Ceccano, nasce ‘Casa Comune’. Il Pd? Cerca monolocale per single

Il campo largo, di cui non fa parte il Pd, si riunisce a Ceccano in una 'Casa Comune'. Che piace molto al Dem Antonio Pompeo di Base Riformista. L'altro Pd invece si prepara al congresso.

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Agatha Christie, regina del mistero, diceva che «un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». E ormai non è più un mistero che Antonio Pompeo voglia Emanuela Piroli come regina del centrosinistra di Ceccano. Anche il leader provinciale di Base Riformista, corrente minoritaria del Pd ciociaro, ha difatti celebrato ieri sera l’inaugurazione della Casa Comune: il quartier generale de Il Coraggio di Cambiare.

È la coalizione elettorale con tutto il campo largo che sta intorno al Partito Democratico. Un mondo fatto di ambientalismo, associazionismo, sinistra storica e riformista che lo scorso autunno si è raccolto intorno alla dottoressa Piroli. Che il Pd, secondo Pompeo, avrebbe dovuto sostenere: invece i fatti dicono che alla fine è stato candidato l’uomo venuto dalla destra, Marco Corsi, già presidente del Consiglio nell’amministrazione comunale a guida Fratelli d’Italia.

Emanuela Piroli

È il primo indizio scaturito dopo la sonora Lezione delle Comunali. Il centrodestra di Caligiore avrebbe battuto comunque l’intero centrosinistra riunito attorno all’aspirante prima cittadina. Ma, con tutta probabilità, al ballottaggio e non al primo turno: avrebbe vinto, ma non stravinto. (Leggi qui Anatomia di una crisi: il centrosinistra a Ceccano e Da Stalingrado ciociara a roccaforte di patrioti).

La Casa Comune

Invece, nella sua corsa allo scranno più alto di Palazzo Antonelli, Emanuela Piroli è stata appoggiata esclusivamente da altre tre forze politiche di area: Cives Ceccano, Europa Verde-Democratici e Ceccano a Sinistra, ovvero la sua lista civica, la fusione di Verdi e Articolo 1, e la formazione trainata da Rifondazione Comunista. Italia Viva Ceccano, nata nel pieno della campagna elettorale, è uscita allo scoperto soltanto dopo le Elezioni Amministrative 2020. Ma era già parte della squadra.

Ora, però, c’è un’allargata Casa Comune. Che, pur concepita in precedenza, appare sulla stessa lunghezza d’onda dell’associazione Volume lanciata da Pompeo poche settimane fa da Ferentino: con e per il territorio. Ecco perché il presidente della Provincia si è complimentato con Il Coraggio di Cambiare.

E la sua stima nei confronti di Piroli si era già concretizzata due mesi fa: affidandole il ruolo di portavoce istituzionale del Progetto Artemis, che previene e contrasta i fenomeni legati alla violenza di genere. È questo, prima del terzo che ha fatto la prova, il secondo indizio. (Leggi qui Violenza sulle donne: quando l’uomo non è uomo).

Il Coraggio di Cambiare ha ormai creato una coalizione che ingloba partner naturali come Base Riformista, Possibile, Demos e Pop, ma anche il Movimento 5 Stelle. Sta riunendo i Partiti e movimenti progressisti. Ovvero quella che, tranne che a Sora e prossimamente nel Capoluogo, resta la problematica missione del Pd ciociaro. Va sottolineato altresì che è stato invitato anche il segretario democrat Luca Fantini, ma era impegnato col Direttivo provinciale. Pur volendo, era impossibilitato a partecipare.

Il Pd bruciato sul tempo

Antonio Pompeo

Un allargamento avrebbe dovuto farlo a breve anche il commissariato Partito Democratico di Ceccano: rinascere per ricostruire l’ex Stalingrado ciociara ridotta ad un pallido ricordo dai Patrioti di centrodestra. Il Pd, come del resto il sodale Psi, è un grande assente nella Casa Comune. Per ora cerca un monolocale per single: per riunirsi la prossima settimana e dare il via ai lavori di preparazione del Congresso cittadino.

Il circolo di Ceccano è per ora retto dal commissario Angelo Pizzutelli, componente della segreteria provinciale guidata da Luca Fantini e capogruppo consiliare del Pd Frosinone. Un circolo prevalentemente orientato verso Pensare Democratico: la corrente maggioritaria provinciale incarnata da Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti. Ora ha un Commissario che è uomo di equilibrio e garanzia. Non a caso, l’uomo che in queste settimane è emerso nel dibattito è in quota Base Riformista: è il ripudiato ex capogruppo consiliare, “Mister Tesseramento” Giulio Conti, che punta ormai a diventare segretario.

Lui, anche se in disparte, c’era nella Casa Comune: la grande dimora del centrosinistra con cui l’asse Pd-Psi deve ormai fare i conti. (Leggi qui Giulio Conti 2: la vendetta è un piatto che si serve freddo).

Doppio schiaffo

I cittadini presenti all’inaugurazione della ‘Casa Comune’ di Piazza 25 Luglio a Ceccano

Lo schiaffo morale de Il Coraggio di Cambiare è doppio: ha inaugurato la nuova sede nella centrale Piazza 25 Luglio. Proprio di fronte al più recente e ormai dismesso circolo del Partito Democratico di Ceccano. Nonché a quella che in Via Salita al Castello, prima delle versioni democrat (Pds-Ds-Pd), fu la storica sezione del Pci.

«Un luogo fisico di incontro del quale si è discusso sin dal termine delle elezioni dello scorso settembre 2020 – viene presentato così -. Una necessità derivata dalla positiva esperienza delle amministrative, che ha spinto il coordinamento a lavorare sin da subito per continuare il percorso politico, condiviso dalle forze che lo compongono».

Perché, anche secondo il sindaco di Fdi Roberto Caligiore, la coalizione di Emanuela Piroli è andata oltre ogni aspettativa principalmente grazie a un fattore: la coerenza. Non è stata eletta “solo” la candidata sindaca, come spesso accade alle mini-coalizioni, ma anche il capolista di Cives Ceccano Andrea Querqui: il figlio d’arte – dell’ex sindaco e consigliere Gianni – risultato il più votato di tutti dopo la “Miss Preferenze” di Fratelli d’Italia, l’ormai vicesindaco Federica Aceto.

Chi c’era e chi no

I consiglieri comunali Emanuela Piroli e Andrea Querqui (Il Coraggio di Cambiare)

Presso la Casa Comune, oltre a Pompeo ha presenziato anche il vicepresidente della Provincia di Frosinone Luigi Vacana. E poi, a ruota, tutti gli altri: Simone Oggionni, responsabile nazionale Cultura di Articolo 1; l’ex pentastellato Marco Cacciatore, consigliere regionale di Europa Verde; l’assessore di Cassino Danilo Grossi, coordinatore regionale di Pop, movimento presieduto dalla consigliera regionale Marta Bonafoni; Anna Rosa Frate, portavoce di Possibile Frosinone; Christian Bellincampi, consigliere M5S nel Capoluogo; non da ultimi, per Demos, il coordinatore provinciale e assessore cassinate Luigi Maccaro e l’esponente cittadina ed ex sindaca ceccanese Manuela Maliziola.

Presente anche Giovanni Morsillo, consigliere nazionale e presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI): perché in città, anche a detta de Il Coraggio di Cambiare, bisogna conservare la memoria per annientare ogni residuo di nazifascismo. Assente, ma solo per impegni pregressi, il co-coordinatore provinciale di Italia Viva Frosinone: il consigliere provinciale Germano Caperna.

Tra i renziani fabraterni figurano anche tre candidati consiglieri di Cives Ceccano: Giulio Pizzuti, Alessandra Anelli e Valentino Bettinelli, quest’ultimo nel movimento giovanile Progresso Fabraterno. E, a suggellare la vicinanza ai Cinque Stelle, è scattato anche l’imprimatur a distanza della papabile leader del M5S territoriale: Ilaria Fontana, sottosegretaria ciociara alla Transizione Ecologica. (Leggi qui Italia Viva non lascia, raddoppia. E ora i territori e qui L’ambiente come chiave per la leadership. L’ascesa della Fontana).

Una scelta emblematica

I coordinatori provinciali di Italia Viva Valentina Calcagni e Germano Caperna con i vertici IV di Ceccano

Che la scelta di Piazza 25 Luglio non sia stata affatto casuale, nell’occasione, lo ha evidenziato il coordinatore dei Cambiamentisti: l’ex amministratore sinistrorso Salvatore Raoni, oggi tra i dirigenti della Federazione cittadina dei Verdi.

«Si è deciso – ha detto – di porre qui la sede perché crediamo che la politica debba tornare nelle piazze, per avvicinarsi alle necessità dei cittadini, offrendo a questi uno spazio di discussione, una casa. Ora più che mai abbiamo bisogno di ritrovare un contatto diretto con le persone per capire le reali esigenze dei nostri concittadini, dal centro storico alle periferie».

Il Covid, ovviamente, ha rallentato le operazioni a favore della creazione di uno spazio fisico: sinora iniziative politiche e interventi in Consiglio comunale sono stati concordati negli incontri online. Visto l’ingresso in zona bianca, con tutte le cautele del caso, nulla vieta più le riunioni in presenza.

Ed Emanuela Piroli si è detta soddisfatta del traguardo raggiunto con l’inaugurazione della nuova sede. «Rappresenterà un luogo di confronto politico e di discussione con i cittadini sulle questioni che riguardano la collettività locale e la politica – ha dichiarato -. Un passaggio politico importante ed unico nel suo genere. Perché non si tratta di un circolo o di una sezione di partito, ma di un luogo condiviso da più forze politiche, oggi fondato dai partiti e le civiche del coordinamento Il Coraggio di Cambiare, ma che ha la finalità ambiziosa di diventare la “casa” di tutti coloro che vogliono apportare un contributo al progetto».

Un luogo di sintesi

Una “casa”, dunque, per tutti i cittadini che si rispecchiano nel loro progetto di più ampio respiro. Per tutti coloro che, nella Casa Comune di Ceccano, intendono ispirarsi allo slogan Il Coraggio di Cambiare: che ha preso tanto le distanze dal centrodestra al governo quanto dal vecchio centrosinistra.

Il taglio del nastro da parte del coordinatore Salvatore Raoni

Il consigliere Andrea Querqui ha parlato di «un luogo importante in cui ritrovarsi, in cui ospitare cittadini, movimenti politici, istituzioni e associazioni, aprendo sempre più la partecipazione, con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per migliorare la qualità della vita della nostra città».

E poi ancora: «Io ed Emanuela siamo orgogliosi di rappresentare questo gruppo in Consiglio comunale. Un gruppo che ci dà un continuo supporto, permettendoci di portare avanti il nostro progetto politico ed amministrativo. Siamo consapevoli che l’impresa è ardua, ma anche grazie a questa nuova sede speriamo di coinvolgere quanti più cittadini possibili, così da supportare maggiormente la nostra azione in seno al Consiglio comunale».

Resta il fatto che gli altri tre consiglieri comunali di centrosinistra, ovvero Marco Corsi (Ceccano Riparte), Mariangela De Santis (Nuova Vita) ed Emiliano Di Pofi (Psi), sono stati invitati ma non sono andati alla Casa Comune. A quanto pare, oltretutto, senza nemmeno rispondere e motivare l’assenza. Probabilmente preferiscono il monolocale del single Pd, dove però si sta un po’ stretti.

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