Il dogma di Fagiolo

Foto: © Roberto Vettese, TELEUNIVERSO

Le rivelazioni di Mimmo Fagiolo su quello che sta accadendo nella Lega. Lo scontro con Ottaviani. Il rapporto privilegiato con Zicchieri. la sua verità sulla caduta di cassino. E sulla candidatura di Abbruzzese. Ma anche sul confino di Palombo e Forte. E tanto altro ancora

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

Matteo Salvini fa tutto e senza di lui non si può far nulla; il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani sta perdendo tempo se pensa di stare nella Lega e allo stesso tempo costruirsi un suo Partito; la Moschea a Frosinone si può fare, ma non lì; l’ex coordinatore Fabio Forte si è autoescluso; a Cassino è stato Carmelo Palombo a decidere di buttare giù l’amministrazione comunale di centrodestra e non il coordinatore regionale Francesco Zicchieri; che non gioca a nascondino ma al massimo, una volta alla settimana, fa il calciatore. Mimmo Fagiolo non è solo il Coordinatore della Lega di Frosinone: è un oracolo che svela il presente ed il futuro del suo Partito.

Profezie ed esegesi le sentenzia nel corso della puntata di A Porte Aperte che lo ha visto ospite giovedì sera su Teleuniverso.

Una sola Lega

Quante Leghe esistono a Frosinone?

Una e una sola Lega Nord. Non ci sono alternative alla Lega all’interno della Lega stessa. Non ci sarà mai spazio per persone al di fuori di Salvini: è lui l’allenatore, il presidente, il centravanti, il regista, lo stopper ed il portiere della squadra.

Però da fuori si vedono almeno 3 Leghe: la Lega di Zicchieri – Fagiolo è diversa dalla Lega di Ottaviani e Movimento Italia, che a loro volta sono diverse dalla Lega di Fabio Forte…

(leggi qui Pasqua di guerra tra Ottaviani e il gruppo della Lega a Frosinone). Nicola Ottaviani è un valore aggiunto, ma io Movimento Italia non so cosa sia e non so chi ne faccia parte. Io non ne voglio neanche sentire parlare.

Allora se va tutto bene perché avete negato la parola ad Ottaviani alla convetion regionale delle settimane scorse?

(leggi qui E la Lega sconfessa subito Ottaviani) Non sono stato io che non lo ho fatto parlare e non so chi abbia fatto la scaletta. Noi come gruppo di Frosinone, insieme ad altri Comuni, siamo arrivati a Roma, ma Nicola neanche c’era in quel momento. Io non ho avuto modo di confrontarmi con Nicola e quel giorno che lui ha presentato il movimento a Montecitorio ero dal dentista. Quando lo ho visto sono rimasto perplesso.

Nega anche che Zicchieri e Salvini ce l’avessero con lui, quello stesso giorno, quando hanno detto che “Nella Lega non c’è spazio per Movimenti”?

Non lo posso negare. Con lui ce l’aveva anche il sottosegretario Claudio Durigon. Tutti gli avevano detto che non era opportuno lanciare il suo Movimento.

Ci sono due Leghe anche a proposito della Moschea che si vorrebbe realizzare a Frosinone: Ottaviani pensa che si debba fare e sia una grande occasione con cui qualificare Frosinone, voi no…

(leggi qui Moschea a Frosinone, la Lega dice… nì). Io ho rispetto per chi crede in qualcosa: dalla politica, al calcio, alla religione. Non posso pensare di vietare di realizzare un luogo in cui pregare. Ma conosco le carte e lì è stato presentato un progetto che prevede l’abbattimento di un rudere in cemento armato e la realizzazione della moschea. Sarebbe la seconda del centro sud Italia e lì porteresti migliaia di persone. Ma quella è una zona residenziale e non si può realizzare un luogo di culto di quelle dimensioni. Lì non ci sono servizi, non ci sono parcheggi: non è quella la zona giusta. La zona giusta è quella che si chiama “zona servizi”, lì i tecnici incaricati vanno e realizzano la moschea. La Lega dice sì alla Moschea se si rispettano le leggi. Ma Via America Latina ha problemi anche solo quando entrano ed escono i bambini da scuola. E soprattutto non è una questione di deprezzamento delle case, questa è una idiozia.

Il caso Cassino

Chi sarà il coordinatore provinciale al posto di Palombo? Se venisse nominato Commissario Cedrone come lo vedrebbe?

Non lo so, me lo auguro, ma dovete chiederlo a Zicchieri.

Perché avete cacciato il coordinatore provinciale Palombo dal Partito?

Palombo non è stato cacciato ma si è dimesso per quello che è accaduto a Cassino. Si è dimesso non appena sono state consegnate le liste. Coerentemente con i disastro che è stato fatto.

La gestione delle trattative alle comunali di Cassino non è stata molto felice. C’è un memoriale di Palombo, confermato dal segretario dimissionario Di Muccio: dicono che è stato Zicchieri ad ordinare la caduta di D’Alessandro.

(leggi qui Il J’Accuse di Palombo: si dimette e punta il dito su Zicchieri e Gerardi) D’Alessandro lo ha fatto cadere il gruppo consiliare della Lega, con le proprie firme, insieme agli altri gruppi che hanno firmato. Questa è la nostra responsabilità. Palombo ha detto che non c’erano più le condizioni per andare avanti e bisognava farlo cadere: non è vero che Zicchieri gli abbia imposto la caduta. Ciò che conta però è che noi alla fine andremo uniti con tutto il centrodestra per Mario Abbruzzese.

Andate con Abbruzzese dopo avere detto, fino alla settimana prima “Mai con Abbruzzese” e “Mai con Forza Italia”…

(leggi qui Il peggiore incubo della Lega nel giorno della candidata). Chi ha detto ‘mai con tizio’ o ‘mai con Caio’ oggi non è con la Lega a sostenere Abbruzzese.

Veramente la dichiarazione viene attribuita all’onorevole Francesca Gerardi che è ancora felicemente nel Gruppo parlamentare della Lega a Montecitorio…

Se mi dite che lo ha affermato Francesca Gerardi, io rispondo che lei era lì ed ha applaudito la candidatura di Mario Abbruzzese, questi sono i fatti.

Forte si è autoescluso

Cosa è successo con l’ex coordinatore Fabio Forte?

(leggi qui Bombe leghiste sul Carroccio: iniziata la guerra di Savo e Forte). Chiariamo una cosa: Forte era coordinatore all’epoca di Noi con Salvini. Poi è arrivata la Lega che è un’altra cosa.

E perché con Salvini andava bene e con la Lega non più?

Fabio Forte lo conoscevo da tempo, ma lo ho incontrato politicamente quando entrai in “Noi con Salvini”: con lui c’è sempre stato un feeling. Lui in quel momento doveva dare il meglio per arrivare a marzo 2018 da coordinatore e candidato in pectore, sono arrivati allo strappo quando sono state presentate le candidature.

Cosa ha fatto per meritare di non essere candidato e poi per essere cacciato?

Non ci sono questioni personali: lui si è autoescluso. In quel momento anteponeva la sua persona al Partito ed è stato commissariato perché le sue decisioni affrettate e non lucide lo hanno portato a questa conclusione.

Quali decisioni?

Minacciare di non presentare la lista della Lega alle Regionali come rappresaglia per non essere stato candidato al collegio Uninominale di Frosinone. Il tutto a poche ore dal termine per la presentazione delle liste. Già questo è un esempio. A ciò si deve aggiungere la sua candidatura a sindaco di Arpino senza concordare nulla con il Partito. Tutte queste cose insieme hanno portato alla sua autoesclusione.

Gagliardi sindaco dopo Ottaviani

Si sostiene che abbia parlato con Claudio Durigon del dopo Ottaviani a Frosinone.

Abbiamo parlato di tante cose. Sì, anche di questa.

E nel corso di quel confronto avete fatto il nome di Carlo Gagliardi.

Io vorrei sempre sapere chi è ad informarvi su queste cose. In ogni caso posso dire che Carlo Gagliardi è la persona che in questo momento, se si fermassero le bocce ad oggi, sarebbe il politico che meglio di chiunque altro interpreta la sintesi della Lega a Frosinone. E per questo sarebbe il più adatto ad essere il nostro candidato sindaco.

Dopo avere fatto cadere Cassino vi preparate a far cadere anche Frosinone?

Ma proprio per niente. Ripeto che a Cassino non è stata la Lega a far cadere l’amministrazione bensì i consiglieri leghisti di Cassino insieme agli altri. A Frosinone si vota fra tre anni.

Fagiolo e Zicchieri

Zicchieri snobba la Ciociaria?

Zicchieri è almeno due volte a settimana a Frosinone, e poi ha un Partito che è sul territorio, non gioca assolutamente a nascondino. Al massimo gioca a pallone, ogni sabato. Almeno questo glielo possiamo concedere al di fuori della nostra provincia? Scherzi a parte Francesco Zicchieri è uomo di Partito ed è la massima carica della Lega nel Lazio, un partito che va bene così com’è.

Deferito, processato, sospeso, cacciato. Eppure lei è sempre qui. Allora è vero che Zicchieri ha un occhio di riguardo per lei.

Io non sono mai stato deferito ai probiviri. Gira un pezzo di carta intesta della Lega che non si sa bene chi abbia scritta e con una firma non leggibile: un foglio nel quale si sostiene che sarei stato sospeso. È un falso. Io capisco di essere antipatico, ma dire che sono stato sospeso o commissariato è una bugia.

Il tutto nasce da quell’insulto allo stadio durante Frosinone – Fiorentina (leggi qui La puzza di Fagiolo che imbarazza la Lega) per il quale sono stato ampiamente rimproverato. Ho già chiesto scusa all’epoca e se fosse necessario lo ripeto anche adesso: ma era un insulto a chi mi ha insultato, a chi ha sottolineato che era di un comune vicino ed era lì per tifare contro il Frosinone. È stata una reazione da tifoso e non da politico. Forsa è stata una reazione fuori dalle righe: però se uno ti taglia la strada al semaforo e ti insulta pure mi sembra che il minimo sia rispondergli per le rime, la politica non c’entra niente.

Si narra che i suoi rapporti con gli altri parlamentari eletti sul territorio non siano idilliaci…

I miei rapporti con gli altri onorevoli sono ottimi, splendidi, bellissimi.

E nel partito senza anime, senza guida provinciale, con un leader regionale sportivissimo e con un Capitano uno e trino per due tutti vissero felici e contenti… In attesa delle mosse di Nicola Ottaviani.