Un Consiglio anti strisce blu per rivendicare il ruolo di opposizione

A Ceccano i consiglieri di centrosinistra richiedono una seduta urgente per protestare contro moltiplicazione e privatizzazione dei parcheggi a pagamento. Sanno bene che è uno dei punti del piano anti dissesto ed è ormai prossima la gara d’appalto. Ma in ballo c’è molto di più: il riconoscimento del potere di controllo della programmazione del centrodestra

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Reclamano. Ritengono di non essere messi nelle condizioni di poter svolgere il ruolo di Consiglieri d’opposizione. Vogliono poter esaminare gli atti amministrativi con calma. Denunciano che invece glielo impediscono dandoglieli soltanto pochi giorni prima del Consiglio in cui saranno chiamati a votarli. Un compito che diventa proibitivo specie quando si tratta di Bilancio.

Non solo. Puntano il dito sulle Commissioni consiliari permanenti: raramente vengono convocate per una valutazione preliminare della programmazione dell’amministrazione comunale; invece, da norma concorrono ai compiti di indirizzo e controllo politico-amministrativo. Tutte, tranne quella delle elette, sono presiedute da esponenti di maggioranza e vengono fissate perlopiù per presentare progetti ormai definitivi.

Ecco perché Emanuela Piroli e Andrea Querqui (Il Coraggio di Cambiare), Marco Corsi (Ceccano Riparte), Mariangela De Santis (Nuova Vita) ed Emiliano Di Pofi (Psi) si diranno stufi una volta per tutte. Lo faranno in occasione della seduta urgente del Consiglio Comunale di Ceccano che hanno richiesto per affrontare «una discussione partecipata e chiarificatrice relativamente ai contenuti della delibera di giunta numero 15 del 21 gennaio 2022». Ovvero l’operazione strisce blu che sta scatenando forti proteste in città.

L’operazione strisce blu del Caligiore 2

La Giunta comunale guidata dal sindaco di FdI Roberto Caligiore ha gettato le basi per la gara con cui affidare in gestione dei parcheggi a pagamento. È uno dei punti previsti dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale, avallato per ripianare un disavanzo di oltre otto milioni di euro entro il 2035.

Ormai non sono ammessi ripensamenti. Non potrà essere ripetuto il 2018: quella volta il Caligiore 1 aveva desistito di fronte delle polemiche. In attesa dell’approvazione del Ministero dell’Interno e della Corte dei Conti, il piano anti dissesto è già in atto. Servirà a colmare un deficit – un’eccedenza delle Uscite sulle Entrate – generato tanto dal centrosinistra del passato quanto dalle successive amministrazioni di centrodestra.

Anche la moltiplicazione e la privatizzazione delle aree di sosta a pagamento, sinora inutilizzate per via dell’indisponibilità di biglietti e controlli, serviranno a fare cassa. Il privato si occuperà di tutto e darà una fetta dei profitti al Comune, che in cambio otterrà anche opere migliorative in ottica Smart City. (Leggi qui Comune in deficit: tutti colpevoli, nessun colpevole. E poi qui Niente più strisce blu gratis: la Contea vuole diventare Smart city).

Consiglio e barricate

I consiglieri comunali di centrosinistra

Dall’odierno centinaio mai rispettato si arriverà a oltre 850 strisce blu: in pratica quasi tutti i parcheggi. «Avrà ripercussioni su lavoratori, pendolari, studenti, scuole, attività commerciali, studi professionali e residenti del centro cittadino», lamentano all’unisono i consiglieri Piroli, Querqui, Corsi, De Santis e Di Pofi.

Il quintetto di centrosinistra lo ritiene inaccettabile «a fronte della situazione economica e pandemica che sta causando perdita occupazionale e mettendo in seria difficoltà numerose famiglie. Considerato il rincaro dei prezzi dell’energia elettrica e il numero sempre più elevato di attività, partite iva, che sono costrette a cessare».

Da qui, oltre alle critiche per il generale aumento delle tariffe per i servizi pubblici, la frecciata dovuta alla «mancanza di un confronto, anche nelle commissioni consiliari permanenti, con le forze di minoranza. Il tutto nonostante la rilevanza di tali argomenti e le ripercussioni che tali scelte avranno nella vita privata dei cittadini».  

Se ne dovrebbe discutere il prossimo 28 febbraio, la probabile data del prossimo Consiglio incentrato su interrogazioni, interpellanze e mozioni. L’opposizione, in sede di conferenza dei capigruppo, ha chiesto al presidente dell’assise Fabio Giovannone di accorpare i due ordini del giorno.

Protesta e controproposta del Pd

Il segretario del Pd Ceccano, Giulio Conti, con il suo vice Mario Spinelli

Estrema contrarietà è stata espressa anche dal Pd Ceccano. Il Segretario dem Giulio Conti, malgrado la gara d’appalto sia ormai in via di indizione, ha una controproposta. «Una strada alternativa valida è quella di stalli di sosta a tempo differenziati, con controllo riservato alla Polizia municipale, ed il taglio degli incentivi ai dirigenti comunali con i quali coprire i 50mila euro del futuro guadagno (minimo annuale, ndr) con la gestione privata».

Il problema è che il comando della Polizia municipale, come il resto del Comune, è profondamente sotto organico. Prossimamente, al netto dei pensionamenti in corso, si tornerà ad assumere dopo venti anni e verranno reclutati anche due vigili urbani. Conti, se dipendesse da lui, li utilizzerebbe proprio per il controllo dei parcheggi.

Al contempo taglierebbe le indennità di risultato ai responsabili dei vari settori comunali. «Non ho ovviamente nulla di personale contro i dirigenti – ha precisato il segretario del Pd, affiancato dal suo vice Mario Spinellima in un Comune a un passo dal dissesto non ritengono che debbano essere premiati».

Conti, Bianchini e la questione morale

Un intervento dell’assessora all’Urbanistica Ginevra Bianchini

Guardando la tabella di pianificazione delle strisce blu, Conti ha anche sollevato una questione morale: «Che fine hanno fatto le strisce blu vicino all’edicola di proprietà della famiglia dell’assessore Ginevra Bianchini?». Un’accusa pesante: secondo il Pd Ceccano la Giunta comunale starebbe “favorendo” una sua componente.

La delegata all’Urbanistica, chiamata in causa, le ha definite accuse di basso livello. «Si tratta di un mero errore perché sono blu e resteranno tali. E, come tanti commercianti, penso che riattivare le strisce blu consenta finalmente un avvicendamento di auto nei parcheggi, occupati gratuitamente per ore a danno degli stessi esercenti». La controreplica di Conti? «Le bugie hanno le gambe corte».

L’assessora, esponente di spicco della lista civica Caligiore Sindaco, ha anche precisato però che «quelle strisce, del resto, sono anche antistanti ad altre attività commerciali, compresa quella di un consigliere di opposizione». Un chiaro riferimento alla farmacia Querqui, quella del consigliere di opposizione appartenente al gruppo Il Coraggio di Cambiare.  

Procede anche la raccolta firme del Prc

La raccolta firme promossa da Rifondazione comunista

Rifondazione comunista, aderente al coordinamento di centrosinistra Il Coraggio di Cambiare, ha avviato da oltre dieci giorni una raccolta firme per una petizione contro l’operazione strisce blu. «Una scelta scellerata tesa al solo scopo di fare cassa – ha tuonato il segretario cittadino del Prc Luigi Mingarelli -. Le oltre 120 firme raccolte nelle prime due ore ci dicono che siamo nel giusto, il bando di gara non va pubblicato».

L’iniziativa promossa dai Comunisti è stata condivisa dagli alleati consiglieri di CdC Piroli e Querqui nonché dagli altri oppositori di centrosinistra De Santis (Nuova Vita) e Di Pofi (Psi). Ed è stata anticipata dalle recriminazioni di Corsi, che ha detto di non sentirsi considerato da Il Coraggio di Cambiare.

È la coalizione di sinistra che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Emanuela Piroli. Corsi, invece, era stato supportato tra gli altri dall’asse Pd-Psi e da Nuova Vita. E rivendica un ruolo di primo piano che spetterebbe a un già aspirante primo cittadino. Nel frattempo ha incontrato i dirigenti del Pd di Ceccano e resta fortemente interessato a una futura adesione al Polo Civico: il movimento ciociaro-nazionale di Gianfranco Pizzutelli. (Leggi qui Corsi valuta il futuro: Pd o Polo Civico. E riprende… Il Coraggio).

Corsi civico ma portavoce del Pd

Corsi tra Pizzutelli (Polo Civico) e Conti (Pd Ceccano)

Marco Corsi resta civico ma «per conto del Partito Democratico – rende noto Giulio Contiha dato la propria disponibilità a farsi portavoce in Consiglio comunale di eventuali istanze, interrogazioni e interpellanze». Come accentua il Segretario dem, dunque, «il Pd, che non è riuscito purtroppo ad eleggere un proprio consigliere comunale, potrà contare ora sull’apporto importante di Corsi».

Corsi, nato politicamente a destra ed ex presidente del Consiglio nel Caligiore 1, volta pagina in maniera definitiva. «Mi sento ancora civico ma parte integrante di un’area di centrosinistra che ha voluto investire su di me alle scorse elezioni e non può prescindere dal sottoscritto – evidenzia il già candidato sindaco -. Non sono interessato nell’immediato a entrare in nessun Partito, ma resto ovviamente alla finestra e non lo escludo in futuro».

«Si tratta di un altro importante passo nella direzione della ricostruzione del centrosinistra – dice a riguardo il segretario Conti -. Fino a pochi mesi fa c’erano ancora ceneri e dissapori. Oggi c’è la voglia di ricostruire insieme e soprattutto di mandare a casa questa amministrazione che sta dimostrando di non essere in grado di poter gestire una città di 23mila abitanti».

Anche per conto del Pd, pertanto, Corsi ha aderito all’iniziativa congiunta dell’opposizione consiliare contro l’operazione strisce blu. Ma anche e soprattutto a favore del riconoscimento del potere di controllo dell’amministrazione Caligiore.