Il passaggio di Alfredo Pallone in FdI altera gli equilibri nella maggioranza che governa Anagni. Ferretti potrebbe passare in maggioranza. E scavalcare Cardinali per un assessorato. Intanto Necci...,
La voce, bisogna confessarlo, era arrivata già qualche giorno fa. Ma se la cosa la conferma Alfredo Pallone, allora è davvero tutta un’altra cosa. Ed apre scenari interessanti.
Breve riassunto delle puntate precedenti. Ad Anagni, qualche giorno fa, scoppia il terremoto. Ovvero, si dimette dalla carica di consigliere comunale Daniele Tasca. (leggi qui Tasca si è dimesso dal Consiglio. Natalia è senza avversari) Non uno qualsiasi, visto che era stato, da candidato a sindaco della coalizione Anagni terra nostra, l’avversario principale di Daniele Natalia al ballottaggio che aveva laureato quest’ultimo primo cittadino nel giugno scorso.
Nella sua lettera di saluti, Tasca spiega così la sua decisione: “È difficile spiegare le ragioni che portano un uomo a lasciare un sogno per cui ha combattuto per mesi e mesi, per cui ha subito contrasti e umiliazioni nel proprio lavoro ed è stato messo in discussione perfino nell’ambito professionale, solo per un diverso colore politico o per non essersi assoggettato al potere predominante”.
Parole chiare, che accreditano una voce che in città si era sparsa da tempo; da dirigente alla Regione, Tasca avrebbe ricevuto, nel tempo, diverse “sollecitazioni” da chi comanda per abbandonare la sua poltrona da capogruppo di opposizione.
Una voce, come si diceva. Legittimata però da un nome pesante: quello di Alfredo Pallone, già parlamentare Ue e già Coordinatore regionale del PdL nel Lazio. Che qualche giorno fa ha confermato di fatto il quadro, facendo una domanda alla quale sarebbe interessante avere una risposta; “chi ha minacciato il dottor Tasca? Chi gli stava spezzando il ramo? Chi lo ha costretto a volare via dal Consiglio?”. (leggi qui «Cari Fratelli, Alfredo Pallone è con voi…»). Chiarendo, caso mai ce ne fosse bisogno che “Tasca non era condizionabile”. Mentre il neo consigliere Antonio Necci “non ha votato il Bilancio, facendo un regalo appena entrato in Consiglio”.
Dunque, la manovra a tenaglia contro Tasca avrebbe avuto uno scopo; quello di far uscire dalla minoranza un personaggio poco condizionabile, per favorire l’ingresso di un consigliere più collaborativo. Ed infatti, a varcare la soglia del Palazzo è Antonio Necci. Fautore, è lecito attendersi, visto il suo primo atto (l’uscita dalla sala al momento del voto sul Bilancio), di un’opposizione più morbida.
Uno scenario a cui va aggiunto un altro dettaglio; in città gira voce di un incontro che il neo consigliere provinciale Gianluigi Ferretti avrebbe chiesto proprio con il neo entrato in consiglio comunale Antonio Necci. Magari si tratta di una prassi. Ma non si può non ricordare che il mentore di Ferretti, Alfredo Pallone, ha appena annunciato, di fatto, il suo passaggio a Fratelli d’Italia. (leggi qui I Fratelli d’Italia attendono l’atterraggio di Alfredo Pallone con Ruspandini).
Ne consegue che diventa obiettivamente meno credibile l’affermazione di Ferretti circa la sua indisponibilità riguardo un suo ingresso in maggioranza comunale. Certe affermazioni non le puoi fare se il tuo referente decide di entrare in un Partito. E se quel Partito, ad Anagni, è in maggioranza. Anzi, è uno dei cardini di quella maggioranza. Quindi, diventa più plausibile l’ingresso in maggioranza di Ferretti. E, a questo punto, anche dello stesso Necci. Ne consegue che, per concludere il ragionamento, anche l’incontro tra Necci e Ferretti diventa leggibile in un’ottica di futura collaborazione.
Collaborazione da cui è anche lecito attendersi, in caso di buon fine, un aumento del già consistente ruolo di Fdi in maggioranza ad Anagni. Che potrebbe preludere ad un rimpasto di giunta, con l’ingresso di un nuovo esponente dei meloniani al governo cittadino. Il nome che da tempo reclama è quello di Alessandro Cardinali, appena uscito bello (va beh, si fa per dire..) e trionfante da una lunga vicenda giudiziaria. Cosa che consentirebbe di riempire finalmente la casella dell’assessore ai Lavori Pubblici lasciata libera nei mesi scorsi da Simone Pace. Anche per evitare disguidi come quello di pubblicare (è successo ieri) una delibera sull’albo on line in cui, alla data del 18 aprile, figura ancora il nome di Simone Pace.
C’è un ‘però…‘. L’ingresso di Alfredo Pallone quanto altera i precedenti equilibri? Quanto pesa ora Alessandro Cardinali? Un intervento di Pallone sul suo nuovo Partito sarebbe in grado di scavalcare Cardinali? La risposta è sì. Lo farà? La risposta è: non si sa.
E la minoranza? Mentre Sandra Tagliaboschi ricarica le pile a Venezia, sembra ci siano in corso contatti consistenti tra Fernando Fioramonti e Nello Di Giulio. Dopo la rottura insanabile tra il consigliere dei 5 Stelle ed il meet up cittadino, il veterinario-politico è alla ricerca di sponde per lavorare. Sponde che vorrebbe cercare a sinistra, ma ovviamente non nel paludato Pd dei Tagliaboschi. Resta la pista civica. Ovvero, quella di Di Giulio.
Se va avanti così, quella di Natalia , più che un’amministrazione, rischia di diventare un plebiscito.