I magnifici sei diventano cinque e cambiano angolo d’attacco: si danno al cabaret

A Cassino l'opposizione imbraccia l'arma dell'ironia per mettere in difficoltà il sindaco. Enzo Salera guarda all'agosto rovente del Pd cittadino. Con la lotta per la Segreteria. Tra Fionda e Pontone. Ed il dovere morale di curare le fratture.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’opposizione consiliare a Cassino va da Italia Viva alla Lega, passando per civici di destra e delusi di sinistra. E sembra non aver ancora capito la bocciatura che il popolo ha dati ai “carrocci” di Petrarcone prima e Abbruzzese poi. È ancora frastornata, al punto da non presentare neanche emendamenti al bilancio – l’Abc delle minoranze, in genere – ma di contro si è data, sia detto con rispetto, al cabaret.

Cosa significa? Che i toni duri da campagna elettorale sono stati pian piano sostituiti quelli dell’ironia. Talvolta pungente, altre meno, ma comunque usata come grimaldello. Lo teorizzò l’anarchico Bakunin e fu poi il manifesto del Sessantotto: “Una risata vi seppellirà”. Nell’ultimo comunicato diramato nella giornata di sabato viene preso per i fondelli il sindaco. Con una vena ironica degna dei migliori autori satirici. Peccato che l’oggetto in questione sia la sanità e che ci sarebbe dunque poco da scherzare.

Anche perché, pur volendo restare solo all’aspetto politico, c’è poco da ridere visto che l’opposizione continua a perdere pezzi.

La ‘vendetta’ contro Michelina

I consiglieri leghisti Michelina Bevilacqua e Franco Evangelista

Michelina Bevilacqua non si è infatti unita ai “magnifici sei”, durante la loro ultima conferenza stampa. E per l’occasione sono rimasti in cinque, non essendo riusciti infatti a sostituire la leghista con Luca Fardelli come nell’ultima conferenza stampa.

Eppure fino a poche settimane fa la consigliera firmava comunicati con Italia Viva. E invece ora non è stata neanche convocata per condividere il documento. Probabilmente perché lo scorso weekend si è intrattenuta con il sindaco e la maggioranza e ha nei fatti scaricato parte dell’opposizione.

I cinque rimasti, in vista del Consiglio comunale straordinario di domani ci provano ugualmente. Sono Mario Abbruzzese, Salvatore Fontana, Giuseppe Golini Petrarcone, Franco Evangelista e Massimiliano Mignanelli. Ora l’accusa al sindaco non è più quella di voler favorire la sanità privata. Ma di non essere all’altezza.

“Sindaco in affanno sul caso sanità”

I consiglieri di opposizione (da sinistra) Massimiliano Mignanelli, Peppino Petrarcone, Salvatore Fontana e Mario Abbruzzese

«Salera, in chiaro affanno, ha iniziato una girandola di incontri. Incontri culminati con il “colpaccio” del colloquio nientepopodimeno che con il Ministro della Salute in persona. E’ stato un attimo, un battito d’occhio, un nanosecondo»

Da cosa? «Da non c’è nessuna emergenza. E comunque il Sindaco non può fare nulla” a “Ho scongiurato quello che fino a poche ore fa era una certezza. Cioè la chiusura dell’Anestesia e Rianimazione».

Poi aggiungono che «I due problemi però restano sul tappeto. E nessuno è al momento in grado di risolverli. Primo. Se è vero che c’è un concorso… in corso, come mai nessuno lo ha detto all’inizio della polemica? Delle due, l’una. Salera non sapeva assolutamente nulla. Il che è grave. Perché il massimo rappresentante della città è all’oscuro di fatti che lo riguardano direttamente».

… e l’opzione sadismo politico

Enzo Salera e Sara Battisti durante l’assemblea cittadina del Pd

«Se invece sapeva tutto sarebbe ancora più grave. Perché lasciare l’intera Cassino con l’angoscia di un ospedale per il quale non si intravedono soluzioni (che in realtà ci sarebbero) ha un sapore di sadismo politico. E nessuno vuole pensarlo».

La cosa più interessante è scritta tra parentesi. Le soluzioni in realtà ci sarebbero. E non sarebbe forse il caso di esporle per valutarle? Disinnescando cosi il rischio di essere classificati come stucchevole protesta mettendo sul tavolo invece quella che potrebbe rivelarsi una nobile proposta? E mettendo così finalmente in difficoltà questa amministrazione: con proposte oggettive che non è stata in grado di sviluppare.

Lo stesso rischio corre la critica preventiva al sindaco sul fatto che non sia credibile. Più utile sarebbe stato attendere il primo agosto e poi magari smascherare, con i fatti, le promesse eventualmente non mantenute dal sindaco dopo l’annuncio fatto venerdì. (leggi qui Fantini porta bene a Salera. Rianimazione non chiuderà).

Poi magari succede che gli anestesisti arrivano. E che all’opposizione di Cassino tocchi lo stesso destino che è toccato a Salvini con Conte dopo la trattativa in Europa sul Recovery Fund. E se invece avranno ragione loro avrà perso la città, non sarà una vittoria dell’opposizione.

La cambiale di Sarah è Pontone

Sarah Grieco

Intanto anche il sindaco Salera, dal canto suo, è impegnato sul fronte politico, oltre che amministrativo. L’assemblea di circolo di venerdì del Pd ha dato il via libera a Luca Fantini. Tuttavia ora in casa dem inizia la contesa per la leadership cittadina.

Il consigliere regionale Sara Battisti ha invitato a fare un congresso unitario, ma sono tante le differenze da superare. Anche all’interno del gruppo dirigente e dell’amministrazione comunale. Perché se in tanti, in primis il sindaco, vedono in Romeo Fionda il segretario “ideale” altri gridano al rinnovamento. E non è certo un mistero che il giovane Pierluigi Pontone goda di ottimi sponsor anche all’interno dell’amministrazione.

Ed è proprio su di lui che vorrebbe puntare Sarah Grieco. Nell’ottica di un congresso unitario potrebbe essere la figura ideale. Ma non senza il via libera del sindaco Salera.

I tempi delle “scollature” tra amministrazione e Partito che nel 2016 hanno fatto perdere le elezioni a Petrarcone non torneranno mai più. Forse!