“Guaglio’ ccà nisciun è fesso”

I Partiti in crisi di consensi corteggiano in maniera spietata le liste civiche, anche per le ormai prossime elezioni provinciali. Ma queste formazioni stavolta non si limiteranno a fare da gregari, cercheranno invece di “piazzare” propri esponenti

Sono cortegiatissime, invitate ai tavoli politici del centrosinistra, del centrodestra, attenzionate dalla Lega e da Fratelli d’Italia, guardate ora con un certo interesse perfino dal Movimento Cinque Stelle. Non solo: i sindaci e i consiglieri comunali delle liste civiche vengono tenuti in grande considerazione per l’esito delle provinciali, sia per quanto riguarda l’elezione del presidente il prossimo 31 ottobre, sia per il rinnovo dei consiglieri previsto a gennaio.

Stavolta però non si accontenteranno di partecipare “prestando” loro esponenti ai Partiti oppure votando amministratori del Pd, di Forza Italia, della Lega o di altre forze politiche.

No, stavolta candideranno propri esponenti al ruolo di consigliere provinciale e lo diranno chiaramente anche ai leader dei partiti.

 

Polo, Cuori e Centrodestra

Il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli e Cuori Italiani di Carmine Tucci saranno presenti all’incontro di giovedì del centrodestra. E questo tema lo affronteranno, senza lasciarsi “sviare” dal fatto che intanto per il candidato alla presidenza basterà votare l’uno o l’altro.

Patti chiari, amicizia lunga. Anche la Lista Ottaviani stavolta non andrà a rimorchio di Forza Italia, a meno di clamorosi colpi di scena. Inoltre, tutti coloro che si stanno già ponendo il problema del dopo Ottaviani quando scadrà il secondo mandato del sindaco, si stanno preparando nell’ambito di una caratterizzazione civica.

 

Sull’altra sponda… idem

Stesso discorso nel Centrosinistra, anzi se possibile perfino più marcato. Perché con le attuali percentuali attribuite al Partito Democratico dai sondaggi, è complicato pensare a coalizioni che non guardino alla galassia sterminata delle liste civiche.

C’è però un altro elemento da considerare. Più ci si avvicina alle elezioni europee del 2019 (vero bivio della politica continentale), più la distinzione appare tra sovranisti ed europeisti. I concetti di destra e sinistra stanno scemando.

Ecco perché a livello territoriale le civiche hanno un peso specifico. Attenzione però: se c’è una cosa che le liste civiche possono fare con una certa facilità, è quella di smarcarsi da uno schieramento in pochi secondi.

Lasciando i Partiti ancora più soli e marginali.