CulturE

Se lo studente universitario ‘a’ qualche piccolo deficit…

Il libro del docente Unicas Marco De Nicolò fotografa in maniera impietosa la scarsa preparazione degli studenti. Analizza il fenomeno e ne inquadra le cause: prima delle quali la morte della passione politica dopo gli anni ’70. Con codazzo di slogan vuoti, scuola pubblica resettata e perdita di interesse.

Anagni ha un festival perché aveva una Stella che lo volle

La città dei Papi piange il padre del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale. L’uomo che tenne talmente stretti fra i denti i suoi sogni da farli diventare splendida realtà. Tanto splendida che oggi chiama riconoscenza. E magari il nome di chi lo volle.

Quando Gino Salveti mi spiegò il valore di una risata

Il simbolo della Cassino colta, disincantata e calcistica raccontato sull’uscio di un liceo che lo vide professore. E da chi ebbe da lui la prima lezione sulla differenza fra prezzo e valore delle cose. Nei giorni in cui ricorre il centenario dalla sua nascita

La violenza invisibile che Marzia sbatte sotto gli occhi

Radiografie, per mostrare le ferite inferte dagli uomini alle loro compagne. E fotografie: per rendere visibile il dolore che c’è dentro le vittime. Presto una mostra di Marzia Bianchi, voluta dalla Regione Lazio per costringere a vedere. E pensare. L’intuizione di Sara Battisti.

La memoria, gli oggetti e l’anima di un popolo in un solo posto

Il Museo della civiltà Contadina e dell’Ulivo di Pastena è uno scrigno di cose belle e antiche. Che hanno il fascino irresistibile di tempi non sempre luminosi, ma che hanno segnato la mappa emotiva della Ciociaria. Perché un popolo lo riconosci da quello che fa. E da quello che usa.

Tutti i segreti del “fenomeno Meloni”

Ascesa e trionfo di Giorgia Meloni. Dal Congresso di Viterbo fino al referendum di domenica scorsa. passando per Alatri e Ceccano. Tutto raccontato in un libro che esce il 28 settembre. Lo ha scritto il giornalista Francesco Boezi. Che in uno dei capitoli spiega il ‘Ruspandinismo’ e lo ‘Iannarillismo’. E soprattutto la generazione Atreju

Addio a Leonardo Bragaglia, genio con il destino segnato

Se ne è andato ad 87 anni dopo una vita passata a far grandi il teatro e scrittura. Ma soprattutto spesa nel difendere i valori di una classicità che ispirò la sua produzione. E che sostanziò il carattere senza compromessi delle personalità che fanno la storia.