La sostituzione dell'assessore Delli Colli con Arianna Volante non è stata un'operazione di retrovia. Ma una manovra provinciale per consolidare il sindaco. E far ripartire il dibattito nel Pd. Che ora potrà andare al Congresso. L'incognita Sarah Grieco. Che il Partito deve risolvere
Una sola mossa e due risultati: il consolidamento politico del sindaco di Cassino Enzo Salera, il riequilibrio e la pacificazione del Partito Democratico in città. Non è un’operazione di retrovia il cambio di assessore avvenuto nel pomeriggio all’interno della giunta comunale di Cassino. L’avvicendamento di Chiara Delli Colli con Arianna Volante va a rispondere ad una precisa strategia politica, tracciata dal Segretario provinciale Luca Fantini. E che non si concluderà così.
Il cambio di assessore
Non proprio un fulmine a ciel sereno. La poltrona di Chiara Delli Colli aveva iniziato a traballare da qualche tempo. Più di qualcuno, già a dicembre, parlava di rimpasto all’inizio del 2021. Nonostante ancora ieri il sindaco Enzo Salera smentisse qualunque ipotesi di questo tipo, la notizia che circolava nei corridoi del palazzo a piazza De Gasperi, alla fine si è concretizzata.
Questa mattina l’assessore al commercio e ai trasporti Chiara Delli Colli ha rassegnato le dimissioni. Prime fibrillazioni nella giunta Salera? Non proprio. Anzi, proprio per niente. Quelle dimissioni vanno lette all’interno di un quadro strategico complessivo: che punta a consolidare il sindaco ed il Pd.
I fatti dicono che finora non è decollato il dibattito interno al principale Partito nella coalizione che governa Cassino. Luca Fantini ci ha lavorato a fari spenti: un Pd compatto a Cassino è strategico per le dinamiche provinciali, strategico per l’amministrazione. A chi è convenuto finora boicottare il dibattito all’interno dei Dem? Tanti. A chi può dire che senza di lui il Partito a Cassino non si ricostruisce; a chi non vuole avere un interlocutore politico forte ed autorevole con il quale doversi confrontare (Leggi qui Prima le tessere, poi il congresso: per stare sicuri).
La manovra punta a scardinare tutto questo. E rimettere in pista anche il circolo Dem di Cassino. (Leggi qui Demos gonfia il petto ma non dà il fianco alle opposizioni).
Demos profetica, ma non troppo
Andiamo con ordine. Chiara Delli Colli è un medico. E come tutti i medici è in trincea. Lo è da un anno, quando è scoppiata la pandemia. In Comune si è vista sempre meno. Qualcuno ha iniziato a rumoreggiare. E quei “rumori” sono inevitabilmente arrivati alle orecchie di Chiara Delli Colli. Rumors in parte esplosi ieri con il duro comunicato di Demos. Che evidenziando il lavoro svolto ha implicitamente fatto capire al sindaco che non tutti, nella squadra, stanno dando il massimo.
Deli Colli che ancora oggi pomeriggio, però, ha partecipato ai lavori di giunta. Ha voluto salutare tutti colleghi in presenza. Non è andata via sbattendo la porta. Tutt’altro.
Rivela: «All’inizio di dicembre scorso avevo già manifestato ad Enzo la mia volontà di essere sollevata dall’incarico. Incarico che, per i tanti settori di competenza quali Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, Trasporti urbani, Problemi del Lavoro, richiede, oltre ad un notevole impegno, anche una presenza assidua».
«Presenza che ritenevo (e ritengo) alquanto inopportuna. Anche per motivi di prudenza stante la mia professione di medico operante in una struttura privata a contatto con pazienti Covid positivi. E in considerazione peraltro della preoccupante accentuazione in quest’ultimo periodo dell’epidemia in corso».
Colpa del Covid, quindi. Non solo. «Nel frattempo – aggiunge – sono sopravvenute ragioni familiari, che attengono anche alla sfera strettamente personale. E che non mi consentono di adempiere al gravoso compito politico amministrativo nel modo necessario e nella maniera dovuta».
«Con senso di responsabilità ho assunto quindi la mia sofferta ma necessaria decisione».
Rimpiazzo speed e indolore
In altri tempi, le dimissioni di un assessore del Pd – che oggi conta 7 consiglieri di maggioranza su 16 – avrebbero provocato un terremoto. La poltrona sarebbe rimasta vuota a lungo. Il Partito avrebbe iniziato a fare pressioni sul sindaco. Si sarebbero moltiplicate le richieste. Il sindaco avrebbe dovuto mediare con le varie anime del partito.
E invece? Invece nulla di tutto questo. Il nuovo assessore già c’è, senza liturgie di partito, senza riunioni, senza chiacchiere. Con il pragmatismo che contraddistingue Enzo Salera.
La soluzione è stata costruita nei giorni scorsi. Con un tavolo (virtuale) a tre: Enzo Salera, il capogruppo Pd Gino Ranaldi, il Segretario provinciale Luca Fantini.
L’opzione proposta dal Segretario è stata quella di puntare su Arianna Volante: non è una scommessa a scatola chiusa, per nessuno dei tre al tavolo. Il suo attivismo politico è un dato di fatto, la sua capacità di stare nei ranghi è una garanzia per il sindaco e la squadra, la sua capacità di evitare le polemiche è una tranquillità per il capogruppo. La scorsa estate non ha pronunciato verbo quando era data per certa la sua nomina nell’assemblea provinciale del Pd, dove è invece andata Barbara Di Rollo. Si chiama affidabilità politica. Merce rara.
Gino Ranaldi non ha dovuto faticare più di tanto, dunque, per far accettare il nome al gruppo del Pd.
Arianna Volante ha accettato di buon grado. «Alle ore 18,32 si è conclusa la riunione del gruppo PD. Che, con decisione immediatamente comunicata al Sindaco, ha indicato all’unanimità Arianna Volante quale assessore al posto della dimissionaria Chiara Delli Colli». Firmato: il capogruppo Gino Ranaldi. Il rimpasto è servito.
Nodo stretto con Luca Fantini
Arianna Volante è attualmente consigliere comunale del Pd, dovrà quindi prima rassegnare le dimissioni. Aveva ottenuto 119 voti alle scorse elezioni comunali, uno in più rispetto a Sergio Marandola. Sarà lui, adesso, a subentrare ad Arianna Volante. Dopo di lui c’è Pierluigi Pontone: per lui, probabilmente, si apriranno le porte della segreteria quando si terrà il congresso.
Con Arianna Volante in giunta, Salera rafforza il suo legame con Luca Fantini: Volante è stata infatti eletta in quota Giovani Democratici quando Fantini era segretario dei Gd del Lazio. E più di una volta si è speso a Cassino per Arianna Volante. Al contempo si riduce il peso della componente di Francesco Mosillo.
Manca un passaggio per consolidare l’intero perimetro. Occorre recuperare Sarah Grieco: è una delle intelligenze del Pd, forse la meno omologata e proprio per questo più importante per un Partito che vuole essere plurale. Già consigliere comunale, aveva partecipato alle Primarie vinte poi da Enzo Salera.
Poi il filo si è spezzato. Dinamiche interne, dialettiche soffocate. Che ora però nel Pd si sta tentando di rianimare e riallacciare. Se il Pd di cassino vuole essere corale non può farne a meno. Proprio per la scarsa inclinazione di Sarah Grieco all’omologazione.
Solo allora il sindaco potrà veramente a studiare da presidente della Provincia.