L’intervista di Fazzone manda all’aria la grande migrazione di Quadrini

L'intervista rilasciata questa mattina dal coordinatore regionale di Forza Italia fa saltare il passaggio di 3 consiglieri e 3 assessori in Forza Italia. Un'operazione guidata proprio dal vice di Fazzone, Gianluca Quadrini. Le carte si rimescolano. Il vuoto lasciato da Abbruzzese. De Donatis non era estraneo all'operazione.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Senatore, qualcuno mormora di un improvviso feeling con la maggioranza. È vero? «Al di là del feeling che si può avere nei rapporti personali, dobbiamo essere coerenti con la nostra linea politica: lavorare per un centrodestra compatto e unito che sappia scegliere e indicare un candidato sindaco per Sora». Quindi niente accordi con la squadra di De Donatis? «Forza Italia è all’opposizione con la consigliera Petricca, che ringrazio per il ruolo che svolge. Poi abbiamo il coordinatore cittadino Vittorio Di Carlo. Sono loro che devono farci capire quali sono gli orientamenti dei cittadini. I rapporti contano sul piano personale ma non nella strategia politica del centrodestra».

L’intervista rilasciata questa mattina dal coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone a Paolo Romano per Ciociaria Oggi pone un interrogativo politico. A quale mulino sta portando l’acqua Claudio Fazzone, qual è la strategia di Forza Italia?

La linea di Berlusconi

Claudio Fazzone. Foto © Imagoeconomica / Stefano Carofei

La linea di Silvio Berlusconi è chiara: Forza Italia sta nel centrodestra ma prendendo le distanze da sovranismi ed estemismi. Senza subordinazione alla Lega. Con la quale c’è ancora il conto aperto per il Governo messo in piedi insieme al Movimento 5 Stelle lasciando a piedi gli alleati elettorali. Le posizioni di questi giorni assunte su scala nazionale da Antonio Tajani non lasciano spazi a dubbi. Compresa l’ultima dichiarazione: quella sulla manifestazione del 2 giugno “Si va bene ma c’era troppo assembramento e c’erano poche mascherine“. (leggi qui Stessa piazza, prospettive autonome. Diversamente centrodestra).

È un chiarissimo segnale agli investitori mondiali, cioè quelli che dovranno pompare la loro liquidità nel sistema economico italiano alle prossime aste in cui metteremo in vendita il nostro debito in cambio di interessi. Forza Italia si sta proponendo sullo scenario europeo ed al sistema della finanza mondiale come la forza del centrodestra di Governo, capace di garantire chi mette in Italia i suoi capitali.

Matteo Salvini è tutto fuorchè sciocco. Lo ha capito e sa che tutte le prossime elezioni saranno una conta. Interna. Con la quale determinare gli equilibri. È per questo che ha chiesto ai suoi eletti nel Lazio un cambio di passo: per bloccare il travaso di consenso dalla Lega a Fratelli d’Italia che viene certificato dai sondaggi. (leggi qui Salvini: “Via alla campagna per Roma”. Ma l’obiettivo è FdI e leggi anche qui Promoveatur o amoveatur: cosa c’è dietro al ritorno di Zicchieri a Frosinone).

La linea di Quadrini

Gianluca Quadrini, vice coordinatore regionale di Forza Italia, a Sora si stava muovendo nel solco della rotta tracciata da Silvio Berlusconi ed Antonio Tajani. In settimana era pronto ad annunciare il passaggio nel suo Partito di 3 consiglieri comunali e 3 assessori tra cui il vicesindaco. Un’operazione in grado di ribaltare del tutto gli equilibri di forza all’interno del centrodestra cittadino.

Gianluca Quadrini con Floriana De Donatis

Una strategia intelligente. Perché il prossimo cartello di centrodestra non potrà attaccare dai palchi l’amministrazione civica uscente di Roberto De Donatis. Perché Fratelli d’Italia ne fa parte a pieno titolo dal primo momento. L’uomo forte di FdI Massimiliano Bruni è il papà di tutta una serie di risultati amministrativi centrati in questi anni. Soprattutto, il Partito ha condiviso ogni cosa con il sindaco.

La linea di Fazzone

L’intervista di Claudio Fazzone traccia una rotta del tutto diversa. Non punta su una posizione di prevalenza per Forza Italia (4 consiglieri, 3 assessori tra cui il vice sindaco, che superano il conto di FdI in grado di contare su 3 consiglieri tra cui 2 con deleghe del sindaco ed un presidente del Consiglio Comunale). Punta su una strategia paritetica tra FI, Lega e FdI e la candidatura a sindaco da determinare al tavolo regionale del Centrodestra.

Politicamente ineccepibile. Strategicamente si tratta di avere i numeri sul territorio. Ma la forza dell’alleanza e del cambiamento è in grado di sopperire.

Ciò che emerge è il totale scollamento tra i livelli: non c’è stato contatto né tra Fazzone e Quadrini, né tra Quadrini ed il coordinatore cittadino Vittorio Di Carlo. È lo stesso fenomeno che si era registrato quando il Lazio era nella sfera dell’influenza di Antonio Tajani. Nulla è cambiato con l’egemonia territoriale esercitata ora da Claudio Fazzone. La scomparsa di Mario Abbruzzese dallo scenario ha creato in maniera innegabile un vuoto.

Le reazioni

Serena Petricca © Ag IchnusaPapers

Tra i consiglieri che erano in procinto di passare in Forza Italia c’è la consigliera di maggioranza Floriana De Donatis, fedelissima del sindaco.  “Sto valutando. Fazzone lascia ancora spazio a margini per il dopo. Per ora pensiamo ad amministratore . Queste decisioni possono essere prese anche più in là”.

È ancora disposta ad aderire a Forza Italia. “Il passaggio in Forza Italia potrebbe avvenire anche subito. Il che non cambierebbe la mia posizione all’interno della maggioranza. Ci sono già altri partiti in Consiglio comunale che siedono sia in maggioranza che in opposizione”.  

Non commenta la capogruppo di Forza Italia Serena Petricca. Anche lei aveva fatto parte di questa maggioranza. Siede tra i banchi dell’opposizione da due anni: da quando il primo cittadino le aveva ritirato le deleghe dopo una sua richiesta di rimpasto (leggi qui Il martirio di Serenella ed il volo di Vittorio).

Nei fatti è una sconfessione della linea portata avanti da Gianluca Quadrini.Se qualcuno aveva qualche dubbio o progetti diversi ora non c’è più spazio per gli equivoci” il commento stringato ma chiaro di Vittorio Di Carlo. Anche, lui, qualche minuto dopo essere stato nominato commissario cittadino dallo stesso Fazzone con la controfirma del sub commissario Rossella Chiusaroli, era stato molto chiaro. Niente a che fare con questa Amministrazione. E lavorare per un centrodestra unito alle prossime elezioni. (leggi qui Le tre mosse che rivoluzionano il centrodestra).

I retroscena

Alessandro Mosticone © Alessioporcu.it

Intanto emergono altri retroscena su quelle che sono state le fitte trattative delle ultime settimane e che avrebbero dovuto portare alla chiusura dell’accordo.

A metà della scorsa settimana Gianluca Quadrini è stato visto davanti al Bar La Posta di Corso Volsci, di fronte al Municipio di Sora. Con lui c’erano il vicesindaco Fausto Baratta, la consigliera Floriana De Donatis, il consigliere Alessandro Mosticone, che è anche consigliere della XV Comunità montana di cui Quadrini è commissario, e qualche altro amministratore che è riuscito a rimanere nell’ombra.

Ho il mio gruppo consiliare e il mio movimento civico Reset – spiega telegraficamente Mosticone – di cui sono il coordinatore provinciale. Sto bene così“. Lasciando intendere che non era certo lui uno dei tre consiglieri comunali pronti a passare in Forza Italia. O in questo caso a tornare, è più corretto dire, visto che di quel partito faceva già parte prima che Petricca se ne andasse all’opposizione.

Il sindaco non diceva no

Roberto De Donatis

Intanto appare certo che tutta l’operazione aveva anche il placet del sindaco. La prova starebbe in una risposta data da Floriana de Donatis a chi nei giorni scorsi, a proposito del suo imminente tesseramento a Forza Italia le aveva chiesto se avesse parlato con Di Carlo e Petricca. “Ha parlato il sindaco con Quadrini” aveva detto, dando per scontato che tanto bastasse.

E a proposito dell’eventuale tesseramento di Floriana De Donatis, pur rimanendo nei banchi della maggioranza, il commento di Vittorio Di Carlo è chiaro è diretto: “Forza Italia è un partito inclusivo. Ben venga“. Che tradotto dal politichese vuol dire: Forza Italia è all’opposizione. Ma siamo pronti ad accogliere anche chi proviene dalla maggioranza.

Il nodo Lega

E dunque non saranno pochi i nodi da sciogliere prima di eventuali adesioni e spostamenti. Fra cui anche il nodo Lega. Visto che a livello provinciale tutte le cariche sono state azzerate, compreso il coordinamento cittadino di Sora.

Non è escluso un ingresso nella Lega di Lino Caschera (eletto in Forza Italia, fedelissimo del consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli passato alla Lega a dicembre) finora parcheggiato in Cambiamo di Giovanni Toti a causa del veto posto da Luca Di Stefano e Francesca Gerardi: se vuole entrare nel partito deve passare all’opposizione (leggi qui Caschera non va con la Lega. Il prezzo alto di Gerardi: passare all’opposizione).

Certo se l’operazione di Quadrini fosse andata in porto ci sarebbe stata la probabilità di ritrovare tutti e tre i Partiti del centrodestra in maggioranza.