Comuni e Provincia, le liste della verità

Alle amministrative (di primo e di secondo livello) più ancora che sui candidati a sindaco i partiti si conteranno sulle singole liste, anche per gli assetti interni. Ecco perché.

In attesa di capire quale sarà la griglia di partenza dei candidati a sindaco di Sora, in provincia di Frosinone ci si interroga per cercare di capire quale elezione rappresenterà la cartina da tornasole vera per “pesare” i rapporti tra i vari Partiti. Perché comunque vadano a finire le cose, Sora e Alatri sono soltanto 2 dei Comuni più grandi. E a Sora è complicato che gli schieramenti siano compatti: vale a dire centrodestra contro centrosinistra. Perfino ad Alatri le manovre trasversali potrebbero annacquare i risultati delle coalizioni.

In questo particolare momento storico ci si conta sulle liste. Vale a dire sui voti che prendono le varie liste dei Partiti a sostegno dei candidati a sindaci. Vale a dire la Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Coraggio Italia, Pd, Movimento Cinque Stelle. E tutti gli altri naturalmente. Non potrà esserci un altro modo.

Le liste per contarsi

Foto: Paolo Lo Debole / Imagoeconomica

Con una ulteriore specificazione. All’interno di ogni lista si sa perfettamente chi fa riferimento a chi. Nella Lega si capiranno bene gli equilibri tra Claudio Durigon e Francesco Zicchieri, tra Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli. In Fratelli d’Italia sarà semplice vedere il livello di percentuale che fa riferimento a Massimo Ruspandini. Nel Pd solita conta tra Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Base Riformista di Antonio Pompeo. Ma attenzione, perché all’interno di Pensare Democratico ci sono pure Mauro Buschini e Sara Battisti. Per il Movimento Cinque Stelle bisognerà attendere e capire dove si presenterà. A Sora sicuramente. In Forza Italia non dovrebbe esserci più dissenso rispetto alla linea del senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. Si tratta di capire le percentuali.

Poi però ci saranno le Provinciali, che per certi versi saranno ancora più indicative. Perché i Partiti metteranno in campo sindaci e consiglieri comunali. Quindi si avrà un primo segnale delle “truppe” che ognuno ha a disposizione. Poi il voto ponderato disegnerà gli equilibri.

In tutto questo contesto si dà per scontata l’unità. Che però scontata non è.