La sfuriata di Astorre: frustate per tutti sulle divisioni del Pd a Cassino

Foto © Imagoeconomica

Il durissimo intervento di Bruno Astorre durante un incontro a casa del presidente del Consiglio Comunale di Cassino Barbara Di Rollo. Frustate per tutti contro le divisioni del Pd in città

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Dicono che sia stato come Cristo nel Tempio, tranne per i tavoli rovesciati e gli oggetti scaraventati a terra. Ma per l’intensità delle parole ed i toni usati, la sfuriata del Segretario regionale del partito Democratico Bruno Astorre pare sia stata del tutto paragonabile.

Tutti a cena da Barbara

Lo scenario è Cassino, nella residenza di periferia abitata dal presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo: gradini scavati nella roccia, piscina proprio sotto la montagna e dalla quale è possibile ammirare stando in acqua il panorama della vallata.

Il presidente del Consiglio Comunale di Cassino, Barbara Di Rollo

Intorno al tavolo apparecchiato ci sono il sindaco di Cassino Enzo Salera, l’ex Consigliere Comunale Francesco Mosillo che è stato il grande alleato nella scalata al Comune, il presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mauro Buschini. Accanto c’è il commissario per l’unificazione dei Consorzi Industriali del Lazio Francesco De Angelis, potentissimo signore delle preferenze in provincia di Frosinone, dominus assoluto della componente Pensare Democratico che allo scorso congresso ha portato proprio a Bruno Astorre il 90% dei consensi sul territorio, bissando la prestazione nel successivo congresso nazionale trainado la volata di Nicola Zingaretti. A capotavola siede il Segretario regionale ed al suo fianco c’è la padrona di casa. Nessun altro.

Non è stata una cena di piacere. E nemmeno troppo piacevole. Non a causa del menù servito a tavola. Ma per via del menù politico portato dal Segretario. Gli strilli di Bruno Astorre si sono sentiti fino alla strada, nonostante sia molto distante da terrazza e piscina.

La spaccatura

Il Segretario ha tuonato contro la spaccatura che sta dividendo il Pd a Cassino, contro la divisione che non è stata sanata dopo le sanguinose elezioni comunali vinte in maniera trionfale da Enzo Salera. Una tornata elettorale che ha lasciato alle spalle morti e feriti politici: l’ex sindaco Peppino Petrarcone, l’ex segretario cittadino Marino Fardelli, l’ex esponente dell’area Emiliano, Salvatore Fontana che è stato componente dell’assemblea nazionale.

L’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone che ha lasciato il Pd

Gli sconfitti alle urne si erano schierati contro il candidato designato dalle Primarie del centrosinistra, Enzo Salera. Fu proprio Bruno Astorre, con una sua discesa a Cassino, a rompere il giocattolo con cui una parte del Pd stava impedendo le Primarie e bloccando la candidatura del commercialista che ha riportato la città sotto la bandiera del Centrosinistra.

Fu Barbara Di Rollo a denunciare gli agguati subiti prima e durante la campagna elettorale, le scorrettezze al momento del voto: Pd contro Pd. Scrisse una lettera in cui denunciò tutto a Nicola Zingaretti. (leggi qui I sassi di Barbara: «Caro Zingaretti ecco chi ha tentato di sabotarci a Cassino»).

La mappa delle alleanze

La mappa delle alleanze è chiara. Enzo Salera ha vinto le elezioni da solo sia al primo turno che nel ballottaggio stravinto contro Mario Abbruzzese. (leggi qui La scomoda vittoria di Enzo Salera, sindaco di Cassino malgrado tutti). Lo ha appoggiato l’ala Dem di Francesco Mosillo con Barbara Di Rollo. Che sta contro l’ala dell’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, sostenuto dall’ex segretario Marino Fardelli.

Petrarcone, in campagna elettorale fu protagonista di una violenta invettiva contro il Pd, nella quale ha tirato fuori tutte le scorrettezze politiche subite dal Partito nel corso degli anni. (leggi qui La scomunica di Petrarcone: «Maledetto il Pd ed i suoi antenati»).

Francesco Mosillo e Francesco De Angelis

Francesco De Angelis e Mauro Buschini ufficialmente ne sono stati fuori; il presidente del Consiglio Regionale è stato addirittura ai seggi delle Primarie per validare le schede ed assistere al voto. Ma la vulgata vuole che abbiano lavorato nell’ombra a favore di Petrarcone e Fardelli. Perché hanno rotto i contatti con Mosillo che fino a quasi un anno prima delle elezioni era invece un fedelissimo di Pensare Democratico.

E non basta. A guidare il Circolo Pd cittadino è Sarah Grieco (Pensare Democratico) che prima era fedelissima di Mosillo e ora sta sulle orme di De Angelis.

La sfuriata di Astorre

Bruno Astorre aveva già risposto alla lettera di Barabara Di Rollo. Lo aveva fatto dalla sede Provinciale del Pd, ricordando che lui stesso aveva contribuito in maniera determinante alle primarie, Buschini era stato ai seggi. Aveva riconosciuto tutto il valore della vittoria. E indicato la strada per la riconciliazione. (leggi qui I sassolini di Astorre sulle elezioni a Frosinone).

Il senatore Bruno Astorre © Imagoeconomica, Paolo Cerroni

In questi mesi però Enzo Salera è stato attento a non schierarsi né con il fronte di Pensare Democratico né con l’ala ex renziana del presidente della Provincia Antonio Pompeo. Di fatto si sta costruendo una sua componente: con la quale ha buttato giù Mario Abbruzzese dalla guida del Cosilam e sta costruendo la strada per avere un peso specifico personale all’interno del Pd. (leggi qui Niente battesimo ma niente silenzio: la rabbia di Salera contro il suo Pd e leggi qui Abbruzzese via dal Cosilam: Salera fa scattare la trappola).

Alla cena di Barbara Di Rollo, il segretario regionale Bruno Astorre è andato per dire che il Pd è uno solo. E che è inaccettabile quello che sta succedendo a Cassino, specchio della provincia di Frosinone. Stando ad alcune vulgate avrebbe sostenuto di essersi rotto il ca… di queste componenti che dilaniano solo il Partito.

E affinchè il messaggio fosse chiaro per tutti, pare abbia detto che non gliene frega “una ca… che tu hai vnto le elezioni da solo, che tu sei il presidente del Consiglio regionale e che tu hai la componente più forte, anche perché prima di venire qui ho parlato con Nicola Zingaretti che è perfettamente d’accordo con questa impostazione“.

Subito il congresso

La spaccatura di Matteo Renzi ha imposto al Pd di riscrivere l’agenda. E di recuperare in fretta tutte le posizioni. In maniera unitaria. Senza lasciare margini per lo scontro interno.

L’avvocato Sarah Grieco

Bruno Astorre ha ordinato la fine immediata del commissariamento del circolo Pd di Cassino. Via Sarah Grieco e subito il congresso cittadino per individuare un Segretario democraticamente eletto dalla base, insieme ad un gruppo dirigente che sia lo specchio di tutte le sensibilità.

È l’inizio della rivoluzione. Un po’ come Cristo nel Tempio.