentari, puntando sul fatto che oggi a palazzo Chigi ed alla Difesa ci siano interlocutori dalle posizioni politiche diametralmente opposte a quelle di chi prese la decisione del trasferimento.

Il problema è che il trasferimento della Scuola Volo Elicotteri non è tanto una scelta politica. Ma economica. Di economia militare. Il progetto è quello di accorpare le Scuole Volo dell’aviazione leggera Esercito e dell’Aeronautica Militare. Perché? Formano entrambe piloti di elicotteri ma se la formazione diventa una e centrale c’è un modello unificato e razionale per tutte le Forze Armate. Ed un contenimento della spesa.

Per contro, il prezzo di questo risparmio finirebbe sulle spalle dell’economia di Frosinone. All’aeroporto Girolamo Moscardini infatti lavorano 700 militari e 100 civili, che comunque gravitano sul capoluogo. Senza contare i 1000 dipendenti della fabbrica Leonardo. Un colosso che in caso di dismissione dell’area potrebbe perdere l’attuale interesse su Frosinone, qualora fosse chiusa la torre di controllo del 72° Stormo.

“S’è fatta ‘na certa”: per ora tutti al mare

In ogni caso, sarebbe estremamente difficile ipotizzare un Piano B: altre finalità di utilizzo del sedime aeroportuale, (parco fotovoltaico?). Questo perché l’area rimarrebbe di proprietà dell’Enac, l’Ente Nazionale Aviazione Civile.

Circostanza emersa chiaramente durante tutti gli interventi in aula, e certificata dal sindaco Riccardo Mastrangeli, nella sua chiosa conclusiva.

La mozione è stata votata da tutti i consiglieri, maggioranza e opposizione, con 26 voti e come auspicato alla vigilia.

Da oggi, spazio alla canzone di Gabriella Ferri “tutti ar mare”… a mostrare le terga pallide. Per eventuali futuri nuovi scenari politici e amministrativi nel Capoluogo ci sarà tempo.