L’azienda campana Terra di Briganti della famiglia Di Cicco è un incontro felice fra la storia e il futuro. Futuro biodinamico per tirar su vini sorprendenti. Lì dove un tempo si dava assistenza ai briganti
Marco Stanzione
Massimi-Berucci è un pezzo della storia del Cesanese. Ma ci sono tanti aspetti sconosciuti. Il vino talvolta si incontra con l’arte. E allora… nascono grandi capolavori: per la cantina e per le pinacoteche
La storia di Cannaceutica. Produzioni agricole ricavate dalla canapa in piena Valle di Comino. Le incomprensioni iniziali. Ora l’olio e la farina. Ma soprattutto… Raffaellesca, la birra con la cannabis
La storia di un bambino predestinato. Alle Elementari non faceva i temi sui giochi ma su come bisognava organizzare la vigna per ottenere un buon vino. E da grande ha realizzato la Masseria ‘A Canc’llera. la storia di Giuseppe Lavorgna e dei suoi splendidi rossi
Questa volta non è il racconto di una vendemmia o di un’azienda agricola. Ma di una passione totale. Che ha portato a trasformare il vigneto in un luogo dove fare ricerca e sperimentare. Portando alla luce vini unici. Quelli dei Pentri: “dove con l’uva ci parlano”
In un mondo nel quale la ‘parità di genere’ è una conquista consolidata, il fatto che sia una donna a portare avanti una cantina non dovrebbe fare notizia. Infatti sono i vini che riesce a realizzare a rendere grande Cantina Morone
L’arte di intrecciare vimini: a Roccasecca è quella dei ‘Canestrari’ gente come Silvio Tedeschi, che ha ripreso in mano un’antica tradizione e la sta accompagnando lì dove il progresso non dimentica il passato.
Ad Atina Patrizia Patini celebra il ventennale della certificazione Doc per il Cabernet locale. È stata l’occasione per ascoltare i discorsi tra i produttori di una grande eccellenza del territorio.
È l’area nella quale si producevano i vini dell’antica Roma. Poi i Monti Cecubi sono stati dimenticati. Fino agli anni Ottanta, quando c’è stato chi è tornato a produrre. Negli anni ’90 la svolta. E oggi…
In una delle contrade di Veroli sta prendendo piede il Birrificio Ciociaro. Nato dalla passione innescata da un kit e dai consigli degli amici che assaggiavano e suggerivano. E ora La Ciocia è anche una birra
La storia di una famiglia che decide “Cosa voglio fare da grande”. E sceglie di fare il mestiere dei nonni, tornando alle vigne. Ma in modo diverso: definendo un’identità. Nascono così i vini del Fosso degli Angeli
Sarà un cenone diverso. Ma nulla ci potrà togliere il gusto della buona tavola per salutare il nuovo anno. Cosa bere. Una serie di consigli per vini di qualità ed alla portata di tutte le tasche.
Una natività di quasi 90 metri quadrati. E tutta fatta a mano. Il presepe ‘con’ Roccasecca dentro realizzato da Gennarino Marcuccilli ed i suoi amici artigiani, ognuno con il suo mestiere. Che è arte.
Cambia il mondo, cambiano le scarpe, ma non cambia la voglia di Luigi Bendinelli di fare delle scarpe il centro della sua vita. Scarpe ‘notturne’ e ciocie per una terra che ha ancora molta strada da percorrere
A Sant’Elia Fiumerapido c’è quel che resta del vecchio cinema del paese. Un luogo della memoria bellissima di tempi in cui la fantasia trovava sfogo nel rito collettivo di guardare un film. Insieme.
Uno è commercialista e l’altro è consulente: la sfida di due fratelli che per passione iniziano a fare vino in un’area di grandi produttori. La novità della ‘viticoltura bio e sostenibile’
La spina dorsale del versante Barbaresco e un’eredità di tenacia familiare che ha figliato vini immensi. Che soggiogano la memoria nei mille profumi di beve memorabili.
A Castro dei Volsci l’iniziativa di 15 artigiani che, all’insegna dell’eroina volsca virgiliana, hanno aperto le loro botteghe e schiuso un mondo. Per coniugare tradizione e turismo. E dare speranza ad un settore considerato “antieconomico”.
Un prodotto di nicchia. E quella nicchia è il paesino montano del Cassinate. Dove famiglie intere seguono una tradizione millenaria e fanno ruotare la loro esistenza sulla regina dell’autunno.
Il Museo della civiltà Contadina e dell’Ulivo di Pastena è uno scrigno di cose belle e antiche. Che hanno il fascino irresistibile di tempi non sempre luminosi, ma che hanno segnato la mappa emotiva della Ciociaria. Perché un popolo lo riconosci da quello che fa. E da quello che usa.