Pizzutelli e la chat rovente (e non per il caldo) al Comune di Frosinone

Mario Abbruzzese pubblica una foto del presidente Asp alla serata di Pasquale Ciacciarelli e si scatena il putiferio su "L'Iscariota" accusato di avere tradito il centrodestra. E di volersi riavvicinare

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Galeotto fu il post di Mario Abbruzzese su uno dei suoi profili social. Un post, in astratto, del tutto normale. Documentava con abbondanza di foto lo straordinario bagno di folla presente ieri alla tenuta Corte Guadicciolo a Castrocielo. Lì si è tenuta la serata estiva organizzata dall’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli e dallo stesso ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio.

È una tradizione che risale ai tempi di Forza Italia: riuniscono la componente due volte l’anno, una in estate ed una in inverno; per fare il punto, aggiornare tutti, ma soprattutto fare squadra. Incontro politico e conviviale, aperto ad amministratori, elettori ed anche amici. Della Lega, ma non solo.

La festa di mezza estate con Salvini in video

Il personale di cucina che ha preparato la pasta e gli affettatori di porchetta giurano che le porzioni servite quest’anno sono state 1.200. Perché lo scorso anno a 900 piatti serviti c’era stato qualcuno rimasto a digiuno.

Collegamento di Matteo Salvini da remoto spiegato come il modello Frosinone sia vincente e da esportare, viste le percentuali della Lega. Forse, più che le percentuali a pesare sono i numeri assoluti: perché alle Regionali di febbraio Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese hanno portato alle urne non meno di 14.030 elettori; tanti hanno scritto il nome ‘Ciacciarelli‘ sulla scheda. In totale hanno votato i candidati ciociari della Lega in 22.058 e cioè il 12,31%. E allora?

Allora in provincia di Latina hanno votato meno persone: 21.480 ma siccome comanda la percentuale e lì è stata 12,71% in Consiglio regionale c’è entrato il pontino Angelo Tripodi. E Ciacciarelli è stato accontentato con un assessorato.

Rocca per lettera come il Papa

Matteo Salvini non si rende conto della gaffe o forse nemmeno lo sa cosa è accaduto nel sud del Lazio. Parla dallo schermo e rassicura il pubblico in visibilio. Assicura che la Regione insieme al Governo centrale porterà nel Lazio molte infrastrutture e nuove programmazioni sul territorio. Potrebbe promettere anche di costruire l’Empire State Building: non sposterebbe un solo voto, sono preferenze cucite sulla pelle di Mario e Pasquale.

Francesco Rocca non è smart come Salvini. Il Governatore del Lazio è tipo più tradizionale. Così a Castrocielo non si fa nemmeno vedere ma manda una lettera. Manco fosse una benedizione papale” mormora qualcuno dai tavoli giudicando male quell’assenza. Come un non volerci mettere la faccia. “E poi con le lettere non ha una bella tradizione in Ciociaria”: l’ultima l’ha messa nelle mani del sindaco di Anagni promettendo la riapertura di reparti e servizi nell’ospedale; è andato pure a vedere i locali per sceglierli. Poi, finite le elezioni non s’è saputo più nulla.

Ci mettono la faccia invece il coordinatore provinciale fresco di riconferma Nicola Ottaviani che ormai a comparsate in tv rischia di superare pure Alessio Porcu. Ce la mette il deputato europeo Maria Veronica Rossi di Ferentino ed il consigliere comunale di Alatri Giuseppe Pizzuti. È intervenuto Ottaviani Mastrangeli maria veronica rossi , Pizzuti consigliere provinciale. A chiudere il dibattito è arrivato il Coordinatore regionale Davide Bordoni.

La foto “incriminata” e apriti cielo in Giunta

Pasquale Ciacciarelli con Mario Abbruzzese, sullo sfondo Gianfranco Pizzutelli con Riccardo Mastrangeli

C’era veramente tanta gente. Quindi dove sta il problema? Il problema sta in una delle foto pubblicate da Abbruzzese. Quella che immortala il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli spalla a spalla con Gianfranco Pizzutelli il presidente dell’Asp di Frosinone (l’Azienda dei Servizi alla Persona). Pizzutelli è il fondatore del movimento Polo Civico ed è stato fedele alleato del centrodestra di Nicola Ottaviani quando era sindaco di Frosinone. Al termine dei due mandati, Gianfranco Pizzutelli ha posizionato il suo Polo Civico sul progetto di centrosinistra che schierava l’avvocato Domenico Marzi contro Riccardo Mastrangeli.

La foto incriminata è stata subito rilanciata sulla chat degli assessori della Giunta comunale di Frosinone. Ed immediatamente dopo sull’altra chat: quella dei consiglieri di maggioranza. E li si è scatenato il putiferio. Di commenti ed apprezzamenti. Non proprio lusinghieri. Tra quelli ripetibili: “Riecco l’iscariota!”; oppure “Toh chi si rivede…..l’affamato”. Senza appello chi giudica imperdonabile il cambio di fronte: “Infame”.

A scatenare il livore è la scomoda evidenza che l’incarico di presidente dell’Asp è stato conferito a Pizzutelli da Nicola Zingaretti. Questo quando era Governatore del Lazio a guida centrosinistra. Ed allorquando il gruppo politico di Pizzutelli, il Polo Civico, sosteneva la maggioranza di centrodestra al Comune di Frosinone, guidata da Nicola Ottaviani.

“Se Riccardo lo fa rientrare usciamo noi”

Gianfranco Pizzutelli

Oggi Polo Civico con i suoi due consiglieri Comunali Claudio Caparrelli e Francesca Campagiorni, siede tra i banchi dell’opposizione.

Dopo i commenti al veleno su whatsapp si è passati al giro di telefonate. Chiamate tra gli stessi assessori e Consiglieri comunali. Il tutto con i telefoni bollenti, non solo per alte temperature di questi giorni. Tanto che le principali compagnie telefoniche stanno registrando in queste ore picchi inspiegabili per il periodo, manco fossimo a Natale o a Pasqua per gli auguri. Sono picchi di conversazioni telefoniche a Frosinone città.

Ecco alcuni dialoghi: “Se Riccardo (Mastrangeli) lo fa rientrare (Pizzutelli ed il suo gruppo) usciamo noi. E ancora: “Si sta facendo rivedere alle manifestazioni del centrodestra perché adesso gli serve un altro incarico, stavolta da Rocca dopo Zingaretti. Oppure: “Riccardo si levasse dalla testa l’idea di far entrare in maggioranza qualcuno dell’opposizione, se questi (i consiglieri malpancisti?) continuano a scapocciare”.

Ed ancora, anche riferimenti, un po’ fuori contesto per la verità, a quanto accaduto l’altro giorno alla SAF. Questo dopo la nomina del presidente e del CdA, con invettive contro Forza Italia. Rea, secondo l’amministratore della maggioranza Mastrangeli al telefono con l’omologo interlocutore, di aver fatto accordi con Fratelli d’Italia e con il Partito Democratico. (Leggi qui: Cosa c’è dietro alle nomine della Saf e come si leggono nei partiti).

Lo scatto con il sindaco Mastrangeli

Il post di Fabio Tagliaferri

Sullo stesso tema, bisogna anche registrare un singolare episodio, verificatosi, anche questo sui social.

L’assessore Fabio Tagliaferri sulla chat della giunta ha osservato uno strano, quanto forse imbarazzato silenzio. Eppure è stato lui con il suo Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a garantire la maggioranza al sindaco Riccardo Mastrangeli quando otto voti gli sono venuti a mancare all’ultimo momnetno su una delibera determinante. Perché questa volta non ha parlato? Perché non ha svolto sulla chat il ruolo di guardia pretoriana del sindaco? (Leggi qui: E il sindaco finì ostaggio della sua maggioranza).

Pare che ci sia rimasto male. Di cosa? Nella giornata di venerdì aveva pubblicato su Facebook una foto che lo ritrae con l’assessore Angelo Retrosi all’avvio del cantiere dei Piloni al centro storico. Post ironizzato da Tagliaferri con i fedelissimi, sul fatto che sullo stesso cantiere, in passato, campeggiasse il cartello di una nota agenzia immobiliare del capoluogo. Cioè quella di Gianfranco Pizzutelli. Un modo per dire: quando c’era lui in giunta quell’area era buona solo per appenderci stancamente un cartello pubblicitario. Ora, senza Ottaviani ma con Mastrangeli (e Retrosi) il cantiere dei Piloni è concreto.

La foto di Mastrangeli con Gianfranco Pizzutelli è stata interpretata da Fabio Tagliaferri come una risposta del sindaco al suo post.

Se il buon giorno si vede dal mattino, quello che sta accadendo in queste ore nella maggioranza Mastrangeli è un segnale. Segnale per il momento circoscritto alle sole comunicazioni telefoniche o via whatspp. È solo un piccolo anticipo di quello che potrebbe accadere, dopo l’estate se dovessero continuare le fibrillazioni dei consiglieri malpancisti.

Ed a quel punto, le temperature bollenti di questi giorni nel capoluogo, sarebbero veramente uno scherzo rispetto ai mesi di settembre ottobre, addirittura roventi. Altro che i 45 gradi previsti la prossima settimana.