Preoccupati dai collegi dei big, non delle comunali

Nessuna riunione unitaria, nessuna strategia per le amministrative di primavera. Anzi, solo spaccature e malumori. Lega e Fratelli d’Italia non sono riusciti in questi anni ad assumere la leadership che fu di Forza Italia. Emblematica la situazione di Sora, ma non solo.

I problemi si stanno moltiplicando, ma il centrodestra provinciale tutto fa meno che provare a risolverli. Perché per risolverli bisognerebbe fare una cosa ormai obsoleta: riunirsi.

È bastato che la Lega di Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli facesse un passo nella direzione del sostegno alla candidatura a sindaco di Sora di Roberto De Donatis, per far irrigidire sia Fratelli d’Italia che Forza Italia. (Leggi qui De Donatis vuole fare il bis: federando il centrodestra).

Roberto De Donatis

Ad Alatri, altro importante Comune che andrà al voto in primavera, situazione di stallo complicata da risolvere. Alla Provincia il sostanziale appoggio di Fratelli d’Italia al presidente Antonio Pompeo (Pd) non piace agli alleati, che però finora si sono guardati bene dal farlo esplodere.

Ma perché nessuno prova a metterci mano? Nella Lega, oltre al neo coordinatore Nicola Ottaviani e al responsabile dell’organizzazione Pasquale Ciacciarelli, c’è  il deputato Claudio Durigon, ormai responsabile regionale del Partito. In Forza Italia il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone non prende l’iniziativa di provare a convocare il centrodestra. Non lo fa neppure il senatore Massimo Ruspandini, leader di Fratelli d’Italia.

Prima i collegi

Vero che i tre Partiti al loro interno hanno posizioni profondamente diverse, ma il fatto è che la preoccupazione maggiore sembra essere quella di lavorare per le candidature a Camera e Senato (oltre che alle Regionali) piuttosto che preoccuparsi delle Comunali. Ognuno dei big si concentra su quello che potrebbe essere il proprio collegio elettorale e in questa ottica la possibilità di accordi anche trasversali in un Comune piuttosto che un altro diventa funzionale alla propria strategia.

Antonello Iannarilli e Alfredo Pallone

Il centrodestra di Antonello Iannarilli, Alfredo Pallone (Forza Italia), Alessandro Foglietta (An) e Anna Teresa Formisano (Ccd) non esiste più da tempo. Quel modello è finito senza che ce ne fosse un altro.

Forza Italia ha perso voti e centralità, ma Lega e Fratelli d’Italia non sono stati capaci finora di assumere la leadership della coalizione in maniera operativa e coinvolgente. Tranne pochissime eccezioni in ogni Comune dove si vota il centrodestra è spaccato. La frattura fratricida sulla candidatura di Tommaso Ciccone alla presidenza della Provincia ha lasciato un segno profondo. Non è stata ricucita.

E se i big continuano a guardare ognuno al proprio orticello, non basteranno gli interventi nazionali per recuperare la situazione.