Il pontiere La Rocca per unire il centrodestra

Alberto La Rocca veste i panni del mediatore e lavora per ricucire lo strappo fra i Partiti del centrodestra a Sora in vista delle prossime Comunali 2021. Dopo Di Carlo e Iacobelli ha incontrato Bruni. Intanto anche Fazzone detta la linea: centrodestra unito e nessuna pregiudiziale per le persone.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Forza Italia imbocca la strada della diplomazia e si affida ad un costruttore di ponti per collegare azzurri, Lega e Fratelli d’Italia alle prossime elezioni comunali di Sora. Alberto La Rocca è tornato da Genova dove ha partecipato alla realizzazione della nuova viabilità dopo il crollo del ponte Morandi. E si è messo al lavoro per costruire il nuovo ponte politico per Sora.

Ha ricevuto la benedizione dal senatore Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia nel Lazio. Che gli ha fornito alcune coordinate topografiche precise: diverse da quelle sulle quali stava passando l’ex vice coordinatore regionale Gianluca Quadrini (ora sospeso) che intendeva appoggiare un De Donatis bis; diverse anche da quelle sulle quali sta passando il coordinatore cittadino Vittorio Di Carlo che intende appoggiare un polo anti De Donatis. Il passaggio prioritario indicato da Fazzone ad Alberto La Rocca si chiama schieramento unitario: a prescindere se sia con o senza De Donatis, pro o contro di lui.

La Rocca incontra Bruni

Massimiliano Bruni

L’incontro decisivo è avvenuto lunedì mattina. Ha messo in contatto il costruttore ed il leader di Fratelli d’Italia a Sora Massimiliano Bruni che è andato a fargli visita negli uffici della Delta Costruzioni. Entrambi negano che quell’incontro sia avvenuto: Bruni nega anche di fronte all’evidenza che si trovasse in quegli uffici, La Rocca dice “È passato per salutarmi ma purtroppo non c’ero”.

A Roma, nel quartier generale di Fratelli d’Italia dove hanno preteso di essere aggiornati ad ogni passo su Sora, la versione arrivata è diversa. A loro risulta che l’incontro ci sia stato ed abbia aperto una interessante via diplomatica.

Interessante perché fino a ieri Fratelli d’Italia era esclusa dallo schema concepito da Lega e Forza Italia (sponda Vittorio Di Carlo). A causa di una pregiudiziale: il prossimo schieramento non dovrà avere elementi che abbiano governato in questa maggioranza civica e Bruni ne è stato per quattro anni il responsabile dei Lavori Pubblici, ha condiviso ogni scelta con l’amministrazione, ne è stato una delle colonne. (leggi qui “Di Stefano candidato? Non lo escludo. Il nostro no è alla maggioranza attuale”).

Alberto La Rocca ha modificato il progetto. Ha spiegato che il suo (e di Fazzone) disegno parla di un progetto amministrativo.

La dottrina Fazzone

CLAUDIO FAZZONE

Il nuovo orizzonte tracciato dal coordinatore regionale prevede che non ci possano essere pregiudiziali sulle persone. E che, come non si può chiedere a chi è in opposizione di passare in maggioranza (come nel passato è stato proposto al capogruppo leghista Luca Di Stefano). Allo stesso modo non si può pretendere il contrario.

È un chiaro superamento della linea adottata fino ad oggi da Vittorio Di Carlo. Per accoglierli nel progetto, il coordinatore cittadino ha sempre preteso il passaggio all’opposizione sia dei consiglieri di Fratelli d’Italia, sia degli altri che avrebbero voluto aderire a Forza Italia.

Era un No a FdI mascherato da Si.

Con la nuova dottrina Fazzone – La Rocca tutto questo viene superato: c’è un progetto di centrodestra unitario, con la mission di ricostruire Sora lasciandosi alle spalle l’esperienza di Roberto De Donatis.

Bruni apre al tavolo

Alberto La Rocca e Vittorio Di Carlo

Nemmeno il tempo di pensarci. Massimiliano Bruni ha dato la sua disponibilità. Non solo. Ha ricordato ad Alberto La Rocca come lui questo progetto sta provando a costruirlo da un anno e mezzo. E gli è costato pure la delega ai Lavori Pubblici: il sindaco ha messo fuori Bruni quando è stato chiaro che stesse lavorando su un progetto di centrodestra unito anziché su un bis per De Donatis. (leggi qui Terremoto in municipio a Sora: ritirate le deleghe a Bruni).  

Tuttavia quello di Bruni non è stato un Si nudo e crudo. Ha chiesto alcune semplici ma fondamentali garanzie. La prima: che Forza Italia di Sora si adegui alle direttive impartite dal coordinatore Regionale Fazzone. Ossia nessuna pregiudiziale sulle persone.

A Roma poi è stata giudicata positivamente la mission intrapresa da Alberto La Rocca. È stato riferito che si sta interessando a “rimettere insieme i cocci per un progetto comune di centrodestra. Con la sua esperienza di vita è la persona adatta a ricucire i rapporti”.

Mettendo in chiaro un aspetto: Alberto La Rocca non si candiderà a sindaco, non intende proporre una candidatura, gradirebbe che venisse preso atto dello studio sullo sviluppo economico di Sora elaborato da un istituto nazionale e presentato nei giorni scorsi insieme ad Ance, l’associazione dei Costruttori Edili.

Altro aspetto. La visione di La Rocca è complessiva: ritiene riduttivo ragionare solo delle prossime comunali. ma propone un dialogo che metta sul tavolo anche Provinciali, Regionali, Politiche. Perché le divisioni di questi anni hanno lasciato Sora senza consiglieri Provinciali e senza parlamentari regionali e nazionali.

La premessa di Fazzone

Roberto De Donatis
Roberto De Donatis

L’incontro di lunedì è stato preceduto da una videointervista rilasciata a Liri Tv da Claudio Fazzone. Che non ha usato mezze misure. E non ha ammesso deroghe.

A me non interessa chi è il candidato sindaco” ma “che ci sia il Centrodestra unito e che il candidato sia di Centrodestra. Poco importa se è di Forza Italia, della Lega o di Fratelli d’Italia, l’importante è che si fa un accordo di Centrodestra”.

Prima sconfessione per Di Carlo che ha sempre detto: “Con Fratelli d’Italia si ma con chi amministra no”.

Ad intervistarlo è Augusto D’Ambrogio che mette il dito nella piaga. “A Sora ci sono delle pregiudiziali su alcune persone che amministrano attualmente. Non faccio nomi. Pregiudiziali su alcune persone, non sui Partiti. Lei ne sa qualcosa?”. Il giornalista si riferisce a Fratelli d’Italia ma il senatore inizialmente chiarisce l’altra questione. Quella dei consiglieri comunali di maggioranza vicini a Gianluca Quadrini che volevano entrare in Forza Italia nonostante il Partito a Sora sia all’opposizione. Alla fine è entrata soltanto Floriana De Donatis (leggi qui Caos Forza Italia, Floriana si tessera e subito le alzano le barricate).

Fazzone afferma: “Non mi piace il termine pregiudiziali. Non ho pregiudiziali verso nessuno. Io stesso ho incontrato delle persone che mi ha portato Gianluca Quadrini. Ho detto loro: mi fa piacere se volete scegliere di stare con Forza Italia, ma la scelta deve essere convinta rispetto a quello che rappresenta Forza Italia e quello dovrà fare Forza Italia”.

Tradotto dal linguaggio della politica: potete anche entrare ma è Forza Italia ad indicare a voi la linea politica, scordatevi di venire a dettare la linea al Partito.

Non è possibile che io faccio entrare due o tre consiglieri” che sono in maggioranza “e questi consiglieri poi dicono” che “la linea è quella di sostenere la maggioranza. Io ho una capogruppo che è Serena Petricca. E’ all’opposizione e devo rispettare l’impostazione politica della rappresentanza che ha dato fino ad oggi su Sora“.

Aggiunge: “Poi se a fine consiliatura queste persone realmente vogliono entrare in Forza Italia non ci sono pregiudiziali“.

Il via libera di Fazzone a FdI

Gianluca Quadrini e Claudio Fazzone

E’ a questo punto che la domanda viene riproposta in modo più esplicito. E dalla risposta arriva il cambio di rotta rispetto a quella impostata da Vittorio Di Carlo.

Chiede D’Ambrogio: “Ma io mi riferisco anche ad altri Partiti di Centrodestra su cui Forza Italia ha messo le pregiudiziali dicendo: il Partito si, alcune persone che amministrano attualmente no…… Faccio riferimento a Fratelli d’Italia”.

I partiti li gestiscono i Partiti – chiarisce e ribadisce Fazzone – e le pregiudiziali sulle persone non ci sono perché non ci possono essere”.

E’ il passaggio chiave. Il via libera a riaprire le trattative con Fratelli d’Italia e Massimiliano Bruni.

“Ritengo che a Sora si debba formare il Centrodestra unito, però lo si deve fare il prima possibile per dare dimostrazione che c’è chiarezza e c’è serietà nel voler mostrare ai cittadini la capacità di saper stare uniti e mostrare un progetto politico per Sora”.

No a De Donatis ma…

Roberto De Donatis

Se quella introdotta da Fazzone è una correzione alla rotta di Di Carlo, allo stesso tempo è una totale negazione della dottrina Quadrini.

Se qualcuno pensa che noi dovremmo andare in quest’Amministrazione per sostenere l’attuale sindaco, personalmente questo non lo posso fare. Non ce l’ho col sindaco. Anzi lo ritengo anche una brava persona. Ho avuto modo di conoscerlo. Però io faccio politica. Debbo salvaguardare quella che è la nostra identità politica”.

E qual è l’identità politica? “Oggi il mio Partito lì è all’opposizione è all’opposizione io devo lavorare per un’alternativa a questo sindaco. Poi se gli altri alleati mi dicono che non c’è alternativa perché loro vogliono che questo sindaco ci rappresenti, questo è un altro discorso, lo valuteremo“.

In pratica, se Roberto De Donatis dovesse essere il candidato unitario, Forza Italia non metterebbe alcun veto. Purché sia un’impostazione unitaria.

La rottura di Geremia

Umberto Geremia e Serena Petricca

Ora è rottura fra l’ex assessore Umberto Geremia da un lato e Vittorio Di Carlo con i leghisti Iacobelli, Di Stefano dall’altro. Eppure pochi giorni fa si erano visto davanti ad una pizza ed una Coca Cola ed avevano raggiunto una possibile intesa. Andrà avanti da solo: un matrimonio finito prima ancora di nascere (leggi qui Patto della Coca Cola, ma Fratelli d’Italia non la beve e sta ai margini del tavolo).

 La rottura si è consumata fra sabato pomeriggio, con la diretta live su Facebook dell’ex assessore Geremia, e sabato sera quando è sfociata in un acceso scontro politico in piazza Santa Restituta.

Già durante l’appuntamento settimanale on line Geremia aveva accusato Di Carlo e Iacobelli di cercare inciuci con liste di sinistra camuffate da civiche. Quindi in serata l’attacco frontale di Iacobelli e Di Carlo: “Devi stare zitto. Sei fuori dal progetto. Candidati da solo” gli avrebbero detto.

Dopo però che lui stesso aveva sostenuto che “con i comunisti” non vuole avere “nulla a che fare” e quindi sarebbe andato per conto proprio.

Non si può parlare di progetto di centrodestra se si apre alla sinistra e all’estrema sinistra” la contestazione di Geremia.

La profezia di Lino

Roberto De Donatis e Lino Caschera

Stai a vedere che alla fine aveva ragione il consigliere comunale di maggioranza Lino Caschera che, commentando il messaggio audio attribuito al sindaco di Sora Roberto De Donatis (leggi qui “Lino li asfaltiamo!”: ma il sindaco nega sia la sua voce ) aveva detto: “Sto con la Lega. E la Lega starà con l’attuale maggioranza. Aggiungo di più. Non escludo che ci saranno anche Forza Italia e Fratelli d’Italia“.