Carmine Di Mambro aderisce alla Lega. Ma non sarà un'operazione banale. Ci sarà la benedizione di Durigon: forse a Montecitorio. Per costruire un ponte tra le due anime che a Cassino non dialogano
Un cavallo di razza per galoppare nelle file avversarie. Un cavallo di Troia, come quello che regalarono i greci di Ulisse per conquistare la città avversaria. Il cavallo politico in questo caso è Carmine Di Mambro, già consigliere comunale e primo dei non eletti nello schieramento di Centrodestra alle scorse Comunali di Cassino. Lo stratega dell’operazione è l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro. L’area da conquistare è la Lega di Cassino.
Il Partito oggi è nelle mani del consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, responsabile provinciale Organizzazione della Lega. Ma i due consiglieri comunali leghisti Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua non lo riconoscono. Per loro è più naturale dialogare con D’Alessandro. (Leggi anche Il giorno che Carlo Maria perse la fascia ma non la faccia).
Di Mambro benedetto da Durigon
In che modo ‘entrare’ in quel campo avversario? Facendo aderire alla Lega proprio l’uomo nel quale Carlo Maria D’Alessandro ha la massima fiducia umana e politica. Proprio Carmine Di Mambro. Ed il suo ingresso non sarà come quelli avvenuti finora. Perché è un’operazione dal rilevante peso politico. Capace di gettare un ponte tra i due fronti che non dialogano e si detestano.
Al punto che la conferenza stampa di presentazione per Carmine Di Mambro non si terrà a Cassino. Ma a Montecitorio. Ed a fare l’annuncio sarà direttamente il Coordinatore regionale Claudio Durigon che a Carmine Di Mambro è legato per la lunga militanza sindacale nell’Ugl, di cui il papà di Quota 100 è stato Segretario.
L’annuncio potrebbe arrivare già mercoledì: dipende dall’agenda di Durigon.
A giocare a favore dell’operazione D’Alessandro-Di Mambro c’è anche la maretta ormai diventata tempesta nel circolo di Cassino della Lega. Si è scatenata dopo la designazione di Imma Altrui a responsabile Organizzazione del Partito. Una nomina calata motu proprio da Pasquale Ciacciarelli senza concordarla con gli altri dirigenti cittadini.
Valente punge la Lega
Dopo giorni di silenzio, ha preso posizione il coordinatore cittadino della Lega Gianni Valente. Che oggi ha detto una serie di cose su Ciociaria Oggi.
«A Cassino la Lega c’è e c’era. La lista ha annoverato ben dieci componenti che in termini di preferenze hanno raccolto da 279 (il quarto) a 96 voti (il decimo)». Non è un caso che Valente citi i voto del decimo candidato nelle fila delle Lega. Gli serve come assist per stroncare in maniera più netta la nomina di Imma Altrui.
Punta l’artiglieria sull’avvocato Peppino Di Mascio, già consigliere comunale ai tempi di D’Alessandro e non più ricandidatosi dopo la cadiuta del centrodestra. Valente spara dritto al cuore: «Oggi sentiamo dire da chi non ha avuto nemmeno il coraggio di candidarsi, sfilandosi solo all’ultimo momento, forse perché sperava in una propria candidatura a sindaco, una cosa. Cioè che la nomina della signora Altrui segna un punto di rottura e rinnovamento. Altrui, avversaria del nostro schieramento politico, essendo stata candidata con “Io Democratico” a supporto di Petrarcone Sindaco. E riportando 95 preferenze, quindi al di sotto dei primi dieci della Lega».
Valente chiede «la meritocrazia nei confronti di chi ha lavorato in questi ultimi anni sul territorio cassinate. Indossando la maglia della Lega e battendosi per il Carroccio».
I nostri 18 mesi
Sull’altro fronte dell’opposizione, quella dei consiglieri Salvatore Fontana, Giuseppe Golini Petrarcone e Massimiliano Mignanelli. Martedì mattina terranno una conferenza stampa in Municipio per tracciare il loro bilancio sui primi 18 mesi di amministrazione Salera. Ma non saranno soli. Con loro ci sarà anche il consigliere della Lega Franco Evangelista.
Il clima lo segna un post pubblicato sui social dal consigliere comunale Salvatore Fontana. Dove, tra le altre cose, scrive: «Questa esperienza politica mi ha cambiato in peggio. Mi ha fatto schifare persone, mi ha fatto mancare di rispetto a figure istituzionali che ho sempre rispettato. Poi mi ha fatto diventare vendicativo che è una cosa che ho sempre “schifato”. E mi ha fatto togliere tempo alla mia famiglia e al mio lavoro, mi ha modificato in peggio l’umore, mi ha fatto diventare intollerante».
«Ancora, mi ha fatto fare la guerra mediatica contro tanti che non stimo, ma che dietro hanno una famiglia che non ha colpe. Inoltre mi ha portato, insomma, a essere l’uomo che non sono». E ancora: «Sto pensando di farlo costituendo una fondazione che aiuti le persone che hanno bisogno del necessario. Così tornerò a essere l’uomo che sono sempre stato, uno che essendo stato fortunato, vuole dare una mano a chi fortunato non è stato».
Nessuno pensi che sia il preavviso di una rinuncia. Al contrario: Salvatore Fontana ha tutta l’intenzione di continuare ad azzannare ai polpacci l’amministrazione del sindaco Enzo Salera. Finora senza aprire varchi.
Tuttavia lo scenario potrebbe cambiare adesso che anche il sindaco deve iniziare a fare i conti con le prime fibrillazioni. L’opposizione potrebbe più facilmente trovare sponda in quelle personalità come l’assessore Luigi Maccaro o alcuni consiglieri comunali del Pd che non sono più in piena sintonia con l’amministrazione comunale.