Industria, la rotta per il 2022

Come sarà il 2022 per l'industria del Sud Lazio. Cosa è accaduto nei dodici mesi che ci siamo appena lasciati alle spalle. Il ruolo trainante è passato al Farmaceutico mentre l'Automotive si sta riorganizzando. Il Circular è il presente. Ma c'è il nodo dell'energia.

Sotto il profilo industriale il 2022 ha una rotta obbligata. Deriva dalle scelte fatte nell’anno appena chiuso: strategiche, decisive, talvolta traumatiche, non sempre comprese al volo. Stellantis Cassino Plant è ancora il principale stabilimento metalmeccanico del Lazio e la capitale dell’Automotive nel centro Italia. Ma ha avviato un radicale riposizionamento nel nuovo scenario determinato dalla fusione tra Fca e Psa: si passa all’hybrid ed all’elettrico con la necessità di molti meno addetti. L’asse strategico della nostra industria nel 2021 si è definitivamente spostato dal comparto auto al Chimico – Farmaceutico: le lavorazioni di eccellenza garantite nel polo Anagni – Ferentino – Latina – Aprilia hanno catapultato il nostro sistema in prima linea nella lotta al Covid.

Il Circular non è più una novità ma una realtà: alle prime circular factories Saxa Gres di Anagni e Grestone di Roccasecca si è aggiunta Plasta Rei con il suo rivoluzionario progetto di trasformare il latte scaduto in plastica alimentare. Il 2022 dovrà dire se anche la canapa industriale può essere una lavorazione conveniente sul profilo economico e quindi se prenderà quota la Green valley ipotizzata tra Roccasecca e la Valle del Sacco.

Ma soprattutto dovrà dire se saremo ancora dipendenti dalle forniture di energia che arrivano da fuori territorio.

Il presente è Circular

Francesco Borgomeo ed il cantiere di Manhattan con prodotti Grestone

L’anno che ci lasciamo alle spalle ha un nome preciso: Francesco Borgomeo. Ma ha anche una parola altrettanto emblematica: forni, come quelli spenti il 31 dicembre e per un mese a causa del costo del gas. Sono questi i due elementi che hanno caratterizzato un anno che verrà classificato come ‘di transizione’.

Francesco Borgomeo è il profeta delle circular factory: le fabbriche che producono cose utilizzando materiali ricavati da ciò che è stato già usato ma invece di finire in discarica viene trasformato in nuova materia prima. Se ci pensate bene è quello che facciamo da secoli con la carta. Borgomeo ci ha fatto la ceramica green salvando le montagne, nel 2021 ci ha mandato a pieno regime le fabbriche Saxa Gres e Grestone. Ma ha dato un segnale chiaro: il futuro sta nei nuovi materiali. Così in estate compra la Nalco a Cisterna di Latina e la trasforma in Plasta Rei ed a fine anno annuncia la richiesta di brevetto per un nuovo polimero. In pratica: realizzare la plastica partendo dal latte scaduto e dai kiwi. Green e circular.

Il grande freddo per l’industria

Impianto di biogas Foto © Riccardo Squillantini / Imagoeconomica

È Borgomeo a lanciare per primo l’allarme energia nel settore industriale, prevedendo le conseguenze che potrà determinare. Quando accende il segnale rosso, a Sassuolo già tante fabbriche del comparto hanno spento, a Murano vetrerie storiche hanno fatto altrettanto. In molti non lo capiscono quando verso la metà dell’anno lancia la provocazione e suggerisce di realizzare con urgenza un termovalorizzatore in ogni area industriale Stellantis d’Italia partendo da Cassino.

Ha capito che le aziende dovranno fermarsi a causa di una crisi energetica che paralizzerà interi settori: Carlos Tavares, l’amministratore delegato di Stellantis, lo aveva detto appena messo piede nello stabilimento Cassino Plant ma nessuno ha voluto capire cosa stesse dicendo. Lo hanno compreso quando, ad una ad una, nel 2021 le aziende che hanno bisogno di grandi volumi d’energia hanno sospeso l’attività. In Ciociaria c’è uno dei principali poli del vetro per automotive: è fermo, ci sono cementifici, lavorazioni dei metalli, delle ceramiche: tutto fermo a causa del costo del gas.

Durante l’anno ci perdiamo in chiacchiere e blocchiamo ancora una volta la costruzione di biodigestori come quelli di cui è pieno il Nord d’Italia per ricavare gas green dai rifiuti anziché metterli in discarica. Colpa anche di chi presenta i progetti dimenticando di coinvolgere i cittadini. Che giustamente a quel punto diffidano. Realizzarli sarà un passaggio fondamentale se vogliamo salvare il nostro comparto industriale.

L’anno del Giga

Che guarda al futuro. Attraverso il lavoro sotterraneo del Cosilam di Marco Delle Cese, della facoltà di ingegneria del Comune di Cassino, battiamo la concorrenza di tutta l’Italia ed otteniamo che Fincantieri annunci alle Borse che realizzerà a Cassino la sua prima giga factory nella quale produrre batterie indispensabili per la mobilità del nuovo millennio.

Per capire l’importanza dell’annuncio: una giga factory corrisponde a ciò che oggi è un giacimento di petrolio.

Nell’area Fiat arriva HT&L Fitting, assemblerà cerchioni e gomme per Maserati Grecale e Alfa Romeo Tonale. È il segnale che Stellantis continuerà a produrre. Ma nel 2021 nuovi modelli non se ne sono visti, il lancio di Maserati Grecale è stato rinviato; Cisl stima che circa 1000 addetti siano stati cancellati andando in pensione o attraverso gli incentivi senza che nessuno li abbia rimpiazzati.

Industria, pigliati na pasticca

La linea vaccini di Thermo Fisher (Foto: John Still / Imagoeconomica)

A tirare è stato invece il polo di Anagni con le sue aziende del chimico farmaceutico proiettate in prima linea nella lotta al Covid, con produzione ed infialamento di vaccini. O concentrandosi sulle produzioni spostate dagli impianti convertiti alla produzione di vaccini.

È il caso di Thermo Fisher di Ferentino che pur non producendo vaccini ma molti farmaci salvavita, in poco tempo è arrivata da 800 addetti a 1080 addetti con la prospettiva di arrivare a 1200 tra il 2022 ed il 2023.  

Biomedica Foscama di Ferentino è arrivata a circa 120 addetti dagli iniziali 70 previsti dopo l’acquisizione del sito. Ha investito ben 25 milioni ed entro il 2022 attende il via libera dell’AIFA per produrre vaccini in tutto il mondo. 

Catalent ad Anagni è ormai vicina ai 1000 addetti ed ha avviato la realizzazione di reattori per produrre tutti i vaccini. Sanofi  sta lavorando sul revamping ed entro il 2022 riprenderà circa 50 addetti attualmente non confermati.

Si sviluppa anche la logistica e nell’area nascono nuove realtà. Gli olandesi di New Cold rilevano il Gruppo Pacaro e svilupperanno un progetto a Ferentino per la creazione di uno dei poli logistici automatizzati più importanti d’Italia ed all’avanguardia mondiale. Durante l’anno investono sulla logistica nell’area di Anagni diversi gruppi.

I nuovi assetti

Giovanni Acampora

A rendere più attrattivo il territorio è anche il processo di semplificazione avviato nel 2021 e che proseguirà nel 2022. I 5 Consorzi industriali del Lazio si fondono e creano la più grande realtà italiana nel settore: la guida Francesco De Angelis dopo essere riuscito nell’opera di mediazione che ha portato alla nascita del Consorzio Industriale del Lazio.

Nel 2021 si completa l’iter di fusione delle Camere di Commercio di Frosinone e Latina. Al timone della nuova realtà viene eletto Giovanni Acampora che vara subito un piano con cui coinvolgere nello sviluppo sia l’economia del mare che quella dell’entroterra. L’elezione avviene con l’appoggio strategico di Guido D’Amico, presidente nazionale di ConfimpreseItalia. Che sceglie Fiuggi per il congresso nazionale della sua associazione delle piccole e micro imprese. Si trasforma in un palcoscenico di promo ordine: partecipano ministri, sottosegretari, governatori, leader sindacali. D’Amico viene confermato presidente. Nei mesi successivi l’assemblea ne respinge all’unanimità le dimissioni, proposte quando il suo nome appare in un’indagine sulle ristutturazioni.

Il nostro ruolo nell’IT

Cresce il nostro settore IT: Il Consorzio Italia Cloud guidato dal CEO di Seeweb Antonio Baldassarra è pronto a competere con i Big Tech per il Polo Strategico Nazionale. Ma reclama parità di trattamento con i colossi. Perché già molte volte Davide ha battutto tanti Golia.

Siamo protagonisti anche nell’Internet delle cose: le strade parleranno con le auto. Vigileranno, suggeriranno, miglioreranno. E le nuove aree di sosta saranno green, con sistemi ipertecnologici. Anas ha scelto come partner Siderpali di Anagni per realizzare il suo progetto.

Nell’ultimo trimestre dell’anno viene annunciata la svolta software di Stellantis. Sempre meno meccanica. La crisi dei semiconduttori? Se li farà in casa e su misura per le sue auto. Che racconteranno tutto di noi, creando così le condizioni per cucire servizi su misura per ogni automobilista, in base all’uso. A marzo piano strategico.

Ci sono realtà locali che finiscono nella Top100 nazionale di Forbes. (Leggi qui Con Juventus e Ferrarelle: Saxa Gres nelle 100 eccellenze italiane).

Indicatori fragili

Enrico Coppotelli. Foto Livio Anticoli / Imagoeconomica

Gli indicatori per il 2022 sono però fragili: lo segnala a fine anno il segretario Cisl del Lazio Enrico Coppotelli.

Evidenzia che il Lazio cresce ma meno della media e che troppi elementi sono collegati a fattori che non dipendono direttamente da noi o di non immediata soluzione. Tra tutti, i costi dell’energia, la capacità di intercettare le trasformazioni e di adattare il nostro sistema.

Altrimenti, dopo questo 2021 di resitenza avremo un 2022 nel quale verremo sorpassati. Dipende soprattutto da noi.