Cassino imbocca la via della Rigenerazione

Il Consiglio Comunale di Cassino approva la relazione sulla Rigenerazione Urbana. Cosa significa. Cosa si potrà fare. Lo scontro in Aula (quasi fisico) tra Mignanelli e De Sanctis. Innescato dalle truppe coloniali marocchine. La sfida a chi ha letto di più tra sindaco e predecessore

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Cinque ore di Consiglio comunale per far imboccare a Cassino la via della Rigenerazione. L’assise ha votato all’unanimità la relazione illustrata dell’assessore all’Urbanistica Emiliano Venturi: via libera al piano di Rigenerazione Urbana, il documento che fissa dove e come è possibile buttare giù vecchi palazzi per realizzare quartieri nuovi e moderni.

Adesso il testo dovrà stare 30 giorni in pubblicazione all’Albo per eventuali osservazioni. Poi servirà il via libera della Regione: se non ci saranno intoppi diventerà concreto subito dopo l’estate. Il piano prevede lo stop al consumo del suolo e la riqualificazione delle zone degradate: andrà a ridisegnare pian piano la città.

Benvenuto Carmine

Mario Abbruzzese, Carlo Maria D’Alessandro, Carmine Di Mambro

Ma la Rigenerazione Urbana è stato l’ultimo punto all’ordine del giorno di un’assise durata oltre cinque ore con oltre venti punti in discussione.

Il primo è stata la surroga che ha permesso l’ingresso in Consiglio di Carmine Di Mambro a seguito delle dimissioni di Mario Abbruzzese. E subito s’è scatenata la caccia all’indizio che possa aiutare a decifrare cosa c’è in quella manovra politica: appoggerà la Lega di Pasquale Ciacciarelli? O entrerà in FdI per stoppare e bilanciare l’eventuale migrazione del capogruppo leghista Evangelista? Oppure resterà civico e continuerà a sostenere la linea anti Abbruzzese sostenuta dall’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro? (Leggi qui le possibili chiavi: La manovra di Carmine per unire il centrodestra).

Di Mambro non ha nascosto l’emozione ed ha ringraziato la sua lista e la sua famiglia. Nessun accenno a Carlo Maria D’Alessandro e nemmeno al gruppo di Liberi e Forti dell’ex sindaco. Ma neanche un ringraziamento esplicito a Mario Abbruzzese.

Franco il mattatore

I consiglieri della Lega Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua

Quindi è andato in scena il solito gioco delle parti con il capogruppo della Lega Franco Evangelista mattatore assoluto. In primis sul caso delle due minori che gli assistenti sociali del Comune di Cassino hanno affidato ad una struttura. Sul caso si era registrata una certa “maretta” tra il sindaco e il suo delegato ai Servizi Sociali. Luigi Maccaro sta però dimostrando di avere stoffa politica da vendere e non ha lasciato spazio alle opposizioni. Nella sua risposta ha difeso l’operato del sindaco e del segretario comunale.

In Aula commentano che per la sua seconda candelina da sindaco, Enzo Salera si regala anche la pace con il suo assessore con cui ha avuto più di una differenze di vedute e non poche fibrillazioni.

Tra i consiglieri di opposizione si è fatta molto sentire l’assenza di Salvatore Fontana: anzitutto perchè ormai “ruggisce” sempre di meno e poi perchè sulla Rigenerazione Urbana aveva dato molto filo da torcere in Commissione. In Consiglio ha dato completamente forfait. Qualcuno sostiene che non si diverta più e stia pensando ad un passo indietro.

Lo scontro sui goumiers

Anche senza le sue consuete arringhe e le “lezioni” di Mario Abbruzzese, il Consiglio è stato comunque molto frizzante.

Il clima si è surriscaldato quando è stata discussa la mozione di Petrarcone, Mignanelli, Fontana e Evangelista che chiedeva di istituire la giornata nazionale per le vittime delle truppe coloniali francesi durante la II Guerra Mondiale. Le cosiddette marocchinate il cui dramma è stato reso famoso dal film La Ciociara. (Leggi qui Ci voleva un porno per ricordare la tragedia delle 60mila ciociare violentate).

Enzo Salera bacchetta il suo ex sindaco a brutto muso. «Mi meraviglio di lei, consigliere Petrarcone, insignito anche di un’onorificenza. Come fa a dire che il 18 maggio è la giornata nazionale delle marocchinate? Chi è questa fantomatica associazione che lo sostiene? Ma vi siete documentati su questa data? Vi siete documentati su questa associazione? Anche io e il consigliere Evangelista possiamo andare all’Agenzia delle Entrate e registrare l’associazione nazionale della briscola e del tresette! Questo dimostra il pressappochismo con il quale presentate le mozioni solo per cavalcare l’onda! Le mozioni vanno argomentate non si fanno le mozioni solo per strumentalizzare le questioni politiche”.

Giuseppe Golini Petracone non ci sta: “Ma come ti permetti! Ma quale onda, vergognati! E’ scandaloso quello che dite voi. Ma cosa c’è da approfondire? Ma quale studio storico vuoi fare dopo 80 anni, ma che stai dicendo? Dobbiamo fare una Perizia sulle vittime?

Si alzano i toni, si scaldano gli animi. “La prossima volta fate attenzione a quello che scrivete” taglia corto Salera. “Ma vuoi tenere sempre ragione tu? Vedi che io la conosco la storia, molto più di te, ho letto molto più di te” risponde piccato Peppino. “Questo è da vedere: in genere è che si vanta di aver letto che ha letto poco” ribatte Salera.

Tu pensa all’acqua

Renato De Sanctis

Massimiliano Mignanelli prova a fare da piacere, interviene anche Renato De Sanctis. Alla fine, però, finiscono per litigare loro due. Arrivano quasi alle mani. “Renatì, tu pensa all’acqua” ironizza Mignanelli. Ma De Sanctis ci trova ben poco da ridere. Si rende necessaria un’interruzione della seduta, intervengono gli uomini della Polizia Locale per sedare gli animi. I due poi avranno modo di chiarirsi.

Si ricomincia, verso il rush finale. Sale in cattedra nuovamente Evangelista che dopo una serie di interrogazioni, a fine Consiglio chiosa pubblicamente: “Sindaco su questo ha ragione. Ma lo dico io, non lo dica lei: è vero, per tre anni noi non abbiamo fatto la Rigenerazione Urbana, voi ce l’avete fatta. Grazie a dio molti di quella passata amministrazione di centrodestra non sono più in questa assise”.

Cala il sipario.