In purezza: FdI sfratta Conte dai suoi progetti elettorali

Il direttivo formiano di FdI stoppa la fuga in avanti compiuta da Gianfranco Conte. Non lo appoggia nella sua corsa a sindaco, per ora: forse per sempre. Altolà alla Lega ed al suo progetto trasversale

Piacerà al grafico pubblicitario dell’onorevole Gianfranco Conte. La controversia politica di questi giorni lo costringe a rifare “ad horas” il rivestimento del point elettorale in via Vitruvio. Quello diventato il quartier generale del cinque volte deputato di Forza Italia, lanciato nella corsa per diventare sindaco di Formia. Dovrà rimuovere il simbolo di Fratelli d’Italia, almeno per ora: forse per sempre.

È l’indicazione scaturita dal Direttivo comunale di FdI. Mercoledì si è riunito d’urgenza dopo le pressioni ricevute dal coordinatore provinciale del Partito. Il senatore Nicola Calandrini aveva chiesto un confronto tra le due anime dei Fratelli d’Italia formiani. Anime che, in vista del voto amministrativo, avevano due differenti correnti pensiero. Una, pronta ad appoggiare la candidatura dell’ex parlamentare; un’altra per niente disposta a votarlo. (Leggi qui Direttivo urgente FdI: il point di Conte spacca i Fratelli).

Stop a Conte

Enrico Tiero tra i coordinatori di FI e Lega del Lazio

All’area favorevole appartiene il vice coordinatore regionale del Partito Enrico Tiero. Ai contrari è iscritto il presidente del circolo Gianni Carpinelli, orientato a sostenere, invece, la posizione del coordinatore provinciale Calandrini. Ossia? La candidatura si decide dal basso. La esprime il Circolo cittadino, il Provinciale la sostiene al tavolo Regionale chiamato a costruire l’unità con Lega e Forza Italia su tutte le piazze chiamate al voto in primavera: Latina, Formia, Cisterna, Minturno. È per questo che la fuga in avanti di Gianfranco Conte viene vissuta con fastidio.

Al Direttivo hanno preso parte tutti gli effettivi. Cioè il consigliere comunale e provinciale uscente Pasquale Cardillo Cupo, il portavoce Giovanni Valerio. Poi il suo vice Stefano Di Russo, il presidente Carpinelli, Stefano Zangrillo e Michele Nardella.

È passata la linea provinciale. Fratelli d’Italia di Formia non può rischiare di sfasciare la coalizione in tutta la provincia. «Al momento è prematuro individuare ed ufficializzare candidature. Però il direttivo ha ritenuto comunque utile ribadire in maniera netta un fatto. Che Fratelli d’Italia a Formia sarà certamente fautore di una concreta unione del centro destra».

Che possa essere coinvolto Gianfranco Conte non è dato sapere. Non dopo le resistenze sinora esternate dai vertici provinciali e regionali di Forza Italia e della Lega.

Identikit del sindaco vincente

Nicola Calandrini

Il direttivo ha deciso di avviare la stesura di «tante ipotesi programmatiche» da sottoporre agli altri alleati. E solo dopo di arrivare alla definizione, tutt’altro che facile, della candidatura a sindaco. Per il parlamentino comunale di Fratelli d’Italia il candidato a sindaco del centrodestra deve avere precise caratteristiche. Che lo sappiano rendere appettibile prima e vincente poi.

In sintesi FdI ha concordato sulla necessità di «valorizzare figure e risorse dotate di competenza ed esperienza. In grado di garantire alla città una pronta ed immediata ripresa».

Potrebbe essere un segnale politico a favore di Gianfranco Conte. Perché competenza ed esperienza sono stati sinora gli elementi caratterizzanti che la componente riconducibile ad Enrico Tiero ha sempre riconosciuto a Gianfranco Conte.

L’ex deputato azzurro ora naturalmente può continuare la sua campagna elettorale. Ma senza il simbolo di FdI che, almeno per il momento, deve rimuovere (e quanto prima) all’ingresso del point di via Vitruvio.

No a Conte e pure alla Lega ‘trasversale’

Un polemico “altolà” politico è stato dato poi alla Lega. Ai dirigenti locali del Partito di Giorgia Meloni non sono passati inosservati alcuni contatti avviati dai vertici del ‘carroccio’ formiano per dar vita ad un progetto elettorale trasversale. (Leggi qui Si al ‘progetto trasversale’ per una grande alleanza su Formia).

E’ quello dei “migliori”, dei “volontari per il bene del futuro di Formia”. Progetto che raggruppa i Costiani di “Ripartiamo con voi”, l’Udc. Poi alcuni fuoriusciti della prim’ora della maggioranza Villa. Fra loro il dimissionario coordinatore politico di Formia città in Comune Enrico D’Angelis. Infine ‘pezzi’ significativi del Pd dell’ex sindaco Sandro Bartolomeo.

Sandro Bartolomeo

La conclusione cui è giunta Fdi è una chiara volontà a non far parte di eventuali ‘ammucchiate’ elettorali. Simili alla maggioranza che potrebbe nascere a livello nazionale intorno al governo Draghi.

Il commento politico di FdI è acido, ha una chiara presa di posizione, una palese contrarietà rispetto ai diversi tentativi messi in campo dalla Lega. «FdI non parteciperà mai, e in nessun caso, a coalizioni che prevedano la partecipazione a liste-candidature espressione della sinistra. Sinistra che ha governato Formia negli ultimi anni, relegandola a fanalino di coda dell’intero comprensorio» è l’atto conclusivo di quella che appare essere un’autentica fatwa politica».

Chi si rivede: Di Gabriele

Mentre FdI è costretto ad interrompere il fidanzamento politico-elettorale con Gianfranco Conte, tornano a far parlare di sé alcuni esponenti di primo piano della maggioranza Villa. Esponenti che hanno guidato il comune di Formia negli ultimi 30 mesi. Sono parte del gruppo consiliare di Formia città in Comune. Cioè di una delle quattro originarie gambe della coalizione civica che aveva vinto le elezioni amministrative nel 2018.

E’ capitanata dall’ex presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele. Ex presidente che, durante la conclusiva fase della consiliatura, era rimasto in religioso silenzio. E senza mai pronunciare un verbo, né di dissenso tantomeno di appoggio, alla scelta del sindaco Paola Villa.

L’avvocato Di Gabriele ha l’ambizione di tornare in consiglio. E questa volta per essere “determinante”. Ha allestito un gruppo di cui fanno sicuramente parte gli ex consiglieri di maggioranza Fabio Papa, Marco Bianchini e Rosanna Berna. Forse anche l’ex assessore allo sviluppo economico e fondatore del progetto che ha portato la Villa le elezioni, Kristian Franzini.

Pasquale Di Gabriele, ex presidente del Consiglio Comunale di Formia

Scevra da condizionamenti partitici e di coalizione, questa ex componente della maggioranza ha cominciato a parlare con po’ con tutti. E così che giovedì sera è durato più del previsto l’incontro che si è svolto presso la sezione del Partito Democratico con una rappresentanza di “Formia città in comune”. Il segretario Dem Luca Magliozzi ed il presidente dell’assemblea Gennaro Ciaramella hanno ricevuto un elegantissimo avvocato Di Gabriele. Ma anche Bianchini e l’ala sinistra di questo gruppo, l’ex presidente della commissione servizi sociali del comune Rossana Berna.

Occupare la casella Marciano

Di Gabriele ha considerato questo un momento iniziale di un giro d’orizzonte. Giro che dovrà concludersi con una scelta conclusiva: dove collocarsi. E’ improbabile che “Formia città in comune” abbia la sufficiente forza elettorale per presentarsi in autonomia davanti all’elettorato formiano. Soprattutto dopo aver definito “improbabile” un ritorno sotto la gonna della professoressa Villa. Prof che, dopo un mese di quarantena politica, ha promosso un richiamo alle armi. Ma all’appello c’era solo quanto resta della sua polverizzata maggioranza, la lista “Un’altra città”.

Claudio Marciano

L’avvocato Di Gabriele ha un sogno nel cassetto. Cioè provare a candidarsi a sindaco ed il Pd, dopo la definitiva uscita di scena del capogruppo Claudio Marciano, sarebbe la scelta ideale. Ma i dem hanno avviato un dibattito interno per presentare un progetto trasversale che inglobi anche “pezzi” importanti del centro destra. In quest’ottica la stessa delegazione dei Democratici ha in agenda un incontro con Maurizio Costa, il fondatore della lista “Ripartiamo con voi” . Cioè con colui che ha dichiarato conclusa anzitempo la prima e tribolata esperienza amministrativa del sindaco Villa. Quando, modificando l’ordine degli addendi, la somma non cambia. Mai