L’arte di intrecciare vimini: a Roccasecca è quella dei ‘Canestrari’ gente come Silvio Tedeschi, che ha ripreso in mano un’antica tradizione e la sta accompagnando lì dove il progresso non dimentica il passato.
CulturE
Il libro del docente Unicas Marco De Nicolò fotografa in maniera impietosa la scarsa preparazione degli studenti. Analizza il fenomeno e ne inquadra le cause: prima delle quali la morte della passione politica dopo gli anni ’70. Con codazzo di slogan vuoti, scuola pubblica resettata e perdita di interesse.
Un video del ceccanese Alessio Bartoli per l’iniziativa con cui Provincia di Frosinone e Apaim si mettono al fianco dell’universo femminile. Per volere della Consulta delle Elette
Una natività di quasi 90 metri quadrati. E tutta fatta a mano. Il presepe ‘con’ Roccasecca dentro realizzato da Gennarino Marcuccilli ed i suoi amici artigiani, ognuno con il suo mestiere. Che è arte.
Cambia il mondo, cambiano le scarpe, ma non cambia la voglia di Luigi Bendinelli di fare delle scarpe il centro della sua vita. Scarpe ‘notturne’ e ciocie per una terra che ha ancora molta strada da percorrere
A Sant’Elia Fiumerapido c’è quel che resta del vecchio cinema del paese. Un luogo della memoria bellissima di tempi in cui la fantasia trovava sfogo nel rito collettivo di guardare un film. Insieme.
La città dei Papi piange il padre del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale. L’uomo che tenne talmente stretti fra i denti i suoi sogni da farli diventare splendida realtà. Tanto splendida che oggi chiama riconoscenza. E magari il nome di chi lo volle.
Il simbolo della Cassino colta, disincantata e calcistica raccontato sull’uscio di un liceo che lo vide professore. E da chi ebbe da lui la prima lezione sulla differenza fra prezzo e valore delle cose. Nei giorni in cui ricorre il centenario dalla sua nascita
Assieme a Barbara Di Rollo ha invitato 100 donne della provincia a simulare i segni delle percosse in foto. Svegliando le coscienze. E Sara Battisti non si ferma ai messaggi: fa leggi e dà un tetto per scappare dall’orrore.
A Castro dei Volsci l’iniziativa di 15 artigiani che, all’insegna dell’eroina volsca virgiliana, hanno aperto le loro botteghe e schiuso un mondo. Per coniugare tradizione e turismo. E dare speranza ad un settore considerato “antieconomico”.
Un prodotto di nicchia. E quella nicchia è il paesino montano del Cassinate. Dove famiglie intere seguono una tradizione millenaria e fanno ruotare la loro esistenza sulla regina dell’autunno.
Un tatuaggio per nascondere i segni delle operazioni di cancro al seno. Per riappropriarsi della propria vita tornando a sentirsi belle. Ora sarà possibile anche nel Lazio. Grazie ad una norma proposta da tre donne
Radiografie, per mostrare le ferite inferte dagli uomini alle loro compagne. E fotografie: per rendere visibile il dolore che c’è dentro le vittime. Presto una mostra di Marzia Bianchi, voluta dalla Regione Lazio per costringere a vedere. E pensare. L’intuizione di Sara Battisti.
Il Museo della civiltà Contadina e dell’Ulivo di Pastena è uno scrigno di cose belle e antiche. Che hanno il fascino irresistibile di tempi non sempre luminosi, ma che hanno segnato la mappa emotiva della Ciociaria. Perché un popolo lo riconosci da quello che fa. E da quello che usa.
“Un bel giorno mi telefona Ennio Morricone…” e potremmo chiuderla qui. Punto. Ma vi perdereste una storia straordinaria, quella di un musicista che è stato al fianco dei più grandi, salvando dal tempo i suoi dell’antica tradizione
Il modello di turismo sostenibile della Valcomino: storia, natura, prodotti tipici. E la casa del poeta D.H. Lawrence. Tutto nasce da un militare di carriera che ad un certo punto sente il richiamo della sua terra di Ciociaria
La leggenda di Camele, tra storia e realtà. Raccontata nelle opere di Fernando Cerro. Il figlio dell’Accademia di Frosinone che ha reso immortale il Papa Giovanni Paolo II che cammina
Ascesa e trionfo di Giorgia Meloni. Dal Congresso di Viterbo fino al referendum di domenica scorsa. passando per Alatri e Ceccano. Tutto raccontato in un libro che esce il 28 settembre. Lo ha scritto il giornalista Francesco Boezi. Che in uno dei capitoli spiega il ‘Ruspandinismo’ e lo ‘Iannarillismo’. E soprattutto la generazione Atreju
Due città per una sfida di prestigio che ha tirato in ballo i totem ideologici delle rispettive amministrazioni. Con qualche polemica in coda. E con l’effetto collaterale e benefico di mettere la Ciociaria al centro del selettivo panorama culturale del dopo Covid.
Se ne è andato ad 87 anni dopo una vita passata a far grandi il teatro e scrittura. Ma soprattutto spesa nel difendere i valori di una classicità che ispirò la sua produzione. E che sostanziò il carattere senza compromessi delle personalità che fanno la storia.