Cangemi parla con la Lega. E Fagiolo telefona a Fratelli d’Italia

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Trattative in corso per portare nella Lega il vice presidente del Consiglio regionale Giuseppe Cangemi. Mentre dal Carroccio Domenico Fagiolo telefona al senatore Ruspandini

La trattativa politica è avviata. C’è chi giura che sia anche a buon punto. Nessuno è in grado di dire però in quale verso: se il vice presidente del Consiglio regionale Giuseppe Cangemi sia ad un passo dall’entrare nel Gruppo della Lega; oppure l’intenso confronto con i plenipotenziari Claudio Durigon e Francesco Zicchieri alla fine non lo abbia convinto.

Eletto in Forza Italia, uscito dal Gruppo al culmine di un feroce scontro politico con il coordinatore regionale Claudio Fazzone, il Consigliere Giuseppe Cangemi aveva rotto con il Partito durante la discussione per l’assegnazione della strategica presidenza della Commissione Sanità. Il Gruppo aveva preferito il formiano Pino Simeone. (leggi qui Terremoto in Forza Italia: Simeone e Cangemi lasciano dopo il caso Ciacciarelli. E anche qui: Commissioni, ecco il quadro delle presidenze. Cangemi non rientra). Innescando la rottura (leggi qui Cangemi ad Aurigemma: «Sei una merda. Poi ti spiego il perché»).

L’uomo del Patto d’Aula

GIUSEPPE CANGEMI

Da allora Giuseppe Cangemi è passato al Gruppo Misto. Dal quale ha avuto un ruolo sempre dialogante con la non – maggioranza di Nicola Zingaretti. Al punto di diventare uno dei due firmatari del famoso Patto d’Aula. È l’accordo politico raggiunto dall’allora capogruppo Pd Mauro Buschini con i due esponenti del Misto Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi per garantire un’opposizione costruttiva. Nei fatti furono per oltre un anno i due voti che le urne non avevano dato a Nicola Zingaretti nel 2018 quando aveva vinto le elezioni come Governatore del Lazio ma con un consigliere regionale in meno del necessario per avere la maggioranza. (leggi qui Buschini porta a Zingaretti la nuova maggioranza in Regione).

Dopo quel passaggio, Giuseppe Cangemi era diventato vice presidente del Consiglio regionale, prendendo il posto del suo collega Adriano Palozzi, momentaneamente sospeso in quel momento dalla magistratura. (Leggo qui Regione, Palozzi sospeso: al suo posto entra Angelilli. E Cangemi vice presidente).

Nessuna conseguenza in Regione

Roberta Lombardi © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Le conseguenze di un passaggio di Giuseppe Cangemi nella Lega sarebbero pressoché nulle sotto il profilo numerico.

Infatti il Patto d’Aula è stato superato dalla nascita di Italia Viva e dall’adesione di Enrico Cavallari al Partito fondato da Matteo Renzi.

Inoltre le linee di dialogo tra Nicola Zingaretti ed il Gruppo del Movimento 5 Stelle sono solide e collaudate.

L’eventuale adesione di Cangemi alla Lega non metterebbe a rischio il governo Zingaretti. Ma potrebbe mettere in discussione la sua vice presidenza d’Aula. Che potrebbe essere rivendicata dal precedente titolare Adriano Palozzi, oggi nel Misto – Cambiamo e meno ostile della Lega.

Gente che viene e gente che va

DOMENICO FAGIOLO

Il dialogo di Zicchieri e Durigon con Giuseppe Cangemi non è il solo aperto in questo momento. Nell’elenco c’è anche Gianni Sammarco, storico esponente di Forza Italia a Roma. Con il quale però i rumors sostengono che la pista sia meno calda di quella aperta con il vice presidente d’Aula in Regione.

Nella Lega che si allarga sempre di più a Forza Italia inizia a stare stretto Mimmo Fagiolo, il consigliere comunale di Frosinone che è stato a lungo vice coordinatore provinciale della Lega.

Non si trova politicamente a suo agio su un Carroccio sempre più affollato da esponenti di quella Forza Italia che fino a qualche mese fa la Lega combatteva.

Esponente storico della Destra, i rumors sostengono che Mimmo Fagiolo abbia intensificato le sue telefonate con il senatore Massimo Ruspandini, leader di Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone. Dove – dicono i sondaggi intenri – FdI ha già superato la Lega.