Partita a scacchi sul filo dei nervi

Frosinone. Candidatura a sindaco e molto altro ancora. I delicati equilibri di una coalizione forte ma pure fragile. La complessa scelta del successore e il peso dei livelli nazionali

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

«Gli scacchi sono una guerra sulla scacchiera. L’obiettivo è distruggere la mente dell’avversario». La frase di Bobby Fischer rende bene l’idea. E all’interno della maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Nicola Ottaviani è iniziata una lunghissima partita a scacchi. Mancano diciassette mesi all’appuntamento con le urne. Un tempo lunghissimo. E siccome parliamo di un capoluogo di provincia sarà impossibile prescindere dalle dinamiche e dai colpi di scena nazionali.

Il doppio ruolo di Ottaviani

Nicola Ottaviani (Foto: Stefano Strani)

Sindaco e coordinatore provinciale della Lega. Un doppio ruolo impegnativo per Nicola Ottaviani.

Fratelli d’Italia e Forza Italia si pongono il problema di come verrà individuato il prossimo candidato sindaco. Lo stesso Ottaviani ha sempre ripetuto che non potranno non celebrarsi le primarie. Ma il retropensiero degli alleati è: il Carroccio sarà d’accordo? Soprattutto dopo che il coordinatore regionale Claudio Durigon ha detto chiaramente che il tema della candidatura a sindaco di un capoluogo come Frosinone non può non essere oggetto di discussione al tavolo regionale?

Nicola Ottaviani ha più volte ripetuto in giunta che in realtà tra un anno le primarie del centrodestra saranno oggetto di attenzione anche da parte dei livelli regionali e nazionali dei Partiti. Ribadendo che non potrà esserci alternativa a questo tipo di metodo.

Nel 2012, l’anno della prima elezione a sindaco, le primarie furono fortemente volute anche e soprattutto da Alfredo Pallone, oggi esponente di Fratelli d’Italia, in rotta di collisione con Ottaviani. È un elemento che va ricordato per un’analisi del quadro di insieme. (Leggi qui Frosinone, Fratelli d’Italia dichiara “guerra” a Ottaviani).

Come coordinatore provinciale del Carroccio Ottaviani parteciperà a tutti i tavoli della coalizione nei vari Comuni. Difficile pensare che a Frosinone potranno esserci delle eccezioni rispetto a quello che sarà il confronto “globale”. Ma è pure vero che parliamo del capoluogo e di un sindaco che ha vinto due volte e ricoperto due mandati.

Le primarie si faranno, bisognerà poi vedere chi parteciperà.

Il nodo del vicesindaco

Antonio Scaccia (Foto: Stefano Strani)

Si tratta di un ruolo che in questa consiliatura è stato ricoperto prima da FabioTagliaferri (Polo Civico) e poi da Antonio Scaccia (Lista per Frosinone). Da novembre, dopo le dimissioni di Scaccia, le deleghe sono gestire ad interim da Ottaviani. (Leggi qui Chiarimento in Comune: il vicesindaco si dimette).

C’è stata la rivendicazione di Fratelli d’Italia e il nome in pole position è quello di Pasquale Cirillo. Sembra che sull’opportunità di procedere in questa direzione sia stato sentito anche il parere di Fabio Tagliaferri. Segno della delicatezza della questione.

In realtà in questa partita a scacchi la posta in palio è tutta politica. Nel senso che una decisione del genere di fatto determinerebbe un ticket tra Lega (sindaco) e Fratelli d’Italia (vicesindaco). Nicola Ottaviani sta riflettendo, ma la sensazione è che non abbia intenzione di procedere in tempi rapidi.

Il quadro delle civiche

Gianfranco Pizzutelli

È evidente che una coalizione fortemente caratterizzata dai Partiti di centrodestra inevitabilmente restringerebbe gli spazi delle liste civiche. E questo è un rischio che nessuno vuole correre. Men che meno il sindaco, intenzionato a riproporre la Lista Ottaviani alle elezioni.

Antonio Scaccia di liste civiche ne ha due. E anche Fabio Tagliaferri sta lavorando su questo versante. Per quanto riguarda il Polo Civico, è chiaro che la prossima nomina del presidente Gianfranco Pizzutelli alla guida dell’Asp di Frosinone è oggetto di riflessioni nel centrodestra. Ma la linea del Polo Civico è la seguente: pieno sostegno a Ottaviani per tutta la durata della consiliatura. Poi si valuterà il da farsi.

La partita a scacchi

Alla fine però la domanda chiave è una sola: come deciderà di muoversi Nicola Ottaviani? In questo momento all’interno dei gruppi della maggioranza ci sono diversi malumori: nella Lista per Frosinone (4 consiglieri) per esempio. Ma anche in Fratelli d’Italia (3 consiglieri).

Tagliaferri, Piacentini, Magliocchetti, Mastrangeli

In consiglio comunale problemi di numeri non ci sono mai stati, ma è anche vero che si procede in maniera sistematica con il metodo della seconda convocazione. Il Polo Civico ha 4 consiglieri. Non occorre saper leggere all’interno di una sfera di cristallo per capire che Nicola Ottaviani proverà a tenere il quadro unito fino al termine della consiliatura. Sia per non correre rischi quando bisognerà approvare delibere importanti in aula, sia per avere comunque la “maggioranza della maggioranza se qualcuno dovesse decidere di far mancare il sostegno anche su singole pratiche.

Ma naturalmente bisognerà pure valutare le mosse dei Partiti e dei gruppi consiliari. Sullo sfondo ci sono naturalmente pure le candidature parlamentari. Però l’esperienza dimostra due cose. Intanto che una designazione del genere viene definita all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile. E poi sono comunque i livelli nazionali a dare le carte. Nel senso che le intese sulle “caselle” eleggibili per Camera e Senato non sono certamente influenzate dai contesti locali. Semmai può pesare la capacità degli esponenti locali di guadagnarsi la fiducia dei leader nazionali. Questo però è un altro discorso.

«Il gioco degli scacchi è lo sport più violento che esista». Chi lo ha detto? Garry Kasparov.

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