Si fa presto a dire federazione. Di centrodestra

Se a livello nazionale la proposta (affascinante) non decolla e anzi appare perlomeno rimandata, sul piano locale non avrebbe molto senso. Non per Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini, ma neppure per la Lega di Claudio Durigon e Francesco Zicchieri. Per non parlare degli altri partiti. Ecco perché.

Se si dovesse andare, come sembra, ad una impostazione proporzionale della prossima legge elettorale, la Federazione di centrodestra avrebbe senso? Probabilmente no. Se invece dovesse rimanere il Rosatellum (misto tra maggioritario e proporzionale), allora il ragionamento cambierebbe prospettiva.

Ma intanto si sta delineando un quadro chiaro e d’altronde basta calare il ragionamento sul territorio per capire quelle che sono le difficoltà di un progetto comunque affascinante come quello di una federazione.

A chi conviene ed a chi no

Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna (Foto: Roberto Monaldo / Imagoeconomica)

Il primo sostenitore di questo progetto è stato Silvio Berlusconi, che però non si aspettava (o invece sì?) il fuoco di sbarramento di Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e tanti altri.

Dicevamo del ragionamento su base locale. Oggi il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone, ma pure Daniele Natalia o Adriano Piacentini, avrebbero interesse politico ad una federazione? No. Perché gli “azzurri” che continuano a dover fare i conti con diverse fuoriuscite, verrebbero risucchiati in una federazione dove Lega e Fratelli d’Italia avrebbero le golden share. Difficile rivendicare perfino una candidatura a sindaco.

La freccia dei Fratelli

Giorgia Meloni ha messo immediatamente in chiaro la posizione di Fratelli d’Italia: “Non è una cosa che interessa noi”. E in effetti Fratelli d’Italia veleggia nei sondaggi. Mentre in provincia di Frosinone continua la campagna di adesione di tanti esponenti del centrodestra provenienti da altri Partiti. Il senatore Massimo Ruspandini sta portando avanti questa strategia. Che funziona.

Avrà il problema di definire le candidature che contano davvero, quelle a sindaco oppure al consiglio regionale. Ma oggi in Ciociaria Ruspandini non ha alcun interesse a costituire una federazione. Fratelli d’Italia anche in provincia di Frosinone non vede l’ora di mettere la freccia.

Claudio Durigon e Francesco Zicchieri

Discorso diverso per la Lega, ma a livello nazionale. Matteo Salvini intende arginare l’avanzata della Meloni. Ma poi nei territori è diverso. Perché Claudio Durigon e Francesco Zicchieri non avrebbero alcun tipo di vantaggio da una federazione calata sui territori delle province di Frosinone e di Latina. Entrambi sono impegnati a cercare di eleggere più sindaci e consiglieri comunali possibili del Carroccio.

Ci sono poi le formazioni minori, come Coraggio Italia di Giovanni Toti, rappresentata sul territorio da Mario Abbruzzese. Il quale, da democristiano non pentito, nel proporzionale si muove come nel cortile di caso. E infatti Coraggio Italia è contraria alla federazione.