Fischi e fiaschi della settimana XXI 2021

Terzo tempo. I fatti centrali ed i protagonisti della settimana. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

Terzo tempo. I fatti centrali ed i protagonisti della settimana. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

FISCHI

NICOLA OTTAVIANI

È tornato ad occuparsi dei due temi a lui più cari. L’acqua e i rifiuti. Sul primo punto ha annunciato la costituzione parte civile del Comune di Frosinone qualora dovesse essere disposto il processo nei confronti di chi ha guidato Acea negli anni passati in provincia di Frosinone. Un cavallo di battaglia antico ma sempre attuale per il coordinatore provinciale della Lega, impegnato a scalare le posizioni per una candidatura alla Camera. (Leggi qui “Costi lievitati e messi in bolletta”: Frosinone chiederà i danni ad Acea).

Poi è anche intervenuto sulla questione dei rifiuti, ricordando in ogni caso le responsabilità politiche del Comune di Roma.

Ha ripreso a “macinare gioco” su temi che travalicano i confini del Comune di Frosinone, con il chiaro intento di guidare la coalizione di centrodestra per il prossimo futuro.

Ambizioso.

ANTONIO POMPEO

Luigi Vacana, Antonio Pompeo, Daniele Maura

Il presidente della Provincia non ha indicato le aree dove potrebbero essere realizzate nuove discariche in provincia di Frosinone. Alla Regione Lazio ha risposto che in realtà la discarica di Roccasecca sarebbe rimasta operativa fino al 2026 se in questi anni non vi fossero stati conferiti i rifiuti di Roma. (Leggi qui Nuova discarica: Pompeo dice no alla Regione).

Ha  aggiunto che la Provincia ha dato incarico al Politecnico di Torino di effettuare uno studio per capire quali sono i siti migliori, ma che occorrerà un anno. (C’è un neo: l’incarico è stato affidato solo pochi giorni fa). Sa che la Regione Lazio di Nicola Zingaretti potrebbe commissariare la Provincia, ma lo ha messo perfettamente in conto.

Non intende effettuare passi indietro su una materia nella quale è convinto di avere ragione. E porterà avanti le sue ragioni. Nella stessa settimana Antonio Pompeo ha tenuto un interessante webinar con Lorenzo Guerini, ministro della Difesa e leader di Base Riformista, la sua area di appartenenza, Pure lui, esattamente come Ottaviani, sta lavorando per una candidatura che conta. E si vede. (Leggi qui Il segnale di Di Fabio per Alatri e l’anno che verrà di Pompeo).

Lucido e testardo.

VIRGINIA RAGGI

Virginia Raggi (Foto: Leonardo Puccini)

Ha guadagnato altri sessanta giorni per provare ad indicare un sito dove eventualmente realizzare la discarica a servizio di Roma. E tanto basta. Il Tar del Lazio ha confermato il fatto che la Capitale non ha un progetto impiantistico proprio e autosufficiente, ma ha aggiunto che la Regione Lazio non poteva avanzare la richiesta con un’ordinanza. (Leggi qui Il Tar: Niente commissariario della Regione per i rifiuti).

Infatti Nicola Zingaretti ha scelto la strada della delibera di giunta. Ma l’intero percorso di Virginia Raggi come sindaca  di Roma è tutto incentrato sulla politica. L’aspetto amministrativo è in secondo piano.

Sul piano politico, dopo aver impedito la candidatura a sindaco di Nicola Zingaretti, è riuscita nuovamente ad impattare con il presidente della Regione. E adesso può provare ad arrivare alla fine dei sessanta giorni con una soluzione condivisa proprio con la Regione.

Stratega sopraffina.

CIACCIARELLI-ABBRUZZESE

Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese

Va bene, d’accordo: non sono il massimo sul piano della simpatia. Ma il punto vero è che nessuno dei due si preoccupa di essere simpatico. Però negli ultimi tempi stanno facendo il vuoto.

Pasquale Ciacciarelli, consigliere regionale della Lega, ha avuto l’imprimatur di Matteo Salvini e di Claudio Durigon. E se non succede nulla quando è assente in aula su una mozione per la riapertura dell’ospedale di Anagni, allora vuol dire che è diventato davvero potente e autorevole nel Partito. Claudio Durigon lo ha blindato. Nessuno può attaccarlo: non Francesco Zicchieri, non Nicola Ottaviani. (Leggi qui Come e perché Durigon ha stoppato gli attacchi a Ciacciarelli).

Mario Abbruzzese, già presidente del Consiglio regionale, è il mentore di Ciacciarelli. E’ lui a non sbagliare una mossa. Adesso poi può rilanciarsi alla grande con Coraggio Italia di Giovanni Toti.

Batman e Robin.

FIASCHI

BERLUSCONI-TAJANI-FAZZONE

Forza Italia sta affondando. Il progetto Coraggio Italia, pensato da Giovanni Toti e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha evidenziato come i gruppi parlamentari “azzurri” siano vulnerabili. (Leggi qui Top e Flop, i protagonisti del giorno: 29 maggio 2021).

Il leader della Lega Matteo Salvini è andato in soccorso, dicendo che Berlusconi è in buona salute e che in questo momento è fondamentale pensare alla coalizione. Ma resta il fatto che Silvio Berlusconi non batte un colpo politico serio da mesi. Mentre il coordinatore nazionale Antonio Tajani resta nel mirino delle “amazzoni” del Partito.

Nel Lazio (dove è coordinatore regionale) e in provincia di Frosinone (dove è commissario provinciale), il senatore Claudio Fazzone fatica a riprendere il ritmo al quale ci ha abituati. Forza Italia appare scoperta sia sul versante centrista (Giovanni Toti si è infilato) sia su quello di destra, dove Giorgia Meloni sta imperversando. Troppi silenzi.

Marginalizzati.

CHIARA COLOSIMO

Chiara Colosimo (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Ha presieduto la prima seduta della commissione Trasparenza, quella voluta dall’ex presidente del consiglio regionale Mauro Buschini per fare piena luce sulle procedure dell’ormai celebre concorso di Allumiere. E proprio il sindaco di Allumiere ha raccontato la sua versione.

Chiara Colosimo è una esponente di punta dei Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, al punto che il suo nome è circolato e circola per la candidatura a sindaco di Roma. Ha gestito la seduta con ordine, ma da una come lei ci si aspettava qualcosa di più. In fondo parliamo di una vicenda che ha travolto politicamente la maggioranza che amministra la Regione, con le dimissioni di un pezzo da novanta come Mauro Buschini da presidente del consiglio regionale. E che probabilmente è costata la candidatura a sindaco di Roma di Nicola Zingaretti, lanciatissimo prima di questa vicenda.

Chiara Colosimo si è limitata all’ordinaria amministrazione.

Credevo fosse amore invece era un calesse.