Provinciali, Ciacciarelli sfida Lega e Fratelli d’Italia: caos centrodestra

Iniziativa del consigliere regionale “azzurro” che scavalca il coordinamento. Gli alleati sono freddi e l’unità è lontana. Nicola Ottaviani indisponibile, avanza Tommaso Ciccone. Roberto Caligiore vorrebbe ma non si fida perché teme il fuoco amico.

Pasquale Ciacciarelli ha fretta di definire il quadro di partenza del centrodestra alle Provinciali, al punto che nella lettera inviata agli eletti di Lega e Fratelli d’Italia fa riferimento al 2 ottobre come data per l’elezione del prossimo presidente dell’ente di piazza Gramsci.

Un refuso, con certezza: non può non sapere nel decreto Milleproroghe, ora al vaglio delle Camere, la data fissata è il 31 ottobre.

O il consigliere regionale di Forza Italia sa già che ci sarà un anticipo?

 

La sostanza politica, però, è che gli azzurri accelerano. Lo fanno con il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, che si rivolge ai senatori Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) e Gianfranco Rufa (Lega), nonché ai deputati Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi (Lega). Individuando nel 23 agosto la data possibile per il summit.

 

Spiega Ciacciarelli: «Questa iniziativa è indirizzata ad intraprendere un responsabile e virtuoso percorso di dialogo e condivisione di programmi, strategie ed obiettivi, nella insostituibile logica dell’unità del centrodestra, in vista delle ormai prossime consultazioni elettorali del 2 ottobre prossimo, per il rinnovo della Presidenza della Provincia di Frosinone».

Poi sottolinea: «Pur nel rispetto delle segreterie politiche provinciali, credo che gli eletti del territorio, per ruolo e rappresentatività costituiscano un insostituibile valore aggiunto nel processo di individuazione dei temi di confronto di maggiore interesse dei sindaci e degli amministratori locali da coniugare poi nel programma di governo della provincia. A tal fine, giova ricordare che Il centrodestra ha ottenuto in occasione delle elezioni regionali dello scorso marzo in provincia di Frosinone quasi il 40% dei consensi. Mentre, alla Camera ed al Senato nella provincia di Frosinone il centrodestra unito ha ottenuto tra il 40 ed il 41 %. Si tratta di dati eloquenti e particolarmente significativi, da cui si evince la forza del centrodestra unito in Provincia di Frosinone.  Una unità, a mio avviso, necessaria ma che sia anche orientata ovviamente alla salvaguardia dell’identità, specificità, storia e peso specifico elettorale di ogni partito della coalizione».

 

Sul tema era già intervenuto il coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini.

Perché Forza Italia sente continuamente il bisogno di parlare a due voci? Adriano Piacentini e Nicola Ottaviani da una parte e Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese dall’altra. Le Provinciali sono un’elezione che prevede il voto ponderato di sindaci e consiglieri. Il che vuol dire che la regia è più politica che non degli eletti.

 

Lega e Fratelli d’Italia però non sembrano disposte a lasciar correre il fatto che per la presidenza del Cosilam (ha stravinto Mario Abbruzzese) non sono state coinvolte. Si presenteranno con una propria lista, ma questo riguarda le elezioni per il rinnovo dei dodici consiglieri provinciali, in programma a gennaio.

Per la presidenza bisognerebbe ragionare su un candidato unitario per avere una possibilità di contrastare sul serio Antonio Pompeo.

 

Forza Italia ha un nome su tutti, quello del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, che però non ne vuol sapere perché teme di essere “impallinato” dal fuoco amico di Mario Abbruzzese. (leggi qui Provincia? «Indisponibile». Saf? «Mi deve pagare». Ottaviani ‘avvisa’ Abbruzzese)

Il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro ha troppe gatte da pelare al Comune. Al momento il favorito in Forza Italia sembra essere Tommaso Ciccone, sindaco di Pofi. Sul quale però difficilmente convergerebbero gli alleati.

 

Un pensierino serio alla candidatura lo aveva fatto Roberto Caligiore, sindaco di Ceccano. Poi ha frenato perché neppure a lui piace l’idea di immolarsi sotto il… fuoco amico degli “azzurri”.

Il senatore Massimo Ruspandini parlerà delle strategie con il deputato Francesco Zicchieri. Fratelli d’Italia e Lega potrebbero anche provare ad esprimere loro un candidato.

La scelta obbligata sarebbe Roberto Caligiore (Fratelli d’Italia) perché a Filippo Capogna (Lega) sono rimasti meno di 18 mesi di mandato alla guida del Comune di Arnara.

Forza Italia che a quel punto potrebbe anche decidere di convergere. Oppure di andare per proprio conto.

In entrambi i casi, però, sarebbe complicato dare ordini di scuderia a sindaci e consiglieri.