Caso Formia al regionale. Durigon candida la Lega

Foto: Carlo Carino / Imagoeconomica

La linea di Claudio Durigon sulla crisi di Formia. Città da Tavolo Regionale, niente primarie: roba da sinistra. E rivendica una primogenitura per la Lega: "A Formia ha rinnovatoi e selezionato la classe dirigente”

Attendere. È l’imperativo categorico che si è imposto il centrodestra di Formia. Lo ha detto per primo il senatore Nicola Calandrini (FdI), lo ha confermato ieri il senatore Claudio Fazzone (FI). Più di tutti ne è convinto l’onorevole Claudio Durigon (Lega). Le diplomazie sono ferme nelle Cancellerie di Partito. Lo saranno sino a quando il dirigente del Ministero dell’Interno Maurizio Alicandro non avrà ultimato la ricognizione sui conti del Comune. E poi avrà inviato alla Prefettura la relazione dalla quale dipende se avviare l’iter di scioglimento e ritorno alle elezioni; oppure se lasciare in carica l’attuale amministrazione. (Leggi qui Il sindaco resta in carica. Ma è questione di giorni).

La verifica non si esaurirà in un lasso temporale breve. Nel frattempo le diplomazie hanno deciso di aspettare. E lavorare dalle retrovie.

Maurizio Alicandro è stato inviato a Formia per l’esame del Bilancio

Il coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon su questo punto la pensa esattamente come il suo omologo provinciale di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini. Entrambi sono convinti che bisogna pazientare: «anche perché – dice Claudio Durigon c’è tempo per l’apertura delle urne, qualora ci dovesse essere questa possibilità. Nella migliore delle ipotesi a luglio se non addirittura tra settembre e ottobre».

Formia al tavolo Regionale

Il ‘papà’ politico di quota cento ha letto attentamente le dichiarazioni rilasciate ad Alessioporcu.it del coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Claudio Fazzone. (leggi qui «A Formia non basta vincere: serve chi sa amministrare»).

Ha aggiunto qualcosa di più: «Formia è una città importante per la sua storia politico-amministrativa. Ed anche per le personalità che ha fornito nel corso del tempo alla politica provinciale, regionale e nazionale. La crisi, prevedibile, che ha investito l’attuale corso amministrativo al Comune, merita un doveroso passaggio su un tavolo regionale dello schieramento».

Formia è una piazza troppo importante: rientra in una logica di equilibri unitari. Insieme a Latina ed insieme a Roma. E forse anche a Sora ed Alatri. «Naturalmente la priorità – sottolinea Claudio Durigon sarà scegliere un candidato unitario per Roma Capitale. Poi a cascata, per i comuni capuologo (Latina) e quelli medio-grandi come Formia».

Da sx, Fazzone, calandrini e Durigon

Mai più fratture come quelle registrate a Terracina e Fondi lo scorso autunno? «Dobbiamo provarci senza tentennamenti, senso di responsabilità e buon senso.Le esperienze civiche dei sindaci Damiano Coletta e Paola Villa devono diventare quanto prima l’imperfetto ed il passato remoto della politica».

La Lega è pronta a governare

Il senatore Claudio Fazzone era stato molto realista. Invitando a guardare oltre le elezioni. Perchè «deve essere chiaro a tutti – ha detto il Coordinatore di Forza Italia – che non è sufficiente una coalizione in grado di vincere. Piuttosto è indispensabile una coalizione che abbia la capacità di governare dopo avere vinto le elezioni». Il difficile inizia il giorno dopo, quando sei obbligato a governare.

Claudio Durigon a questo punto sembra quasi rivendicare una sorta di diritto di prelazione nella scelta del candidato a sindaco. «Il Senatore Fazzone fa bene a parlare di una credibile e competitiva piattaforrma programmatica da sottoporre all’elettorato. C’è anche bisogno di personale politico che sappia convincere i cittadini o il popolo del centro destra a condividerla. La Lega, dalle Politiche e dalle Regionali del 2018 ha a Formia una classe dirigente pronta e matura. Pronta a veicolare questo messaggio e, in caso di successo elettorale, a realizzarlo sul campo».

«Il partito a Formia ha le migliori energie. Hanno saputo incarnare un necessario rinnovamento. Poi una capacità gestionale ed affidabilità sul piano amministrativo. E, perché no, anche acquisire quella dose di esperienza che nell’azione quotidiana di un comune medio grande come Formia non guasta mai. La Lega ha puntato molto su queste qualità. A Formia la sua struttura dirigenziale, dentro e fuori il consiglio comunale, è tra le più giovani su scala provinciale. Ma è già pronta ad assumere l’onere o l’onere dell’azione di governo».

Bocconi amari e si alle civiche

Claudio Durigon Foto: Alessia Mastropietro (Imagoeconomica)

Bando ai fraintendimenti: la Lega sta opzionando la candidatura a sindaco in caso di elezioni anticipate?

Claudio Durigon non non vuole mettere il carro davanti i buoi. Considera un «elemento imprescindibile l’unità del centrodestra. Abbiamo dovuto ingoiare di recente alcuni bocconi amari».

Il riferimento è alle elezioni amministrative di Fondi e Terracina dove il centrodestra era diviso a metà come una mela. «Tuttavia a Formia così come a Latina l’occasione per archiviare personalismi ed egoismi c’è».

Claudio Fazzone ha parlato della necessità di creare un fronte ampio, allargato alle civiche. Oppure il centrodestra tradizionale basta per contrastare l’annunciata ricandidatura del sindaco Villa e della sinistra? «Certo che no – ha osservato Durigon – . L’apertura alle liste civiche, che rappresentano benissimo e direttamente il territorio e le sue peculiarità, umane e professionali, è doverosa. Lo è perché il loro contributo in termine di valori e di esperienza è fondamentale per vincere e, soprattutto, per governare poi».

Durigon: Niente fughe in avanti

Una curiosità. Nei minuti che hanno preceduto mercoledì scorso la conferenza stampa finale del sindaco Paola Villa nella centralissima via Vitruvio veniva aperto, a sorpresa, il primo point elettorale. È il progetto, “Risorgimento Formiano” sostenuto dall’onorevole Gianfranco Conte: cinque volte deputato di Forza Italia e in due circostanze sottosegretario di stato con il governo Berlusconi. Al momento è sostenuto dalla sua lista civica Formia con te, Nuova Area e Fratelli d’Italia. Ma i vertici provinciali del partito di Giorgia Meloni ne sono a conoscenza e, soprattutto, condividono strategia e finalità?

Gianfranco Conte Foto © Paolo Cerroni / Imagoeconomica

Claudio Durigon non crede a quelle che definisce «fughe in avanti. Noi dobbiamo dare risposte alle città e non inseguire chi decide di fare la lepre nelle gare del mezzofondo nell’atletica leggera. Gianfranco è una risorsa del centrodestra. L’ha dimostrato in oltre mezzo secolo di attività parlamentare. Ma in questa fase emergenziale c’è bisogno di unità e coesione. Mi dicono che Fratelli d’Italia lo stia sostenendo. Tuttavia spero che sui tavoli regionali il Partito persegua quello che, ripeto, è un valore del centro destra, l’unità».

Primarie? Per Durigon è roba da Pd

Durigon infine boccia l’ipotesi di dar vita alle primarie per la scelta del candidato a sindaco del centro destra. Anche a Formia. «Una classe dirigente, matura e degna di questo nome, deve saper scegliere – ha concluso il coordinato regionale della Lega – .Le primarie le ha inventate il Pd e lo stesso Pd si è reso conto che non hanno portato bene a se stesso e nelle città che ha dovuto governare».

Intanto torna a parlare, dopo settimane di silenzio, Joseph Romano il coordinatore politico di “Ripartiamo con voi”. Cioè la lista civica che, ritirando a settembre i due assessori di riferimento dalla Giunta del sindaco Villa, è stata considerata “colpevole”. Di cosa? Unitamente al consigliere Antonio Capraro, della mancata approvazione della delibera per la salvaguardia degli equilibri di bilancio. E di conseguenza di aver accelerato la procedura per il commissariamento del comune.

Romano: spina da staccare prima

Joseph Romano

«Si è assistito ad un progressivo invecchiamento dell’azione amministrativa. Invecchiamento ascrivibile, a nostro avviso, alla mancanza di programmi e progetti attuativi circa il futuro di Formia. Poi all’indebolimento di uno concreto spirito di coalizione e coordinamento operativo. Le nostre idee, proposte e suggerimenti formulati nell’ottica di fiducia nel bene comune sono state considerate spesse quasi ostative. Quando se non di disturbo, per qualche “fumus” personale».

«Forse la spina era da staccare prima. Magari un anno fa, magari 6 mesi fa. Abbiamo sperato in un cambio di marcia. In questo progetto ci abbiamo creduto anche noi! Noi di “Ripartiamo con voi” abbiamo contribuito con i nostri 1800 voti alla vittoria di questa amministrazione! Qualcuno dimentica un aspetto. Nella primavera del 2018 siamo stati noi i corteggiati dalla neo compagine civica e non sicuramente siamo stati noi i corteggiatori! Ne siamo stati lusingati e ne abbiamo condiviso il programma, certi di poter collaborare».

Poi la chiosa: «Purtroppo ciò non è avvenuto. Perché dal primo giorno dell’insediamento di quest’amministrazione, anzi prima ancora (non dimenticherò mai la notte della vittoria al ballottaggio, il 24 giugno 2018, quando dal palco del piazzale del parcheggio multipiano ‘Aldo Moro’ la Sindaca ringraziò tutti tranne “Ripartiamo con voi” ma forse è stata l’emozione) siamo stati targati come “quelli della clinica, quelli della lista aziendale”».