Giunta zoppa e malumori, il team Villa resta in alto mare

Foto © Andrea De Meo

La crisi amministrativa di Formia ad un punto morto. Dopo le acrobazie numeriche di Di Gabriele sulle Commissioni resta il nodo assessori.

Nuove scintille per il sindaco di Formia Paola Villa. Vengono dalla sua ‘maggioranza‘. Preme perché venga ricomposto “quanto prima” il plenum della Giunta Municipale. La prossima potrebbe essere la settimana determinante per la nomina di tre assessori che stanno rendendo l’esecutivo formiano “azzoppato”. Lo è ormai dallo scorso mese di settembre: da quando i sono state le polemiche dimissioni degli assessori all’Urbanistica (Paola Mazza) prima, ai Lavori Pubblici (Pasqualino Forte) ed allo Sport (Alessandra Lardo) poi. (Leggi qui Ripartiamo… senza sindaco: la civica molla Paola Villa).

Paola Villa

Il primo cittadino è alle prese le con conseguenze sanitarie ed economiche dell’emergenza Covid 19. Fino ad oggi ha avuto il tempo per promuovere solo una serie di contatti. Che hanno coinvolto soltanto due delle quattro liste che l’hanno sostenuta alle amministrative di due anni fa, Sono “Formia città in comune” e “Un’altra città”.

Le altre due hanno fatto scelte diverse nelle ultime settimane. “Formia Viva”, benché non fosse presente in Giunta, è passata all’opposizione. “Ripartiamo con voi” è la lista che ha ritirato gli assessori Forte e Lardo. Ed ha deciso di garantire un sostegno dall’esterno. (Leggi qui “Ripartiamo” non stacca la spina a Villa. In consiglio la crisi va in stand by).

Il patron di “Ripartiamo con voi”, l’imprenditore della sanità privata Maurizio Costa, ha smentito seccamente un ritorno in Giunta. Questo dopo la proposta avanzata da ambienti vicinissimi al sindaco Villa: assegnare alla lista l’assessorato all’Urbanistica. Perché è una pedina importante? Perché la sua gestione era stata la causa delle dimissioni dell’assessore Mazza: cola dell’avvio delle rigenerazione urbana,

Costa dice no, Ciano in pole

Maurizio Costa

«Non se ne parla proprio – ha detto Costa -. Non vogliamo più avere responsabilità di governo. Il bene di Formia si può perseguire anche non facendo parte più della Giunta». Un niet che ha costretto il sindaco a moltiplicare gli sforzi per assegnare le deleghe avocate a sé ad interim. Settori che richiedono una gestione diretta ed autonoma.

Le bocche – su richiesta del sindaco di Formia – sono rimaste ermeticamente ben cucite. Anche in considerazione della delicatezza amministrativa che sta vivendo il comune. Un nome è circolato e non è la prima volta che avviene. E’ quello di Carla Ciano, ex consigliere comunale di Forza Italia. E’ cugina dell’avvocato Fabio Papa, esponente di primissimo piano di “Formia città in comune”. Che presiede anche la commissione consiliare ai Lavori Pubblici.

Non si scioglie il nodo commissioni

Carla Ciano

Il mancato rimpasto tene bloccato anche il rinnovo delle commissioni consiliari. Adempimento necessario dopo il passaggio all’opposizione degli consiglieri di maggioranza Antonio Capraro e Giovanni Costa. Per la terza volta la conferenza dei capigruppo non ha deciso nulla perché, semplicemente, non c’è l’accordo tra maggioranza e opposizioni. Su cosa? sulla nuova composizione numerica delle stesse commissioni. È andato di nuovo a vuoto il tentativo del presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele di raggiungere un accordo tra le parti. (Leggi qui “Giovà, ma tu con chi stai?” Le commissioni vanno in tilt).

La sua proposta prevedeva di rinnovare innanzitutto le Commissioni e solo dopo procedere al rimpasto in Giunta. Ma senza ritoccare tutte le Commissioni: solo quelle più importanti – Ambiente, Urbanistica, Lavori pubblici e Bilancio – attribuendo cinque posti alla maggioranza e quattro alle opposizioni. L’intento è quello di garantire la rappresentatività anche di quei consiglieri che autonomamente fanno gruppo unico.

Nelle altre, le Commissioni minori, portare il rapporto numerico da 5-3 a 4-3. La soluzione di Di Gabriele stava per convincere anche le minoranze. Ma è stata “stoppata” dai capigruppo della maggioranza presenti. “Garantiamo la rappresentanza di tutte le forze politiche ma non esageriamo”: è stata la contestazione.

Al punto che ha sbottato Gianluca Taddeo, vice capogruppo consiliare di Forza Italia. Uno sinora considerato molto collaborativo con l’amministrazione Villa. «La maggioranza se ne faccia una ragione – ha detto –. Ha perso due consiglieri comunali e complessivamente sei rappresentanze delle commissioni. Che per un discorso proporzionale spettano alle minoranze. Se ci hanno ‘regalato’ i consiglieri Capraro e Costa, la colpa non è nostra. O no?».

Di Gabriele fiuta l’aria e si smarca

Pasquale Di Gabriele, presidente del Consiglio Comunale di Formia

Il presidente d’aula Pasquale Di Gabriele per non esasperare le posizioni in campo ha chiesto ad una collaboratrice di chiudere il verbale con un “Ci vediamo ragazzi”.

Di Gabriele ha escluso che il mancato rinnovo delle Commissioni attenda la ricomposizione completa della Giunta. («Le due cose viaggiano su due binari differenti»). Formalizzando un auspicio con un chiaro destinatario, il sindaco Villa. «Se fossi stato io a decidere gli assessori li avrei già nominati da quel dì…».

Il presidente d’aula ha capito che il governo della città ha bisogno di una sterzata. Questo in considerazione dei numeri a rischio in maggioranza, del blocco delle commissioni e di una Giunta… a metà. Di Gabriele sinora ha gestito i rapporti con le minoranze, con le quali vanta complessivamente un buon feeling. Ma ha fatto intendere di essere il presidente del Consiglio comunale di Formia. E di non esercitare il ruolo di coordinatore politico della maggioranza, incarico che non esiste.

Intanto per la terza volta consecutiva nella conferenza dei capigruppo si è fatto attendere il rappresentante di “Ripartiamo con voi” Dario Colella. Un’assenza che comincia ad avere connotati politici. Avrebbe potuto delegare uno dei due colleghi di gruppo. Alla stessa stregua di quanto ha fatto Eleonora Zangrillo di Forza Italia con Taddeo. Connotati che potrebbero registrare importanti svolte nell’immediatezza.

Carpinelli ingoia il rospo di Conte

Pasquale Cardillo Cupo e Gianfranco Conte

Ha fatto il suo debutto di capogruppo invece Gianfranco Conte. Lo ha fatto dopo la nascita del gruppo consiliare frutto della “collaborazione” tra la sua lista, Formia con te, e Fratelli d’Italia.

La conferenza stampa di martedì scorso presso il Grande Albergo Miramare con l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo qualche mugugno l’ha provocato. Lo ha provocato nella base e ai vertici del circolo cittadino di FdI. Il suo presidente, Gianni Carpinelli, assente alla conferenza stampa dell’altra sera, non ha voluto polemizzare più del previsto. («Resta sempre e soltanto una collaborazione tra i due gruppi»). Tuttavia ha preannunciato che chiederà a Conte di attenersi ad alcune prescrizioni. (Leggi qui La strana coppia si presenta: i Fratelli sono molto scettici).

Perché Fratelli d’Italia «Non è l’ultimo dei Partiti di questo paese. Innanzitutto gli facciamo gli auguri perché assolverà al ruolo di capogruppo. Gli chiediamo di relazionarci sulle iniziative che assumerà la conferenza dei capigruppo. E sappiamo che dall’alto della sua esperienza e bravura assolverà al suo compito. Ci farebbe piacere poi se partecipasse, sempre in qualità di capogruppo, ad un alcuni incontri che FdI chiederà agli amici di Forza Italia, Lega e Udc. Per dar vita ad un coordinamento stabile. Il centro destra – ha concluso Carpinelli – è un valore che, in quanto tale, va rispettato, a prescindere dalle convenienze personali».