Nè insieme né appassionatamente, la destra divisa di Cassino

Divisi alle urne, divisi in Aula. E senza una strategia comune. Il Centrodestra di Cassino è ancora in alto mare dopo la sconfitta alle scorse Comunali. Un segnale tenta di darlo FdI con l'evento che vedrà l'onorevole procaccini domani in città. Mentre la Lega discute a tavola dei futuri assetti

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

A distanza di sette mesi dalla sconfitta elettorale il centrodestra di Cassino ancora non riesce a riorganizzarsi. Mentre nel Paese monta l’onda sovranista delle destre, in città Lega e Fratelli d’Italia sono pressochè irrilevanti. La situazione è talmente seria che il Carroccio ne ha discusso la settimana scorsa durante una cena riservata alla quale hanno preso parte il coordinatore del Lazio Francesco Zicchieri ed il coordinatore provinciale Francesca Gerardi. (Leggi qui Dalla cena leghista alla chat di maggioranza).

Fratelli d’Italia

I Fratelli d’Italia di Cassino

Il Partito di Giorgia Meloni non è riusciuto ad eleggere neanche un consigliere comunale. La portavoce Angela Abbatecola e il vice segretario provinciale Gabriele Picano non riescono a fare squadra. Anche perchè provengono da due culture politiche diverse: profondamente di destra la prima, ha dovuto accettare suo malgrado l’ingresso in squadra di Gabriele Picano che nel 2016 aveva sostenuto la compagine di sinistra dell’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone e per molti anni ha militato in Forza Italia, ovvero in un centrodestra moderato.

Li accomuna lo sforzo con cui tentano di mettere in evidenza FdI: entrambi sempre alla ricerca di visibilità. In lotta tra di loro solo per avere maggiori presenze sui giornali. O più semplicemente per oscurarsi l’uno con l’altro. Qualcuno lo scambia per narcisismo personale.

Il Partito sa di dover mandare segnali alla città. Prova a farlo con un evento di dimensione provinciale. Infatti venerdì prossimo alle ore 15.30, nella Sala Restagno del Comune di Cassino,  arriverà l’onorevole Nicola Procaccini, ex sindaco di Terracina, da alcuni mesi europarlamentare eletto nelle file di Fratelli d’Italia. Presenterà il progetto denominato Strade d’Europa, relazionando sulle opportunità e sulle risorse che l’Unione Europea mette a disposizione per il territorio degli Stati membri. Saranno presenti anche il senatore Massimo Ruspandini ed il presidente del consiglio provinciale Daniele Maura.

Nicola Procaccini

A latere dell’evento, si discuterà invece di come far ripartire il Partito in città. Anche alla luce dei rapporti instaurati tra il senatore Massimo Ruspandini con i deputati della Lega Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi. Tutto il contrario di ciò che accade a Cassino dove FdI non riesce a far fronte comune con la Lega per rafforzare la destra.

Abbatecola già durante la campagna elettorale delle amministrative non aveva in grande considerazione i “cugini” del Carroccio. All’esito del voto ancor di più. Anche perchè i due “leghisti per caso” che siedono in Consiglio, Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua, non sono certo animati dallo spirito “sovranista”. Tra le altre cose sono divisi al loro interno: a stento si salutano, quando non litigano. (leggi qui Il boomerang dei parcheggi a pagamento).

La destra moderata

In frantumi anche la destra moderata, quella di Forza Italia e dei civici, per intenderci. Il progetto “Liberi e forti” dell’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro non decolla. (leggi qui Il morso di Leone su Mario Abbruzzese: “È finito”)

Lo aveva lanciato poco prima di Natale insieme agli ex consiglieri Carmine Di Mambro, Gianrico Langiano, Rosario Franchitto, Angelo Panaccione e agli ex assessori Aurora Rijtano, Emanuele Dell’Omo e Benedetto Leone. “Vogliamo iniziare un nuovo percorso e una nuova stagione politica. Vogliamo ripartire dalla nostra libertà di metterci in gioco per un interesse comune in contrapposizione a questo modo di fare politica basata sull’odio e sulla denigrazione dell’avversario. Vogliamo costruire un laboratorio civico aperto che sappia parlare ai giovani” recitava il manifesto fondativo.

Liberi e Forti

Ma ad oggi, a distanza di due mesi, restano solo gli auspici. Anche perchè il primo a prendere le distanze è stato Benedetto Leone.

Se Carlo non capisce che non ha alcun senso continuare ad attaccare tutti giorni Salera se prima non riorganizziamo il nostro campo e non ci interroghiamo sulla portata della sconfitta non andiamo da nessuna parte” aveva messo in guardia Benedetto Leone dopo qualche giorno dalla benedizione del nuovo soggetto politico.

Mario Abbruzzese

Mario Abbruzzese ha capito però di aver perso il controllo dei suoi, anche per questo non lascia più il suo scranno in Consiglio comunale a Carmine Di Mambro: su di lui non avrebbe alcun controllo.

Così come non riesce a controllare l’indomabile Franco Evangelista che chiamato in causa più volte per un possibile passaggio in maggioranza spiega: “Io non ho avanzato alcuna proposta. Il contatto con il sindaco Salera c’è stato prima del voto, poi come noto l’accordo non è stato trovato. Adesso Salera ha vinto le elezioni e ha l’onore e l’onere di governare. Io posso promettere il mio voto a lui tra 5 anni se in questa consiliatura farà il bene della città. Ma finora – parafrasando il consigliere Rosario Iemma – noto che questa amministrazione sta lasciando la città di Cassino a pane e acqua, mica solo l’opposizione“.