Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 14 dicembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 13 dicembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ore scorse e cosa ci attende in questa giornata di martedì

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 13 dicembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ore scorse e cosa ci attende in questa giornata di martedì

TOP

ENRICO COPPOTELLI

Enrico Coppotelli

Il segretario della Cisl Lazio è uno dei pochissimi ad essere costantemente attento e concentrato su quello che succede nel territorio. Della provincia di Frosinone e del Lazio. Sul versante sindacale e non solo. Per esempio è stato l’unico a intervenire per analizzare la situazione descritta dall’indagine de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita. (Leggi qui Qualità della Vita: la Ciociaria scivola a Sud).

Le province di Latina e Frosinone sostanzialmente sono state risucchiate dai numeri e dalle problematiche del Mezzogiorno. Quelle di Rieti e di Viterbo non vanno tanto meglio. Mentre Roma ha altri numeri e diverse prospettive.

Con lucidità e competenza Enrico Coppotelli ha messo in evidenza tutto questo: la crisi delle province del Basso Lazio e il gap che c’è tra Roma e le altre realtà regionali. Quindi per l’ennesima volta ha invitato enti e istituzioni del Lazio ad affrontare la situazione. A guardarla negli occhi.

Sempre sul pezzo.

ASTORRE-SALERA

Bruno Astorre ed Enzo Salera

Il sindaco di Cassino Enzo Salera ancora una volta ha confermato che nel cassinate le cose si fanno a modo suo. Non per prepotenza, ma per capacità di aver messo in piedi un modello vincente che può fare molto comodo al rilancio del Pd. Su base perfino provinciale.

Non  è un caso che al congresso fosse presente per esempio il segretario provinciale Luca Fantini. E non è un caso che ci fosse il senatore Bruno Astorre, segretario regionale dei Democrat. La sua partecipazione al congresso del circolo di Cassino è un’autentica eccezione. Pochi ricordano che Bruno Astorre diede il via al modello Salera a Cassino, scendendo in campo personalmente. (Leggi qui A Cassino nasce il Pd targato Salera).

E i fatti gli hanno dato ragione, anche perché in quel momento il Pd era fortemente spaccato. Adesso invece è cambiato tutto e le provinciali possono rappresentare una ulteriore spinta per le ambizioni e le strategie di Enzo Salera. Il quale ha fatto capire a tutti i big locali del Partito Democratico che bisogna ascoltarlo, che a Cassino è necessario passare da lui. A Bruno Astorre è bastata la presenza per far capire che è così.

I pacificatori.

FLOP

SALA-CARFAGNA

Beppe Sala

Provocazione politica gratuita da parte del sindaco di Milano Beppe Sala, che ha detto: “Giusto criterio del 40% delle risorse al Sud ma se qualcuno non è in grado di garantire investimenti nei tempi corretti, noi ci siamo. Ci candidiamo, qualora ci siano realtà non in grado di garantire la possibilità di investire nei tempi corretti, a utilizzare i residui che ci saranno”.

Il ministro Vittorio Colao ha provato a far capire che non era il caso di fare e alimentare polemiche. Spiegando che “c’è il dovere di fare da locomotiva per gli altri”.

Ma la ministra per il sud Mara Carfagna ha voluto dire la sua. Affermando: “Il vincolo del 40% dei fondo Pnrr al sud è stato congegnato in modo che sia “impossibile” non spendere quei soldi nei tempi stabiliti e nei luoghi stabiliti. Vuol dire che non ci saranno “avanzi”.

Ma il ragionamento politico da fare è un altro: nel momento in cui l’Italia proroga lo stato di emergenza per la pandemia e si appresta all’elezione del presidente della Repubblica, si sentiva il bisogno di una polemica del genere da parte di due politici sicuramente di alto livello come Beppe Sala e Mara Carfagna? Sicuramente no.

Inopportuni.

FRUSONE-SEGNERI

All’interno del Movimento Cinque Stelle si stanno elaborando delle strategie precise, anche in previsione delle future candidature. Tenendo presente che ci saranno 345 seggi in meno in assoluto e che le percentuali dei pentastellati sono crollate rispetto al 4 marzo 2018. Ora siamo intorno al 15% indicato dai sondaggi. Non più al 33%.

In questo quadro il capo politico Giuseppe Conte si sta muovendo, cercando di capire quali sono i fedelissimi. Ma pure quali possono essere i deputati e i senatori più vicini ai big del calibro di Luigi Di Maio, Paola Taverna, Roberto Fico e altri. Ilaria Fontana, sottosegretario alla transizione ecologica, fa parte a pieno diritto di quelli che hanno sostenuto Giuseppe Conte dall’inizio.

Diverso il discorso per Luca Frusone ed Enrica Segneri. Il primo è al secondo mandato, ma il vincolo potrebbe essere eliminato proprio dai Cinque Stelle al loro interno. Entrambi, Frusone e Segneri, sono sempre stati considerati politicamente vicini al ministro Di Maio. Ultimamente però le cose sembrano cambiate. Tanti deputati dei Cinque Stelle hanno necessità di dare segnali politici forti a Conte o a Di Maio per provare a giocarsi una ricandidatura. Tra questi Luca Frusone ed Enrica Segneri.

Nel limbo.