La Camera dei desideri e le primarie da garantire

La doppia partita del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani: da una parte le ambizioni di concorrere per Montecitorio, dall’altra la delicatissima (e affollata) partita per la successione nel capoluogo.

Ormai è evidente: Nicola Ottaviani punta ad una candidatura alla Camera dei deputati. In quota Lega. La mossa “cavallo di Troia” nei confronti della ministra della pubblica istruzione Lucia Azzolina rappresenta un segnale. Per alcuni è stata la giusta risposta leghista ad un governo grillino del quale il Carroccio non fa più parte; per altri è stata una cafonata, greve quanto inutile, arrogante quanto vana. (Leggi qui Ottaviani beffa il ministro, con una virgola in più).

Sono vere entrambe le chiavi di lettura. Perché la machiavellica beffa di Ottaviani rappresenta l’inizio di un lento ma inesorabile avvicinamento al suo obiettivo. Che è: avere tutti i requisiti per meritare un seggio della Lega a Montecitorio. Con tutto quello che ciò comporta al Comune di Frosinone, dove si voterà prima del doppio appuntamento Politiche-Regionali.

Ottaviani non ha alcun dubbio sul fatto che soltanto attraverso le primarie si potrà scegliere il candidato alla sua successione.

Riccardo Mastrangeli

L’elenco degli aspiranti sindaci è sterminato. Solo alcuni nomi. Il capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti, il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini, gli assessori Riccardo Mastrangeli, Fabio Tagliaferri, Massimiliano Tagliaferri. Poi il vicesindaco Antonio Scaccia, il consigliere Carlo Gagliardi. Ma usciranno tantissimi altri nomi. Oltre ad uno scenario politico con troppe variabili.

I nomi, gli schemi e le spaccature

Ottaviani non può permettersi uno schema tipo Terracina: Lega da una parte, Fratelli d’Italia dall’altra. Poi c’è Forza Italia, che soprattutto nel capoluogo è molto forte. Quindi le liste civiche. Da un alto Nicola Ottaviani ragiona sul fatto che la prossima volta sarà necessario il ballottaggio per determinare il vincitore. E quindi il centrodestra potrebbe riunificarsi al secondo turno. Dall’altro lato però teme (perché le conosce) le spaccature di una coalizione che potrebbe andare in ordine sparso.

Francesco Zicchieri

Ma le primarie non sono affatto scontate. Anche perché proprio il suo partito, la Lega, potrebbe rivendicare la continuità nell’indicazione del primo cittadino di Frosinone. Molto dipenderà pure da come andranno le partite di Alatri e Sora.

Infine c’è da fare i conti con 345 seggi in meno e con il deputato Francesco Zicchieri che proverà a riottenere la candidatura. Lui è stato eletto in Ciociaria, ma con un sistema elettorale diverso. Stavolta con ogni probabilità ci sarà un collegio unico tra Frosinone e Latina “tarato” sul proporzionale. Se Claudio Durigon dovesse essere candidato alla presidenza della Regione Lazio c’è uno scenario. Zicchieri e Ottaviani potrebbero dividersi il ruolo di capolista tra Camera e Senato.

Prima però ci saranno le comunali di Frosinone. Dove Ottaviani non può fallire.