Verso la nuova maggioranza M5S – Pd anche in Regione Lazio

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L'intesa nazionale tra M5S e Pd avrà conseguenze in regione Lazio. Dove tutto è nato. Il 5 Stelle appoggerà la maggioranza di Zingaretti. Avrà due assessorati. In uscita verso il Governo Manzella e Bonaccorsi, come sottosegretari. Ma il rimpasto potrebbe essere più ampio

Prossima fermata la Regione Lazio. L’accordo che ha portato Pd e M5S a varare il nuovo governo nazionale ora avrà ripercusssioni sugli assetti della giunta governata da Nicola Zingaretti. I consiglieri a 5 Stelle entreranno in maggioranza: esprimeranno uno o forse due assessori. Ma non sarà un’operazione indolore. Per i grillini.

L’intesa di fatto

È la conseguenza pratica dell’intesa intessuta nelle settimane scorse tra la capogruppo grillina Roberta Lombardi e gli uomini di Nicola Zingaretti. Vista in campo già nelle ultime sedute del Consiglio Regionale del Lazio: quando i gruppi del Pd e del M5S si sono fatti sponda a vicenda.

Roberta Lombardi © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Il mese scorso i 5 Stelle hanno aiutato il centrosinistra ad approvare un documento strategico come il Piano Territoriale (leggi qui L’intesa arriva all’alba: la Regione Lazio approva il Piano Territoriale). Nelle ore successive è stato il Pd a dare il suo fondamentale appoggio all’approvazione della legge sul Compostaggio che verrà votata nella prossima seduta di Consiglio. (leggi qui Regione, spengono la luce alle 4.30: il voto non c’è, l’asse Pd-M5S si). La manovra a tenaglia è scattata alle 3 del mattino, come rivelano alcuni retroscena. (leggi qui: Il Retroscena. Così la ‘sintonia’ Pd-M5S ha blindato l’Aula della Regione Lazio).

La sintonia era evidente già da alcuni giorni. Al punto che il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli (Cambiamo!) lo aveva fatto mettere a verbale. (Leggi qui: Test Pd – M5S: tensioni in Regione, «Preparano la nuova maggioranza»).

Pisana – palazzo Chigi e ritorno

Quell’asse realizzato nell’Aula della Pisana ha costruito la strada che è riuscita a portare un nuovo governo Pd-M5S a Palazzo Chigi. E ora si prepara a tornare in Regione Lazio varando anche qui una nuova alleanza.

L’assessore Gian Paolo Manzella con l’imprenditore Francesco Borgomeo

Il pretesto al rimpasto in Giunta Regionale lo daranno gli incarichi di Governo che verranno assegnati nelle prossime ore. Nell’elenco dei vice ministri e sottosegretari ci sono i nomi di due assessori dell’esecutivo guidato da Nicola Zingaretti. Il primo è l’assessore allo Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella, zingarettiano di sicura fede; il Governatore e Segretario nazionale Dem ha prenotato per lui il posto di Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico. Il secondo nome è quello di Lorenza Bonaccorsi, nome molto vicino a Paolo Gentiloni: è in procinto pure lei di lasciare la Giunta per trasferirsi al Governo ma non è ancora chiaro in quale Ministero. (Come avevamo annunciato il 30 agosto scorso: leggi qui Il rancore di Luigino, il gelo di Conte: il Lazio prossimo laboratorio).

Rimpasto mini o full

Nicola Zingaretti a quel punto divrà decidere se operare un rimpasto mini, facendo entrare in giunta due assessori grillini. Oppure un rimpasto full con un radicale cambiamento di assetti.

Le indiscrezioni citano l’assessorati all’Ambiente e Agricoltura, guidato oggi da Enrica Onorati. Andrebbe avvicendata non tanto per una questione di risultati raggiunti o non: ma perché quell’assessorato diventerebbe la nuova linea del fronte con il Comune di Roma per ridisegnare in maniera congiunta le politiche ambientali tra Roma Capitale e Regione Lazio.

Un altro assessorato a rischio è quello alle Politiche sociali, guidato da Alessandra Troncarelli.

Mauro Buschini © Imagoeconomica Stefano Carofei

Chi entra, chi esce e chi si sposta? Sul rimpasto sono già allavoro il vice presidente della Regione Daniele Leodori, il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini, con l’appoggio del direttore generale Albino Ruberti. Da giorni rispondono al telefono solo a pochissime persone. E mai quando sono in riunione.

Sul fronte grillino, i nomi degli assessori sono esterni: si parla di tecnici individuati attraverso il criterio dei curriculum.

La rottura

Non seguirtanno in maggioranza due consiglieri del Movimento 5 Stelle. Davide Barillari si è schierato da oltre un anno contro qualsiasi forma di dialogo con il Pd di Nicola Zingaretti. Del quale ha la peggiore considerazione possibile (leggi qui  (leggi qui Barillari al M5S: «Niente accordi con Zingaretti, ho visto le sue porcate»). Al punto che qualche mese fa aveva scritto un post rivelando di sentirsi in una gabbia dorata. (leggi qui Barillari in crisi con il M5S: «Voglio uscire dalla gabbia dorata»). Poi però si era tenuto i malumori e soprattutto l’indennità da consigliere regionale. (leggi qui Barillari si tiene le coliche e non lascia il Movimento 5 Stelle).

Foto © Stefano Carofei, Imagoeconomica

Anche la settimana scorsa Davide Barillari ha confermato tutto il suo disagio. (leggi qui L’ultimo Barillari nella foresta: «Pd peggiore della Lega»). Sulla stessa lunghezza d’onda c’è il consigliere grillino Gaia Pernarella di Latina. Le indiscrezioni dicono che pure lei resterebbe in opposizione.

Ora, il prossimo passaggio è l’assegnazione degli incarichi ai sottosegretari. Poi, prossima fermata, la Regione Lazio.